Arrival (2016) di Denis Villeneuve

Trailer del film

Grande opera di fantascienza, che riesce a coinvolgere e a far riflettere. La storia crea immersione nello spettatore e viene creata una forte empatia verso la protagonista. Il racconto scorre molto bene con un bel crescendo dall'inizio alla fine. Il rapporto fra la protagonista e gli alieni è realizzato veramente bene, anche se purtroppo è lei l'unico personaggio con uno spessore veramente ben fatto. Alcune svolte nella parte finale sono un po' frettolose, ma comunque ben fatte e di sicuro effetto. Interessante il dilemma morale che si trova ad affrontare la protagonista e come venga messa in mostra l'immaturità della razza umana in termini di collaborazione. La fotografia è veramente ben fatta e le ambientazioni sono semplici ma curate. La regia costruisce bene il racconto creando il giusto pathos, con pochi momenti sottotono. Musiche ed effetti sonori veramente ben fatti.

Red Dragon (2002) di Brett Ratner

Trailer del film

Film di genere che funziona, anche se non riesce ad eccellere. La trama scorre con pochi cali e riesce sempre ad avere delle svolte che tengono alta l'attenzione. La qualità delle scene è altalenante ma nel complesso funziona, anche grazie ad un ottimo cast che risulta abbastanza in parte. Buona caratterizzazione, soprattutto del killer, mentre il protagonista e Hannibal mi sono sembrati mal sfruttati. La fotografia riesce a dare una bella atmosfera al racconto, ma la regia non la esalta abbastanza, anche se resta di buon livello.

Nodo alla gola (1948) di Alfred Hitchcock

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Magnifico film, che vanta una storia costruita divinamente. La narrazione è magistrale, dato che riesce a tenere lo spettatore col fiato sospeso senza mai rilassarsi, facendo provare le sensazioni dei due assassini. Meraviglioso come tutta l'attenzione giri intorno al nascondiglio del cadavere, nonostante l'azione sia altrove, facendo così crescere un senso di ansia. L'evoluzione della trama è inoltre gestita benissimo e i bei dialoghi rendono il tutto fluido e naturale. La regia è ai massimi livelli e la creazione di un finto unico pianosequenza denota la genialità di Hitchcock. L'opera è tecnicamente eccelsa, senza alcuna sbavatura. I personaggi risultano caratterizzati in relazione alla loro funzione nella storia, con una cura particolare per i tre protagonisti. Semplicemente magnifico.

The Grandmaster (2013) di Wong Kar-wai

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Bella opera che racconta storie umane in un contesto affascinante. La vita di Ip Man viene narrata molto bene, seguendo alcune sue fasi cruciali. Questo porta ad avere un racconto un po' spezzettato, ma efficace. Il finale poteva essere più potente, ma comunque buono. I combattimenti sono realizzati molto bene e hanno una buona costruzione. Ottimo il fatto che quest'ultimi non siano il nucleo del racconto, ma lo sia il bel rapporto fra il protagonista e la società e i personaggi che lo circondano. La regia dà sempre un tono molto poetico alle scene e riesce a costruire una bella storia visivamente interessante. Anche la fotografia si amalgama bene con lo stile registico, così come il resto del comparto tecnico. Personaggi molto affascinanti e ben caratterizzati che restano impressi.

L'uomo che cadde sulla Terra (1976) di Nicolas Roeg

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Film di fantascienza atipico e che riesce a rimanere impresso. La storia è molto interessante e a creare un protagonista disperato, ma molto sfaccettato. La narrazione non è molto fluida e a volte capita di perdere un po' il filo degli avvenimenti, ma questo non mina molto l'opera, che riesce comunque ad appassionare. Molto interessante è il modo in cui l'alieno si integra nella nostra società, osservandola in maniera neutrale e mostrandone alcune falle. Le crudeltà perpetrate dall'uomo sono mostrate senza filtri, dando molta forza alle scene. Oltre a ciò, la sua evoluzione non è banale ed è descritta con forza e profondità. La regia fa un po' di fatica a narrare in maniera sufficientemente chiara, ma crea delle sequenze dall'indubbia forza, come le visioni del pianeta di origine dell'alieno o alcuni momenti più deliranti, dando nel complesso una veste molto originale al film. Insieme ad essa viene fatto un buon lavoro anche dalla fotografia, la quale eccede solo nei momenti più adatti. Ottimo uso del sonoro.

Star Wars: Il risveglio della Forza (2015) di J. J. Abrams

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Mediocre capitolo della saga. La trama purtroppo non riesce ad appassionare come dovrebbe, per via di un numero eccessivo di similitudini con Episodio IV, senza ottenere la stessa freschezza. Gli eventi narrati non riescono ad essere efficaci e sembrano voler continuare una linea temporale ormai esaurita. Non manca una certa dose di prevedibilità, anche se nel complesso si fa seguire bene grazie al buon ritmo. I personaggi di nuova generazione non convincono, soccombendo di fronte alla vecchia guardia. La regia ha una buona mano e riesce a valorizzare numerose scene, rievocando le atmosfere dei vecchi episodi. Musiche storiche. Un'occasione mal sfruttata.

Il laureato (1967) di Mike Nichols

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Grande opera che ben cattura l'insoddisfazione giovanile di quei decenni. La storia è ben sviluppata e appassiona dall'inizio alla fine, con una costruzione intelligente e che fa riflettere. L'ironia che aleggia su molte scene dà uno sprint in più alla narrazione e dà forza ai momenti più drammatici. Molto bello lo sviluppo dei personaggi e il modo in cui viene mostrata l'incomunicabilità fra giovani e adulti, che porta a delle situazioni diinsoddisfazione. Finale meraviglioso che smorza pesantemente l'happy ending che si stava prospettando. Dal lato tecnico siamo di fronte ad un ottimo lavoro, dato che la regia regala delle belle inquadrature e dei movimenti di macchina sicuri e ben fatti. Le scene sono costruite bene, anche grazie ad una buona fotografia. Personaggi ben caratterizzati che denotano molte sfaccettature. Bella colonna sonora, anche se non molto varia.

Passengers (2016) di Morten Tyldum

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La pellicola ha una buona prima parte, con delle trovate veramente interessanti che riescono a dare profondità al racconto. Il protagonista riesce a spiazzare, per via di alcuni comportamenti inaspettati che rendono sfaccettata la sua personalità. Purtroppo la seconda metà non porta avanti benissimo la storia, essendo presenti numerose forzature che banalizzano un po' lo sviluppo. Finale senza impegno. Nel complesso un'opera godibile, ma che lascia insoddisfatti per via delle belle premesse disattese. Dal lato tecnico è stato fatto un buon lavoro, anche se fin troppo derivativo. Le ambientazioni e la messa in scena sono ben fatte e creano una bella atmosfera, anche se non viene sfruttata benissimo.

Perfetti sconosciuti (2016) di Paolo Genovese

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Buona pellicola che pone delle interessanti riflessioni, ma non le sviluppa a dovere. L'idea di base è molto interessante e pone le basi per degli scontri notevoli fra i personaggi. La narrazione prosegue abbastanza bene, ma il ritmo non è sempre ben calibrato e viene messa fin troppa carne al fuoco, rendendo la storia un po' troppo pesante e drammatica. Il sommarsi di segreti inconfessabili, che appaiono forzati e studiati a tavolino, rende inverosimile la narrazione, facendole perdere potenza. Nonostante tutto il racconto non è male, anche se alla lunga stanca. I personaggi sono fin troppo prevedibili, ma non sono caratterizzati male. Il finale è molto furbo e lascia un po' l'amaro in bocca. La regia è mediocre e non valorizza mai sufficientemente l'opera, che vive grazie ad un buon lavoro di scrittura. Le scene hanno spesso molta enfasi, senza che questa sia dosata bene. Colonna sonora mal sfruttata.

The Handmaiden (2016) di Park Chan-wook

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Una grande narrazione per una storia che mescola sesso, amore e morte. Il regista riesce a dar vita ad un racconto veramente ben strutturato, che vanta una narrazione complessa ma comprensibile. Lo spettatore viene immerso in un microcosmo fatto di falsità mista a passione e purezza. Il racconto ha anche una vena poetica di ottima qualità che dà molta forza a numerose scene. Il rapporto fra i personaggi è ben sviluppato e viene creato un intreccio che appassiona fino al bellissimo finale. Bello vedere come il sesso femminile figuri come il dominante. Dal lato tecnico il regista sfoggia un'ottima qualità, con poche sbavature e delle finezze visive e sonore che arricchiscono la narrazione. Le musiche sono ottime e i personaggi hanno una caratterizzazione molto buona. Anche il montaggio e la fotografia riescono ad essere di alta qualità. Un'ottima pellicola che non raggiunge le vette ottenute da Park Chan Wook, ma resta di altissima qualità.