domenica 12 agosto 2018

13 peccati (2014) di Daniel Stamm


Trailer del film


Un action movie dalle tinte horror che, senza avere grandi pretese, riesce a divertire e ad appassionare fino alla fine. La trama non è delle più originali, ma risulta veramente funzionale e adatta anche ad una lieve critica sociale. Quasi ogni personaggio risulta avere una sete incontrollata per il denaro, cosa che spingerà quasi tutti a commettere atti malvagi e senza morale pur di guadagnare qualche spicciolo. Il protagonista è emblema di come la società capitalista contemporanea tiri fuori il peggio dall'essere umano. Il tutto viene portato avanti grazie ad una trama ritmatissima, che non ha paura di mettere in scena alcune scene molto forti e al limite del gore. Il tutto porta a sacrificare un po' di realismo, ma il risultato finale giustifica in parte questa mancanza. L'escalation delle prove è ben gestita e alcune di esse sono veramente interessanti e ingegnose. La chiusa della pellicola non è granché, ma la parte finale ha delle buone trovate narrative per dare drammaticità al racconto. Non si tratta sicuramente di un'opera che resterà negli anni, ma comunque di un film che ben sfrutta a sue carte. Il comparto tecnico fa un buon lavoro e, senza esagerare, riesce a mantenere un ritmo molto buono e una messa in scena cruda e seriosa, senza scadere nel ridicolo. Buoni gli attori, con un Ron Pearlman veramente convincente. Per gli amanti del genere, che non vogliono staccare il cervello, è un visione sicuramente da non perdere.

Hereditary - Le radici del male (2018) di Ari Aster


Trailer del film


Un horror dall'indubbia qualità, che riesce a mettere in scena una trama ben architettata e che disturba moltissimo. La narrazione ha un sviluppo veramente interessante e riesce a virare il tono dell'opera sempre più verso l'horror spinto senza dare una sensazione di discontinuità, riuscendo a trascinare lo spettatore dentro una spirale di malvagità e depravazione. Molte sono le sequenze che restano impresse veramente a lungo, per via della perizia tecnica con le quali sono messe in scena. Alcuni momenti lasciano senza fiato, altri riescono a spaventare e a disturbare fortemente. Gli effetti speciali, nonostante il budget non altissimo, sono ben fatti e fanno il loro dovere. Anche delle buone musiche e un montaggio ben studiato riescono a creare delle sequenze molto forti. Lo sviluppo narrativo ha un crescendo molto bello che porta ad un finale buono, ma che non fa gridare al miracolo, pur essendo veramente molto bello e adatto alla storia presentata. La regia ha dei guizzi molto interessanti e porta avanti un'opera mantenendo un tono serissimo e oppressivo che non abbandona mai la visione. Anche i personaggi sono tutti ben caratterizzati e hanno delle psicologie ben strutturate e che si evolvono in maniera intelligente, andando a creare una famiglia veramente ben amalgamata e che si fa fulcro della malvagità emergente. Colonna sonora ottima.

Nerve (2016) di Henry Joost e Ariel Schulman


Trailer del film


L'ennesimo young adult che mal sfrutta un'idea di base che poteva, sulla carta, essere interessante. L'introduzione alla narrazione mette in scena una tendenza diffusa fra i giovani, che ben si presta ad essere specchio di alcune storture della nostra società. Purtroppo il modo in cui viene messo in scena il tutto non è convincente e la forza del racconto ne risente moltissimo, essendo il tutto mostrato molto edulcorato e troppo legato alla relazione fra i due protagonisti. Questi ultimi non riescono a convincere, per via di una caratterizzazione troppo piatta e perché la ragazza subisce dei cambi caratteriali troppo repentini. Anche lo sviluppo, nonostante un buon inizio, non decolla mai e non riesce ad arrivare ad un livello di serietà sufficiente per tenere alto l'interesse. Finale un po' troppo idilliaco e facilone, che delude molto. La messa in scena ha delle buone idee, ma non riesce a reggere per tutta la pellicola con la medesima qualità. La regia non riesce a gestire il ritmo con la dovuta perizia e la parte centrale risulta veramente fiacca. La parte finale doveva iniziare ben prima per tirare avanti la narrazione. Anche i rapporti fra gli adolescenti sono trattati con la solita superficialità e non risultano, quindi interessanti. Un'opera destinata palesemente ad adolescenti legati maggiormente al mondo dei videogame, piuttosto che al cinema. Anche le musiche risultano abbastanza anonime.