domenica 3 dicembre 2017

Headshot (2016) di Kimo Stamboel e Timo Tjahjanto


Trailer del film


Un action ben fatto, che non fa gridare al miracolo, ma si distingue per la cura tecnica. La narrazione è molto buona e la semplice trama scorre bene, senza stupire. I personaggi sono caratterizzati con semplicità, a volte al limite del cliché, ma non risultano mai fastidiosi. Ciò che rende il tutto vincente è senza dubbio la cura nelle scene di azione, che sono girate molto bene e risultano sempre comprensibilissime. Questo porta ad avere dei momenti veramente riusciti e coreografati con intelligenza, sfruttando bene le ambientazioni. L'unica pecca risulta essere in parte la storia d'amore, che sembra inserita un po' forzatamente, anche se ha una sua funzione all'interno della pellicola. Il protagonista riesce ad essere molto accattivante e sfoggia doti atletiche invidiabili. Buone anche le musiche. Messa in scena che sa avere il giusto tono, insieme ad un montaggio di alta qualità.

Una pura formalità (1994) di Giuseppe Tornatore


Trailer del film


Un bel film di Tornatore, che riesce a mettere in scena con efficacia una trama non semplice. L'inizio è folgorante e fa piombare subito lo spettatore in un'ambientazione surreale. La vicenda crea da subito il giusto mistero, che va dipanandosi gradualmente durante tutta la pellicola. L'atmosfera è surreale e crea un forte disagio, creando empatia col protagonista. Lo sviluppo, non semplice, è stato gestito benissimo e la tensione è palpabile. Non è ben chiaro dove sia la ragione e le poche rivelazioni non fanno altro che creare altra curiosità. Il tutto porta ad analizzare la vita tormentata di un artista che non riesce a convivere con i suoi demoni. Finale splendido, non consolatorio e dalla visione molto umana. La regia è ottima, con inquadrature che vanno a coltivare la tensione insistendo sui particolari. Montaggio di alta qualità. L'ambientazione è strutturata benissimo con personaggi veramente ben fatti, soprattutto i due protagonisti.

Un pesce di nome Wanda (1988) di Charles Crichton


Trailer del film


Una commedia brillante, fatta di equivoci e situazioni irresistibili. La trama viene ben valorizzata, grazie a dei buoni tempi comici e ad un cast azzeccato. Non parliamo di un capolavoro, ma le scene presentate sono molto divertenti e ben ritmate. Il tutto procede benissimo anche grazie a una trama curata e dai risvolti imprevisti. Il modo con cui sono caratterizzati i personaggi e i loro continui tentativi di fregarsi a vicenda danno un brio invidiabile all'opera. La regia sa sfruttare i tempi comici, risultando centrata ed efficace. Il lato tecnico dà una buona prova, con una scrittura che spicca.

lunedì 27 novembre 2017

Lo straniero (1946) di Orson Welles


Trailer del film


Capolavoro di Welles, che con una tecnica sublime costruisce una storia veramente bella e ben strutturata. La trama è narrata splendidamente e riesce a disturbare lo spettatore (soprattutto del dopo guerra). La storia è semplice ma è stata sfruttata benissimo, mostrando come dietro anche il più innocuo cittadino possa nascondersi un pericolo, andando così a creare un forte senso di inquietudine. L'intreccio narrativo valorizza ogni istante della pellicola senza lasciare nulla al caso. Lo scontro fra i due protagonisti è veramente avvincente, soprattutto per via del pericolo di morte che aleggia sulla moglie del criminale, così innamorata e così cieca alla realtà dei fatti. Lei è uno dei personaggi meglio strutturati, dato che ha un'evoluzione interessante e, giustamente, graduale. La regia dà sfoggio di una tenia senza pari con inquadrature costruite magistralmente e con una profondità di campo sempre sfruttata benissimo. Le musiche sono molto belle e la caratterizzazione dei personaggi dà il giusto spessore ad ognuno di essi. Uso ottime delle ombre.

Kill Your Friends (2015) di Owen Harris


Trailer del film


Una forte critica al mondo della discografia, grazie ad un personaggio irresistibile che cerca con ogni mezzo di farsi strada. Il modo spietato con cui vengono trattate tutte le brutture della discografia permette allo spettatore di prendere coscienza del funzionamento di quel mondo. L'arte ormai non è più centrale, ma sono solo i soldi che comandano, portando tutte le produzioni ad assomigliarsi per dare al pubblico ciò che vuole. Questa critica è veicolata molto bene, grazie alle gesta del protagonista che si trova circondato da persone senza scrupoli come lui. La narrazione è molto buona ed è ben strutturata, senza lungaggini e con scene che colpiscono. Fantastico il finale, che mostra come quel mondo ti porti ad avere nemici sempre più agguerriti e pronti e farti fuori. La regia dà un taglio molto moderno alle scene, con un montaggio molto veloce che ben si adatta alla narrazione. Anche la fotografia fa entrare bene nell'atmosfera del racconto. Molto belle le scene macabre. Protagonista molto efficace, frutto anche di una buona interpretazione. Colonna sonora ottima.

Ida (2013) di Paweł Pawlikowski


Trailer del film


Una bella storia di formazione e di presa di coscienza costruita con bravura. La narrazione riesce a tratteggiare molto bene i personaggi e l'ambientazione postbellica nella quale la protagonista prova a cercare le sue radici. Ciò che viene mostrato è una società ancora vittima del suo passato e che non è ancora pronta per ripartire. Il viaggio intrapreso da Ida è strutturato molto bene e riesce ad appassionare fino al bellissimo finale. Lei fa le sue prime esperienze nella società, capendo però che il suo vero posto è nel convento che l'ha sempre protetta. Le pulsioni e i dubbi di Ida sono veramente ben fatti e le viene dato uno spessore ottimo. Il comparto tecnico fa un lavoro di qualità, riuscendo a creare delle atmosfere ottime con un bianco e nero che resta impresso. Anche gli altri personaggi sono ben sfaccettati con la zia di Ida che spicca per via della sua personalità e dei suoi tormenti.

giovedì 16 novembre 2017

Lacrime di sangue (2013) di Hélène Cattet e Bruno Forzani


Trailer del film


Un grande thriller, che prende a piene mani dai gialli anni 70 e andando a modernizzarli per creare qualcosa di unico. Sulla carta la storia è molto semplice, quasi banale, ma ciò che rende ottima questa pellicola è una messa in scena veramente ispirata e che dona mistero alla narrazione. Lo sviluppo della storia porta avanti sempre più interrogativi lasciando allo spettatore l'interpretazione di quanto visto. La casa stessa è al centro del racconto, mostrata come un essere vitale e pieno di lati oscuri; un luogo in cui lo spazio-tempo non segue più un andamento lineare. Gli stessi omicidi accadono più volte, lasciando il dubbio sulla realtà di quanto stiamo vedendo. Tutto questo si traduce in un'esperienza sensoriale che prende il meglio dal passato per dare una veste completamente nuova alla materia trattata. Tecnicamente l'opera è su altissimi livelli, con alcune meravigliose scene in stop-motion e una fotografia che utilizza ottimamente alcuni colori. Veramente riuscite le messe in scena dei diversi filoni narrativi, ognuno che una sua particolarità. Colonna sonora strepitosa.

Amer (2009) di Hélène Cattet e Bruno Forzani


Trailer del film


Opera veramente interessante e ben fatta che ben analizza la psiche della protagonista. La narrazione segue tre fasi della vita di Ana, dall'infanzia fino alla maturità. Queste fasi riescono ad avere una identità ben definita che rende ogni fase interessante. Durante la pellicola vengono ben miscelati toni horror e una certa dose di erotismo, che fa ben entrare nella mente di Ana. Lei è il vero centro del racconto, permettendo, grazie ad una bella caratterizzazione, di mettere in scena dei momenti veramente interessanti. Il suo rapporto con il sesso è molto forte, frutto anche di una sessualità repressa. Parte finale completamente folle e che, tuffandosi nell'horror, sembra portare alla rinascita della ragazza. La messa in scena è delirante, ma bellissima, con un uso surreali delle luci. Bellissima la fotografia e la varietà visiva utilizzata nelle varie scene. La cura tecnica è palpabile e, nonostante alcune lungaggini, ci troviamo di fronte ad un bel film. Colonna sonora retrò semplicemente ottima.

Thor: Ragnarok (2017) di Taika Waititi


Trailer del film


Un'opera che convince in parte, per via di alcune buone trovate di messa in scena a cui non corrisponde una narrazione all'altezza. La trama è semplice, ma non si sviluppa benissimo, essendo fin troppo semplice e scontata. Ciò che viene notato fin da subito è il cambio di tono rispetto alle altre pellicole di Thor, dato che in questo episodio tutta la vicenda ha dei toni molto scanzonati e sopra le righe. Questo cambiamento non risulta molto sensato, non riuscendo ad ottenere la qualità dei Guardiani della Galassia, ma risolleva in minima parte una trama un po' fiacca. Le interazioni fra i personaggi sono abbastanza banali. Le ambientazioni sono ben studiate, con alcuni momenti di pregio. Il cattivo invece è mal sfruttato e ha una profondità pressoché inesistente. La regia è mediocre, anche se ci sono alcuni momenti visivamente riusciti. Colonna sonora buona.

Mr. Smith va a Washington (1939) di Frank Capra


Trailer del film


Una grande opera che si scaglia senza pietà contro la corruzione politica americana. Il modo in cui viene sviluppata la vicenda è ottimo e riesce a mantenere alto l'interesse e la qualità narrativa. I colpi di scena e le relazioni fra i personaggi vanno a costruire un intreccio veramente pregevole e non banale. Tutta la parte finale è magnifica, con uno scontro fra l'informazione corrotta e la verità che colpisce e fa emozionare. La politica è mostrata arenata in un mare di disillusione e sconforto, cosa che porta a perdere gli ideali e a andare nell'illegalità. Molto speranzosa e positiva la figura del protagonista, che riesce a creare empatia, grazie anche ad un'evoluzione e ad una presa di coscienza ottima. La regia è fantastica e riesce a dare la giusta forza a molte scene, che si caricano di una potenza rara. Si nota anche nel montaggio una grande cura, che dà ulteriore forza alle scene. Non manca una certa dose di patriottismo che non risulta, però, stucchevole, ma mosso da sincero trasporto. Grandi interpretazioni.

Gomorra (2008) di Matteo Garrone


Trailer del film


Interessante spaccato sociale, che mostra una realtà disagiata e senza speranza. La narrazione si divide in più filoni narrativi ambientati nella medesima realtà sociale degradata e criminale. Questa scelta permette di vedere varie sfaccettature dell'ambientazione mostrata, che risulta la vera protagonista del racconto. L'umanità mostrata è allo sbando, abbandonata dallo Stato e che concepisce solo l'illegalità come forma di vita. Le storie non sempre hanno un arco narrativo sufficientemente definito, ma riescono comunque ad appassionare per via di una messa in scena che riesce ad essere credibile e molto sanguigna. Le barbarie portate avanti nella pellicola sono veramente disturbanti e riescono a colpire lo spettatore. La regia è buona, ma non eccezionale, anche se riesce a ben caratterizzare la società e alcuni personaggi. Colonna sonora buona.

domenica 5 novembre 2017

The Neon Demon (2016) di Nicolas Winding Refn


Trailer del film


Meravigliosa opera di Refn, che riflette sul mondo della moda in maniera intelligente e con un'estetica meravigliosa. La trama è ridotta all'osso e i tempi sono dilatatissimi, però questo non provoca noia, ma una completa immersione nel racconto. Il mondo della moda viene mostrato crudele e inumano, sempre alla ricerca di una purezza che non può scaturire dal suo interno e, una volta ottenuta, la fagocita per diventare più forte. Il Neon Demon rappresenta la corruzione che un ambiente del genere provoca e che rende, agli occhi degli altri, irresistibili. Effetti speciali molto belli, che danno vita a delle scene molto forti. Regia tecnicamente impeccabile, che crea delle sequenze visivamente bellissime. Viene ben mantenuta la tensione durante il racconto e, grazie ad un'ottima ricerca visiva, lo spettatore viene rapito dalla vicenda narrata. La fotografia sfrutta l'estetica di quel mondo per creare sequenze dai toni macabri e disturbanti. Colonna sonora bellissima e che aiuta molto l'immersione. Personaggi ben caratterizzati che vanno a comporre un microcosmo terribile e spregevole. Le donne sono le figure centrali, con una protagonista che possiede un'aura unica e che fa provare anche allo spettatore l'attrazione che gli altri provano per lei.

giovedì 2 novembre 2017

Jeepers Creepers 2 - Il canto del diavolo 2 (2003) di Victor Salva


Trailer del film


Secondo capitolo sempre di buona qualità, solo lievemente inferiore al primo. Si nota fin da subito come la narrazione non copi banalmente le idee del primo capitolo, ma sfrutti gli spunti del predecessore per costruire una trama originale e ben congegnata. Si notano alcuni cali di ritmo, ma nel complesso tutto procede bene. Il mostro viene sfruttato pienamente, anche se perde un po' del mistero costruito nel primo. Viene data molta importanza alle relazioni dei personaggi, in cui emergono emozioni negative e un classismo sotterraneo che inquieta. Le giovani vittime non riescono a collaborare, ma pur di avere salva la vita si ostacolano l'uno con l'altro. Buono lo sviluppo, un po' troppo allungato, con un finale molto interessante. Il regista riesce anche in questo caso a sfoggiare una buona tecnica, con inquadrature ben studiate e scene strutturate correttamente. C'è una costruzione della tensione sempre efficace, ma meno cupa rispetto al primo.

Jeepers Creepers - Il canto del diavolo (2001) di Victor Salva


Trailer del film


Un bell'horror, con delle belle trovate sfruttate con maestria. La narrazione ha un incedere veramente ben costruito che fa montare bene la tensione e che crea moltissima curiosità intorno alla creatura. Il ritmo è veramente ben dosato e tutto prosegue benissimo fino al bel finale, ironico, ma non consolatorio. Il mostro è fantastico, con un design ispiratissimo e una caratterizzazione che gli dà una potenza rara. I dialoghi sono realizzati molto bene e rendono il tutto veramente credibile e appassionante. La regia riesce a valorizzare moltissimo la narrazione, miscelando bene ironia nera e macabro, creando così un'atmosfera originale. Anche la fotografia propone delle inquadrature che restano impresse e che risultano veramente curate. Bella colonna sonora.

Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola


Trailer del film


Bella opera della Coppola che riesce a creare un ritratto molto interessante di Maria Antonietta. La narrazione segue le vicende della ragazza al momento del suo ingresso a Versailles. Lei si scontrerà con una nobiltà frivola che si isola dal mondo per vivere nell'edonismo. Tutto l'ambiente nobiliare viene mostrato con un occhio fortemente critico. Al centro di tutto spicca la protagonista, la quale si cala perfettamente in quel mondo, pur dandone una visione sfaccettata che dà profondità al personaggio. Lei viene fortemente criticata per via della sua frivolezza e stupidità, ma non le viene data la colpa dei disagi della Francia, che ricade tutta sui regnanti, ottusi e ciechi. Uno degli aspetti più accattivanti della pellicola è la veste pop e glam della messa in scena, cosa che lo rende veramente bello e credibile. Ciò che emerge è un mosaico bellissimo che accompagna lo spettatore fino al bellissimo e malinconico finale. La messa in scena è meravigliosa, con dei costumi meravigliosi. La regia è sicura e crea una narrazione ottima, con inquadrature curatissime. Colonna sonora azzardata, ma che risulta vincente.

Monster (2003) di Patty Jenkins


Trailer del film


Una storia molto toccante di una vita umana schiacciata dalla società. La narrazione segue le vicende della protagonista e ne mostra la graduale caduta nel baratro. Lo sviluppo è abbastanza classico e non sono presenti guizzi degni di nota, anche se la regia riesce a costruire alcune scene interessanti. Lei riesce ad avere un buono spessore psicologico, ma non ci troviamo di fronte a nulla di eccezionale, sapendo un po' troppo di già visto. Molto interessante il rapporto fra le due protagoniste, risultando una delle componenti più intriganti della pellicola. C'è una certa critica alla società, ma alla fin fine risulta un po' superficiale. Il lato tecnico quindi, non brilla, ma nel complesso convince abbastanza, mostrando una realtà sociale degradata e senza speranza. Buone le recitazioni, con una Theron in forma, anche se un po' sopra le righe.

La notte brava del soldato Jonathan (1971) di Don Siegel


Trailer del film


Film fantastico, che gestisce sapientemente la tensione presentando una realtà agghiacciante. L'ambientazione è ottima e ben introduce alla storia. Magnifica è l'evoluzione della situazione nel collegio, partendo da uno status quo candido e puro, per poi degenerare gradualmente e mostrare tutti i retroscena delle personalità dei personaggi. La forza del racconto risiede nell'andare a mostrare la vera personalità delle donne e del soldato. Quest'ultimo rompe l'equilibrio nella casa e fa emergere i conflitti rimasti sopiti. Il ritmo è ottimo e la tensione viene costruita gradualmente, ma benissimo, tanto da tenere lo spettatore col fiato sospeso. Non mancano anche scene abbastanza disturbanti realizzate benissimo. I cambi di tono sono gestiti molto bene. La regia sa come gestire la narrazione e, grazie a delle interpretazioni veramente ottime, crea delle situazioni che formano una storia molto efficace. Anche la messa in scena è curata e risulta veramente funzionale al racconto. Parte finale magnifica.

lunedì 23 ottobre 2017

Il bacio della pantera (1942) di Jacques Tourneur


Trailer del film


L'opera mette in scena una trama molto semplice, che viene sfruttata alla perfezione da una messa in scena superba, che punta molto sulla psicologia dei protagonisti per darle una profondità inaspettata. La protagonista ha un'evoluzione fantastica e una profondità rara. Il tutto è portato avanti con un ottimo ritmo e una tensione sempre crescente che spinge ad andare avanti con curiosità. Alcune scene sono meravigliose, con un uso fantastico delle luci, che vanno così a creare delle atmosfere uniche. Le inquadrature sono sempre curatissime e vanno sempre a trovare delle angolazioni non banali. Le interpretazioni sono veramente buone. Nonostante l'età della pellicola, emerge senza fatica la sua qualità sia in termini di scrittura che in termini tecnici.

I Don't Feel at Home in This World Anymore (2017) di Macon Blair


Trailer del film


Opera carina, che vanta alcune buone idee, ma non eccelle. La società viene fin da subito mostrata con tutte le sue brutture, in maniera un po' forzata, ma ironica e si viene quindi ben introdotti nel mondo e nella mentalità della protagonista. Lo sviluppo narrativo è molto classico e senza grandi sorprese, con un inizio convincente e una seconda parte carina, ma che presenta un lieve calo qualitativo. I due protagonisti sono ben amalgamati, mentre la critica alla società è un po' banalotta, anche se è realizzata abbastanza bene e senza sacrificare l'intrattenimento. La fotografia riesce a ben catturare le atmosfere dei quartieri presentati. Regia buona, ma che ogni tanto stenta nel far appassionare alle vicende presentate.

Nocturama (2016) di Bertrand Bonello


Trailer del film


Un'opera molto interessante che ben rappresenta il disagio giovanile e che dà degli spunti interessanti. La storia ha una narrazione ben strutturata, che riesce ad appassionare, pur presentando cali nella parte centrale, causati in parte da una lunghezza eccessiva. La scelta di isolare i personaggi dentro un centro commerciale l'ho trovata vincente, anche per rappresentare la loro autoesclusione dalla società di cui facevano parte. Molti ragionamenti sono interessanti, soprattutto quelli legati alla democrazia, e la scelta di far restare fumose le motivazioni del loro gesto permette di dargli una forza ancora maggiore. La parte finale è ottima e mostra uno stato spietato e severo che li pone di fronte al loro gesto. La regia è buona, anche se si dilunga troppo e fa alcune scelte un po' forzate. Tecnicamente le inquadrature sono curate, con un buon sfruttamento delle ambientazioni. Buon utilizzo degli split screen nella parte finale. I personaggi riescono ad avere una loro identità, anche se non molto approfondita, e riescono a restare impressi. Colonna sonora di buon livello.

lunedì 9 ottobre 2017

Blade Runner 2049 (2017) di Denis Villeneuve


Trailer del film


Ottimo film di fantascienza che riesce ad avere una sua identità, nonostante un predecessore ingombrante. Le atmosfere create immergono subito nel contesto creato con efficacia. La realtà presentata risulta da subito figlia del primo film, mantenendo però una sua identità visiva. Nel complesso l'opera resta molto derivativa, ma è stata portata avanti con efficacia. Un plauso alla colonna sonora, che fa un grande lavoro nella creazione dell'atmosfera. I temi trattati sono molto interessanti, anche se risultano molto classici e sdoganati. La storia viene portata avanti bene, con una seconda parte ottima, dopo un inizio che va a creare tutto il microcosmo della vicenda. In questo capitolo le vicende narrate sono molto più di ampio respiro rispetto al primo, anche se a livello narrativo sono presenti difetti. Alcune scene e sviluppi risultano poco efficaci e si sente molto la mancanza di un antagonista di spessore, dato che quelli presentati non convincono. La tecnica c'è ed è veramente buona, riuscendo ad elevare il tutto su ottimi livelli. Anche la messa in scena è affascinante ed è la cosa che resterà più impressa. Quindi, un bel film di sci-fi, con una sua identità, che però poteva spingersi oltre a livello di trama. Ottima interpretazione di Ryan Gosling.

El bar (2017) di Álex de la Iglesia


Trailer del film


Buona opera che vanta un inizio veramente riuscito, che va a perdersi un po' nel finale. Il mistero e la curiosità sono ben coltivate, andando a gettare delle ottime basi per lo sviluppo narrativo. Purtroppo nella seconda parte della pellicola la qualità va un po' scemando, pur restando buona. De La Iglesia ci mostra un gruppo di persone che non riescono a collaborare, ma vanno a scontrarsi l'un l'altro pur di avere salva la vita, andando così a distruggere tutte le sovrastrutture sociali e riportandoli ad uno stato primitivo. Sul lato tecnico è stato fatto un buon lavoro, anche se la parte finale mina le buone basi gettate fino a quel momento, a causa di un cambio di registro poco convincente. La messa in scena è veramente ben fatta e anche la fotografia fa un buon lavoro. I personaggi sono interpretati bene, ma senza eccellenze.

Quel maledetto treno blindato (1978) di Enzo G. Castellari


Trailer del film


Fichissimo film di guerra, travolgete e appassionante. Castellari riesce a creare una messa in scena invidiabile, con un gruppo di protagonisti irresistibili e ben amalgamati fra loro. Le loro avventure sono narrate veramente bene e hanno uno sviluppo vario e ben strutturato. Il ritmo è ben dosato, così come la drammaticità e l'ironia di vari momenti. Le scene di azione sono dirette molto bene e riescono ad appassionare. Soprattutto la scena in treno è veramente pregevole. I dialoghi sono ottimi e hanno una verve unica. Buona critica alla guerra, mostrandone le crudeltà e ponendo il focus sul desiderio dell'uomo di uscirne, essendo una situazione insostenibile. Il regista riesce anche a portare avanti un tono epico in alcune scene. Tecnicamente siamo quindi su ottimi livelli, e insieme ad una colonna sonora ben fatta, è possibile parlare di un cult vero e proprio.

sabato 30 settembre 2017

Kingsman - Il cerchio d'oro (2017) di Matthew Vaughn


Trailer del film


Buon secondo capitolo, che diverte senza prendersi sul serio. L'inizio del film risulta un po' frettoloso nel tagliare alcuni legami col primo episodio, ma dopo questo incipit incerto, torna la bella atmosfera presente nel primo. Il tono scanzonato e personaggi sopra le righe riescono ad appassionare e a condurre lo spettatore fino alla fine senza eccessivi cali di ritmo. Una durata inferiore avrebbe giovato, ma nel complesso è stato fatto un bel lavoro. Alcune scene sono veramente esilaranti e qualche saltuario tuffo nello splatter e nel grottesco danno un tocco in più alla storia. non vengono raggiunti i livelli passati e alcuni personaggi sono poco sfruttati, ma nel complesso il tutto è soddisfacente. Il cattivo ha un indubbio fascino, anche se sul finale non risulta incisivo come uno si aspetterebbe. Le scene di azione sono girate e montate in modo da dare molto dinamismo, anche se a volte risultano confusionarie. Per il resto la regia lascia la sua impronta e riesce a creare un'opera visivamente coerente e intrigante. Alcune scelte narrative sono un po' forzate, ma il carisma dei personaggi e il loro modo di fare fa passare sopra ad alcuni difetti. Epico Elton John

L'immortale (2010) di Richard Berry


Trailer del film


Bell'opera che racconta con efficacia una bella storia di vendetta. La pellicola si snoda attraverso una narrazione fluida e ben strutturata, che va a creare, intorno al convincente protagonista, una realtà sociale veramente interessante. Quest'ultima denota un'ottima caratterizzazione e va a presentare una società in parziale deriva, nella quale la criminalità è collusa con lo Stato. Il ritmo è ottimo, con le svolte piazzate benissimo. Finale veramente ben fatto, con delle trovate narrative intelligenti e che convincono. La regia è molto buona, con inquadrature veramente curate e alcune sequenze montate benissimo. Non mancano alcuni cali in alcune scene meno riuscite, ma nel complesso l'impatto è ottimo. Personaggi ben approfonditi e che ben si amalgamano fra loro.

sabato 23 settembre 2017

Hostel: Part III (2011) di Scott Spiegel


Trailer del film


Terzo episodio orribile. La trama fa acqua da tute le parti, con twist telefonati e uno sviluppo senza alcun mordente. I personaggi sono caratterizzati male, senza che la trama compensi questa lacuna. Il ritmo è troppo lento e alla lunga l storia annoia. Il tutto prosegue stancamente fino ad un finale abbastanza ridicolo. La messa in scena è orribile, con una fotografia degna della peggiore serie TV e una CGI orribile. Le torture sono fine a se stesse e non godono di una bella realizzazione. Veramente un brutto film.

Radio Days (1987) di Woody Allen


Trailer del film


Allen in questo film riesce a rievocare, con molta nostalgia, la sua giovinezza, mettendo al centro la radio. La narrazione copre un arco temporale abbastanza lungo, nel quale vengono presentati alcuni degli eventi più caratterizzanti degli anni 40. Allen riesce a creare un microcosmo vitale e di persone semplici, che però sprigionano una forte umanità. Non ci troviamo di fronte ad una delle pellicole più frizzanti o meglio riuscite del regista, ma resta comunque un film che riesce ad ben trasmettere i sentimenti di affetto e nostalgia provati dal regista. Alcune scene sono veramente riuscite e non mancano momenti molto ironici, anche se non hanno l'usuale verve. Il ritmo è molto buono e, insieme ad una messa in scena veramente curata, riescono a far fare un tuffo nel passato. Anche i personaggi convincono, pur mancando alcune figure che spiccano. La colonna sonora è fantastica ed è forse uno degli aspetti migliori della pellicola.

Wall Street (1984) di Oliver Stone


Trailer del film


Grande opera che critica ferocemente il mondo della finanza degli anni 80. La narrazione sviluppa una trama scorrevole che appassiona, rimanendo comprensibile e mostrando efficacemente una società corrotta fino al midollo e priva di qualsiasi morale. L'avidità sembra l'unica vera dominatrice del mondo della finanza, il quale è la massima espressione dell'epoca reganiana e la massima espressione del capitalismo, riuscendo a creare ricchezza sul nulla. I personaggi sono ottimi e riescono ad incarnare il meglio e il peggio della società, creando così una rete di relazioni veramente ben costruite. Michael Douglas delinea un personaggio formidabile. Finale molto buono, solo in parte consolatorio. La regia è veramente centrata e riesce a creare un'opera tecnicamente curata, che fotografa benissimo la società del tempo, con una New York fotografata benissimo. Buona colonna sonora.

sabato 9 settembre 2017

Dunkirk (2017) di Christopher Nolan


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Un'opera che non convince fino in fondo. La narrazione utilizza molti sbalzi temporali, facendo incastrare fra loro le tre linee narrative principali in maniera a volte confusionaria e che in alcuni punti tende a far perdere la cognizione di ciò che è accaduto o deve ancora accadere. Questo espediente porta ad alcune buone trovate, ma nel complesso non è stato ben sfruttato e svilisce alcune scene riproposte attraverso un altro punto di vista. Il ritmo è buono, con alti e bassi che fanno comunque seguire bene il film. La pellicola tiene quasi completamente fuori gli scontri armati; una scelta interessante, ma che non permette di provare un vero senso di pericolo, essendo il nemico poco presente. L'andamento alla lunga tende ad essere un po' piatto, con alcune sequenze che non suscitano molto interesse. Questo deriva anche da una scarsissima caratterizzazione dei personaggi, i quali restano figure impersonali alle quali non ci si affeziona sufficientemente. Fortunatamente la tecnica di Nolan riesce a creare qualche bel momento e sopperisce ad alcuni difetti narrativi. La messa in scena e la fotografia sono molto buone e, insieme alla buona colonna sonora, creano una bella atmosfera. Purtroppo questo non eleva l'opera ai livelli sperati, sprecando troppo tempo per eventi marginali e non concentrandosi a Dunkirk, in cui tutto fila troppo liscio per poter essere avvincente.

Persona (1966) di Ingmar Bergman


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Capolavoro di Bergman che pone al centro la psiche delle due protagoniste, le quali si scontrano nel loro modo di vivere, con Alma che viene presentata come reale e con trascorsi dolorosi, mentre Elisabeth va a rappresentare l'arte, accusata di mascherare il suo vero io, fatto anche di odio e lati oscuri. Il rapporto fra le due donne è fantastico, con un'evoluzione che arriva a provocare disagio nello spettatore. Geniale il modo con cui viene fatta intendere la complementarietà delle due donne, cosa che culmina nel confronto finale e col magnifico primo piano delle due facce sovrapposte. Le atmosfere create sono superbe e fanno ambientare il tutto in un non-luogo che lascia alle due donne il centro della scena. Dialoghi magnifici, che riescono a evocare le sensazioni provate dalle protagoniste. Registicamente siamo su livelli pressoché inarrivabili, con alcune trovate visive veramente originali che risultano sempre funzionali alla narrazione. Anche la messa in scena e le inquadrature dimostrano la genialità del reparto tecnico. Colonna sonora ottima e interpretazioni veramente convincenti.

Amore tossico (1983) di Claudio Caligari


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Un'opera neorealista che resta impressa per la forza della sua messa in scena. La trama segue le vicende di un gruppo di eroinomani di Roma, mostrandone gli stili di vita e e la drammaticità della situazione nella quale si trovano. Ciò che stupisce fin da subito è lo stile narrativo, efficace e veramente realistico. I caratteri dei personaggi restano impressi e permettono di creare un microcosmo convincente e ben strutturato. Il loro dramma viene presentato con forza e fa capire le difficoltà che devono affrontare quotidianamente per sopravvivere. Roma viene fotografata benissimo e va a mostrare uno spaccato della società abbandonato dallo Stato e dagli altri, con i più abbienti che sfruttano, dove possibile, la loro condizione. Le scene delle iniezioni disturbano, per via del loro estremo realismo e sono presenti numerosi momenti dal forte simbolismo e significato. Finale coerente col resto dell'opera, essendo crudele e impietoso. Colonna sonora molto buona e che dà forza alle scene.

Death Sentence (2007) di James Wan


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Buon film di vendetta, girato con gusto e che porta ad interessanti riflessioni. La storia segue la caduta morale del protagonista, un Kevin Beacon in'ottima forma, il quale decide di farsi giustizia da solo a seguito della morte del figlio. La narrazione è semplice e diretta, grazie ad una struttura narrativa che appassiona, senza scadere nel trash o nella ripetitività. Non mancano alcuni difetti lievi e alcune forzature nel modo in cui il protagonista supera alcune situazioni, ma niente di ché. La psicologia di quest'ultimo è analizzata molto bene, facendo ben capire il suo turbamento e la sua lenta discesa verso la pazzia. Le sue azioni vengono aspramente condannate dal regista, il quale riesce a mostrare una società che genera mostri e che porta il cittadino a desiderare la giustizia privata. La regia è molto buona e riesce a dare il giusto ritmo alla vicenda. La fotografia è curata e le scene d'azione sono chiare e ben fatte. La colonna sonora non colpisce, ma ha alcuni bei momenti. Comprimari strutturati abbastanza bene.

giovedì 31 agosto 2017

Atomica bionda (2017) di David Leitch


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Buona spy story, che convince nonostante alcuni difetti. La pellicola colpisce subito per il tono pop che viene dato alla messa in scena, che catapulta da subito nel mood dell'opera. La protagonista è esplosiva e porta avanti, con una grande presenza scenica, la narrazione. La trama è comprensibile, ma in alcuni passaggi risulta fin troppo arzigogolata e tende saltuariamente ad essere un po' forzata. Ciononostante il coinvolgimento c'è e la grinta della narrazione è palpabile. Anche l'ambientazione aiuta molto, essendo ben realizzata e fotografata con gusto. La protagonista ha una personalità travolgente, grazie alla Theron che è riuscita a entrare bene nella parte. Ben fatti i continui tradimenti, anche se il finale, seppur buono, è un po' telefonato. La lunghezza è un po' eccessiva è sul finale di sente una certa ripetitività. La regia tecnicamente si difende bene, con pianisequenza molto pregevoli, che valorizzano le scene d'azione, ben più curate delle altre. Personaggi mediamente interessanti, ma non tutti ben sviluppati. Colonna sonora buona, ma un po' troppo presente.

Lucid Dream (2017) di Kim Joon-sung


Trailer del film


Interessante thriller che ben sfrutta alcune buone idee. La narrazione segue un andamento lineare, che riesce sempre a rimanere interessante grazie e delle svolte ben piazzate. Il racconto è portato avanti sempre con passione, con il protagonista che crea una buona empatia con lo spettatore. Anche i comprimari sono ben fatti e non risultano tirati via. L'utilizzo del mondo onirico è ben dosato e ben si amalgama con la fasi nel mondo reale. Anche le battute finali riescono a regalare forti emozioni, anche se risultano un po' troppo roboanti. La forza del padre ne ricercare il figlio perduto è il motore che dà una forza invidiabile alla pellicola. Il lato tecnico è molto buono e riesce a valorizzare sia le sequenze oniriche, sia quelle nella realtà. Anche il ritmo è sempre ben bilanciato e ciò permettere di godere dell'esperienza pienamente.

domenica 20 agosto 2017

Donnie Brasco (1997) di Mike Newell


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Una pellicola che romanza con sapienza una storia vera, regalando allo spettatore un interessante spaccato della criminalità americana. La trama riesce a portare avanti una narrazione fluida che ben amalgama il lavoro di Donnie e la sua vita privata, approfondendo benissimo la sua psicologia e tutti i turbamenti che lo accompagnano nella sua attività. La malavita è ben descritta e ne vengono mostrate tutti i dissapori e le rivalità interne, dando risalto alle storture del loro modo di vivere, pur evidenziando una parvenza di lealtà verso gli affiliati. Anche la polizia non è mostrata in maniera idilliaca, andando a sfruttare fino all'osso i propri agenti e non dando nessun premio degno di nota. Molto bello il rapporto fra Donnie e Lefty, il quale ha un'evoluzione che li porterà ad avere un legame molto solido. Tecnicamente la pellicola si difende benissimo, con un ritmo eccellente che fa scorrere tutto senza intoppi, mantenendo alto l'interesse per l'intreccio. I personaggi sono ben strutturati e hanno uno spessore che li fa rimanere impressi.

The Visit (2015) di M. Night Shyamalan


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Interessante thriller che riesce a non risultare banale. La narrazione si sviluppa come un POV con una struttura simile ad un documentario, cosa che va a spiegare abbastanza bene il motivo del buon montaggio e della struttura dei filmati. Lo sviluppo è buono e ben strutturato, senza molte forzature e con alcuni buoni twist nella trama. La pellicola si prende i suoi tempi e riesce a creare gradualmente tensione e interesse. Non mancano alcune forzature in alcune svolte, ma nel complesso il tutto convince. I personaggi sono interessanti e riescono ad avere uno sviluppo che coinvolge. Ben caratterizzati i figli, i quali trasmettono molto bene il dolore che provano per l'abbandono del padre. La regia riesce a sfruttare le riprese POV per creare una narrazione interessate, senza sminuirsi a livello di qualità visiva. La tensione è ben dosata, con un bel crescendo finale, anche se quest'ultimo risulta un po' troppo semplicistico. Montaggio ottimo.

Enemy (2013) di Denis Villeneuve


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Pellicola molto interessante che esamina il subconscio del suo protagonista. La narrazione non è semplice, ma riesce presentare un intreccio molto interessante, in cui viene ben analizzata la psicologia dei protagonisti. Molto bello il fatto che non sia chiaro se i due gemelli siano in realtà la stessa persona che non riesce a conciliare tutti gli aspetti della sua vita, anche se la pellicola sembra suggerire questa visione. Il tutto è narrato con una certa maestria, anche se a volte viene creata un po' di confusione nel distinguere chi dei due protagonisti stiamo seguendo. Molto belle ambientazioni urbane, che hanno un tono molto opprimente e inumano. La regia riesce a portare a termine una narrazione non semplice, mantenendo una buona qualità e creando alcune scene pregevoli. Le atmosfere create sono molto suggestive, anche se a volte la narrazione poteva essere più compatta. Buone le interpretazioni.

sabato 12 agosto 2017

Carne trémula (1997) di Pedro Almodóvar


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Almodovar riesce ad inscenare con sapienza un buon intreccio amoroso. La pellicola riesce a strutturare benissimo una narrazione che si snoda su più anni e che va a far convergere le vicende dei personaggi in un unico intreccio amoroso, nel quale amore e morte vivono insieme e aleggiano su tutti. Le atmosfere e le relazioni fra i personaggi sono ottime, il tutto ambientato in una Spagna che porta ancora i segni del regime franchista. La pellicola si caratterizza anche una forte sensualità, con scene di sesso ben realizzate e molto poetiche. La regia è sicura e riesce a realizzare una narrazione solida che caratterizza benissimo i personaggi, che vanno a creare un intreccio coinvolgente, fino al bel finale, forse un po' troppo conciliatorio. Le ambientazioni sono ben sfruttate e le viene dato il giusto spessore. La regia crea una grande atmosfera e propone inquadrature ben studiate. Buone prove attoriali, colonna sonora funzionale alla narrazione.

Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004) di Wes Anderson


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Racconto veramente ben fatto, che riesce ad emozionare e a stupire. La narrazione è volutamente sopra le righe e al limite del fantastico, permettendo di presentare situazioni molto interessanti e originali. La storia ha un forte vena malinconica, ma riesce anche a divertire ed appassionare fino alla fine. A volte è presente qualche forzatura un po' eccessiva e la lunghezza poteva essere lievemente ridotta, per evitare qualche lungaggine. Ad ogni modo lo sviluppo è ben fatto e sono presenti molti momenti ispirati, come quello della sparatoria o la scena finale nel sottomarino. Molto bella l'evoluzione del rapporto padre-figlio fra i due protagonisti, essendo non banale e ben approfondita. La messa in scena è ottima, con ambientazioni visivamente molto belle, alcune delle quali volutamente fittizie. Finale meraviglioso. La regia ha lo stile tipico di Wes, riuscendo quindi a convincere e a dare un taglio originale al racconto. Le inquadrature sono studiate benissimo e anche le rare scene d'azione hanno una messa in scena sopra le righe che conquista. Personaggi ben amalgamati e con caratteri ben fatti e riconoscibili. Colonna sonora ricercata e veramente bella. Un grande omaggio a Cousteau.