sabato 29 aprile 2017

Mi gran noche (2015) di Álex de la Iglesia


Trailer del film


Divertentissima commedia che distrugge il mondo dello spettacolo attraverso personaggi irresistibili, ma umanamente orribili. La trama è surreale, ma veramente coinvolgente, presentando uno spettacolo decadente e votato solamente all'apparenza. La storia segue l'andamento del programma, intessendo numerose sottotrame che vanno a comporre una narrazione varia e molto divertente. Non mancherà anche una buona dose di cattiveria, man mano che la situazione va precipitando. Vengono messe in scena tutte le brutture del mondo dello spettacolo, il quale tenterà di salvare la faccia ad ogni costo. Buono anche il finale, anche se sembra un po' tirato via. Lo stile di De La Iglesia è facilmente riconoscibile, con situazioni irresistibili e ritmate benissimo. Anche il montaggio è di ottima qualità e nel complesso tecnicamente il film si difende benissimo. Gli attori riescono a caratterizzare molto bene i personaggi, dando vita ad uno spettacolo grottesco, decadente e indubbiamente divertente.

Regali da uno sconosciuto - The Gift (2015) di Joel Edgerton


Trailer del film


L'opera si fa notare da subito per le buone atmosfere, che caratterizzano bene le scene e danno alla storia il giusto pathos. La narrazione è scorrevole e abbastanza lineare, ma interessante. Le svolte narrative non sono tutte inaspettate, ma riescono a mantenere viva la storia. I tre personaggi interagiscono in maniera ambigua e ben strutturata, ribaltando più volte i ruoli nel procedere della narrazione. Il ritmo cala un po' troppo nella parte centrale, ma non in maniera eccessiva. La parte finale ribalta continuamente i punti di vista sui personaggi e risulta particolarmente riuscita, anche se poco originale. Interessante come le questioni in sospeso del passato aleggino sulla vita delle persone. La tecnica è buona e costruisce un bell'intreccio, riuscendo anche a caratterizzare bene i personaggi. Le ambientazioni sono ben strutturate e permettono di creare una buona tensione.

Perfect Blue (1997) di Satoshi Kon


Trailer del film


Grande opera, strutturata benissimo e visivamente eccellente. La narrazione è molto appassionante, mostrando la lenta caduta nella follia della protagonista, la quale risulta approfondita in maniera ottima. Gli eventi si susseguono con un ottimo ritmo e vengono sempre dosate bene la suspense e la tensione. Il mondo dello spettacolo viene mostrato spietato e capace di far sparire l'innocenza delle persone. Nel film è presente molta violenza sia sul lato visivo che su quello psicologico. Anche la risoluzione della trama è intelligente e capace di restare impressa. Tecnicamente la pellicola si attesta su ottimi livelli, grazie ad un comparto visivo curato e ben fatto. Le animazioni sono molto belle e le scelte stilistiche adottate rendono la visione veramente interessante. Il montaggio è una delle componenti che caratterizza maggiormente l'opera, riuscendo a creare delle sequenze molto particolari e coinvolgenti.

martedì 18 aprile 2017

Avalon (2001) di Mamoru Oshii


Trailer del film


Opera visionaria di alto livello. La pellicola ci catapulta immediatamente in una società allo sbando in cui i ceti poveri usano un gioco illegale di guerra per effettuare la scalata sociale e sopravvivere. La messa in scena è curatissima e grazie alla bellissima fotografia, viene creata un'atmosfera straniante molto affascinante. La narrazione ci porta a scoprire i molti retroscena del gioco e permette interessanti riflessioni sulla realtà e sulla società della protagonista. Oltre ad essere stilisticamente molto bello, il film è particolarmente appassionante e riesce a non stancare per tutta la sua durata, anche grazie a svolte narrative ben dosate e che portano ad una parte finale veramente ispirata. Il comparto tecnico dà un tono unico al film, con una fotografia molto particolare, ma adattissima alle ambientazioni mostrate, che viene utilizzata anche come mezzo narrativo per descrivere le vite delle persone. Ad eccezione della protagonista, i personaggi non sono molto approfonditi, ma hanno le giuste sfaccettature per portare avanti la narrazione. Le musiche sono eccellenti e molto evocative.

Chinatown (1974) di Roman Polański


Trailer del film


Meravigliosa pellicola di Polanski, molto amara e molto bella. La narrazione è strutturata in maniera magistrale, con sottotrame e svolte che vanno a costruire una storia complessa e molto forte. Bello lo scontro fra il protagonista e una società corrotta fino alle fondamenta. Vedere il detective immergersi sempre più nel marcio crea molta tensione, essendo il nemico sempre più forte e intoccabile. L'intera società è messa sotto accusa, con i ricchi che dominano la vita delle povere persone, all'oscuro di tutto. I personaggi sono ottimi, con una caratterizzazione invidiabile e veramente sfaccettata. Il tutto si sviluppa in maniera certosina, fino ad un finale amarissimo che lascia lo spettatore con lo stesse sensazioni provate dal protagonista. La regia è tecnicamente perfetta, con scene sempre curate e ritmate divinamente. I dialoghi sono curatissimi e riescono ad essere sempre incalzanti senza stuccare. Una pietra miliare.

Hostel: Part II (2007) di Eli Roth


Trailer del film


Mediocre seguito che non convince. La trama risulta fin da subito fotocopia del primo, con poche aggiunte che salvano in parte la pellicola. Lo sviluppo narrativo non risulta particolarmente appassionante, anche a causa di personaggi poco sviluppati e interpretati senza grande passione. Messa in scena altalenante, con l'Italia dipinta in maniera macchiettistica e sale delle torture ben fatte. I fan del genere troveranno comunque aspetti interessanti nella pellicola, per via della violenza ben realizzata e del marciume trasmesso. Bella la scena dell'asta. Il finale non è granché ma comunque buono, con una bella scena di evirazione. La regia non riesce a valorizzare la pellicola attestandosi su un livello mediocre nella realizzazione. Apprezzabili gli effetti speciali e alcune ambientazioni. Divertenti i cameo di attori o registi famosi.

venerdì 7 aprile 2017

Tokyo Tribe (2014) di Sion Sono


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Opera molto ispirata dai risvolti non banali. La narrazione viene ben sviluppata, rimanendo ampiamente sopra le righe senza scadere nel banale. Il microcosmo creato è fantastico, con dei personaggi ottimi e un sottotesto politico che critica la corruzione della società giapponese e le sue lacune sociali. Il tutto viene portato avanti attraverso canzoni hip ho abbastanza buone e che riescono a narrare senza stuccare. Il tono del musical riesce a mantenersi leggero, ma allo stesso tempo abbastanza crudo e forte. Delle idee molto ispirate si susseguono continuamente creando delle scene visivamente bellissime. Numerose le citazioni ai grandi cult e un uso ottimo della musica. Le scene di combattimento sono coreografate benissimo e sono sempre appassionanti. Bel messaggio finale di speranza, anche se non mancano le critiche. Molto umorismo. La tecnica di Sion Sono è sempre di qualità e sempre volta alla sperimentazione e alla creazione di una messa in scena invidiabile, con dei pianisequenza di altissima qualità.

Elle (2016) di Paul Verhoeven


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Thriller perverso di indubbia qualità. La trama ha un ritmo ottimo e riesce a far entrare nel mondo della protagonista. La società mostrata tenta costantemente di nascondersi dietro ad un velo di normalità, reprimendo le proprie pulsioni. La protagonista risulta molto interessante per via della sua costante freddezza di fronte a tutto e, nonostante la sua veste da dominatrice, riesce a godere solo quando viene sopraffatta. Nella storia sono presenti alcune forzature, le quali paradossalmente rendono il tutto ancora più straniante e folle. Finale un po' sottotono, ma ben fatto. La regia ha un taglio molto elegante e raffinato e riesce a dare il giusto tono alle scene, sia nei momenti erotici, sia in quelli più cupi. Fotografia veramente curata e montaggio di qualità. I personaggi hanno uno spessore invidiabile e un background molto interessante e bello da scoprire. Non un capolavoro, ma un'opera da non perdere.

La morte corre sul fiume (1955) di Charles Laughton


Trailer del film


Un capolavoro senza tempo. La storia è narrata in maniera sublime, con uno sviluppo strutturato in maniera intelligente e appassionante. Il cattivo della pellicola resta impresso per via della sua malvagità nascosta dietro un'apparenza immacolata. L'ambientazione viene ben caratterizzata, anche attraverso dei comprimari con numerose luci ed ombre. Il tutto viene sorretto da una storia molto cruda e dai toni molto cupi, senza cali qualitativi. Finale dai toni liberatori e toccanti che coinvolgono profondamente. I personaggi hanno un grande spessore, con una menzione particolare per il killer, dotato di una psicologia terrorizzante. La regia è sublime, grazie ad uno studio ottimo delle scene, che si caricano di una forza rara. Anche la fotografia è da manuale, con inquadrature perfette e sempre ispirate. Il comparto tecnico valorizza al massimo al storia e crea un'opera bellissima.