giovedì 26 novembre 2015

Prisoners (2013) di Denis Villeneuve


Trailer del film


Bel thriller che riesce a sondare molto bene l'anima dei personaggi. La storia vede come protagonista una famiglia americana alla quale viene rapita la figlia. Dal quel momento la storia seguirà le vicende del padre della bambina che decide di farsi giustizia da solo e il poliziotto incaricato delle indagini che tenterà di ritrovare la bambina attraverso strade più convenzionali. I due modus operandi procederanno di pari passo e verranno messi a confronto per studiarne la bontà. Ovviamente il metodo del padre, seppur comprensibile in parte per via del forte dolore provato, risulta essere il più inumano e immorale.
I poliziotti arrestano un sospetto
Questo approccio porta l'uomo a compiere atti estremi, i quali non portano ad effettivi sviluppi nell'indagine, ma sembra servano unicamente come valvola  di sfogo per i genitori delle vittime, rischiando però di compromettere la propria morale e la propria famiglia. Al contrario, le indagini compiute dal poliziotto sono molto più incisive e risulta essere l'unico a portare risultati. La realtà rappresentata è molto cruda ed il confine fra giusto e sbagliato è labile, dando così un buono spessore alle figure che prendono parte al racconto. La storia si sviluppa molto bene e sono rari i momenti di stallo, anche se alcune sequenze potevano essere più brevi. L'intrecciarsi delle vicende dei due protagonisti riesce ad appassionare e pone lo spettatore di fronte ad un dubbio morale: cosa farei io al posto del padre della bambina?
Il padre della bambina tortura il sospetto
Quindi da un lato viene istintiva la condanna al comportamento del padre, dall'altro emerge una specie di solidarietà dovuta alla sua disperazione. Ovviamente la pellicola condanna tali comportamenti, legati alla giustizia privata e alla vendetta, dato che vengono mostrati inefficaci e terribili. Il modo con cui vengono portate avanti le torture è molto efficace e riesce a scuotere lo spettatore, pur non mostrando mai immagini sconvolgenti. Il tono cupo con cui viene portata avanti l'opera è molto efficace e crea un'atmosfera veramente intrigante. La pellicola qualitativamente regge bene per tutta la sua durata, anche se sul finale sono state prese scelte narrative un po' forzate in alcuni tratti, come se ci fosse stata l'intenzione di portare la trama verso una determinata conclusione, anche se frutto di fin troppe coincidenze.
Anche la polizia torchia il ragazzo
La regia è molto buona e sfrutta uno stile abbastanza classico ma ben fatto, dato che riesce a far salire bene la tensione e riesce a far emozionare ed appassionare lo spettatore. Il ritmo è mantenuto sempre adeguato, oltre ad aver gestito molto bene le situazioni e la storia, avendole dato un taglio crudo e creando un'atmosfera opprimente e cupa che aiuta molto nella riuscita del racconto. La fotografia utilizza dei toni molto cupi che creano un'aura mortifera durante buona parte della storia. I personaggi sono ben disposti ed alcune inquadrature risultano interessanti. Anche la scelta di dare al clima un ruolo caratterizzante, ambientando molte scene durante la pioggia, l'ho trova azzeccata. Il montaggio è ben fatto con alcune sequenze che sfruttano veramente bene il montaggio parallelo. Anche la costruzione delle scene dà vita a dei momenti molto inquietanti, come l'utilizzo della sega elettrica da parte di un personaggio, mentre stanno pensando a come far parlare il sospettato. Inoltre la scelta di non mostrare sempre le torture ma lasciandole immaginare, rende alcune scene abbastanza forti, anche se non vengono mai raggiunti livelli degni di nota. I personaggi sono ben strutturati, anche se presentano tratti un po' stereotipati. I protagonisti riescono ad amalgamarsi bene fra loro e hanno uno spessore che impedisce di dare un giudizio certo sul loro operato, anche se la pellicola condanna apertamente alcuni comportamenti.
Le conseguenze delle feroci torture del padre
La storia è interessante, dal taglio classico e con alcuni cali che non compromettono la qualità complessiva dell'opera. Quindi questo thriller riesce ad elevarsi dalla media anche senza presentare molti elementi di originalità o di spicco, ma riesce a giocare molto bene le sue carte coinvolgendo lo spettatore e intessendo una trama inquietante supportata da un buon livello tecnico e da degli interpreti in parte. La pellicola riesce così ad intrattenere e a far riflettere sulla moralità dei personaggi e sul loro modo di reagire in situazioni straordinarie, capaci di estrarre gli istinti più bassi della natura umana.