martedì 2 ottobre 2018

Revenge (2017) di Coralie Fargeat


Trailer del film


Un ottimo rape & revenge, che riesce ad appassionare moltissimo e a coinvolgere grazie ad ottime idee e ad un ritmo molto buono. La narrazione ha uno sviluppo molto interessante, con una prima parte nella quale lo spettatore vede la protagonista come una preda e come un oggetto sessuale, per poi vederla rinascere e vendicarsi dei suoi nemici. La regista fa sentire lo spettatore in colpa per aver fatto pensieri sessuali e possessivi verso la protagonista e aver visto le conseguenze dell'aggressività maschile. Il modo in cui la ragazza "torna in vita" e riesce sconfiggere tutti è veramente ben strutturato e riesce a colpire per la forza adottata nella messa in scena, che non risparmia dettagli splatter e violenti. I tre uomini sono ben caratterizzati e svolgono molto bene la loro funzione. Anche le ambientazioni sono veramente ispirate e riescono a dare una buona atmosfera al racconto. La regia ha una buona mano e confeziona molte sequenze degne di nota, con alcuni pianosequenza riusciti. Molto interessante lo scontro finale in casa e il trip allucinogeno della protagonista, che denotano un'ottima cura, così come altre scene. Non mancano alcune forzature nella trama, che rendono alcuni momenti inverosimili, ma nel complesso non c'è nulla di talmente forzato da minare in maniera decisa l'opera. Colonna sonora di classe e veramente azzeccata. Attrice protagonista veramente in parte.

Caniba (2017) di Lucien Castaing-Taylor, Verena Paravel


Trailer del film


Un documentario non semplice, che spiazza per via di una messa in scena molto minimale che analizza la psicologia del cannibale, senza presentare facili giudizi, ma mostrando un uomo debole e malato. Il quadro presentato mostra come dietro al "mostro" si nasconda un uomo misero, senza sanità mentale, mostrato senza sensazionalismi. Molto interessante il modo in cui il regista ci metta a tu per tu con l'uomo, grazie ad inquadrature molto ravvicinate che studiano ogni movimento del viso del killer. Anche la figura del fratello è emblematica, perché mostra altre perversioni assimilabili a quelle del cannibale. La messa in scena, per quanto efficace, alla lunga è fin troppo faticosa, pur dovendo dare atto al regista del coraggio avuto nel realizzare il tutto. Non mancano alcuni momenti molto forti e quasi insostenibili. Peccato che lo sforzo da parte dello spettatore sia fin troppo eccessivo, perché sulla carta questo documentario poteva essere una bomba, ma purtroppo si limita ad essere un buon film che ha il grande pregio di dare uno sguardo imparziale e umano a una figura disumana, che grazie a questa narrazione riesce a creare un conflitto nell'opinione dello spettatore, che da una parte giudica e dall'altro empatizza verso una persona sconfitta dalla vita.

La vendetta di un uomo tranquillo (2016) di Raúl Arévalo


Trailer del film


Buon revenge movie che si fa forte di una messa in scena molto cruda e realistica, per portare avanti una storia ben strutturata e molto umana. Il ritmo è ottimo e la narrazione è ben scandita, anche se la divisione in capitoli dà un po' troppo stacco fra un momento e l'altro. Il protagonista ha un forza incredibile e, grazie ad una buona interpretazione, riesce a portare avanti benissimo la vendetta. La struttura narrativa è ben fatta e il tutto scorre benissimo seguendo un andamento classico, ma non banale. Anche il contesto presentato è molto interessante, essendo presentato uno spaccato molto umile e umano della società. Bello il conflitto interiore del protagonista e la sua determinazione che lo portano a rinunciare a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo. Buono il colpo di scena finale e la chiusa del film, che lascia alle sue spalle solo desolazione e morte. La violenza non è risparmiata ed è sempre realizzata con cura e molta crudezza. Il lato tecnico riesce ad avere una buona forza e riesce a dare a tutta la vicenda un tono molto macabro e funereo, tanto da mettere a disagio lo spettatore, dando al tutto la giusta atmosfera. Anche la messa in scena è senza fronzoli e crea delle scene dal forte impatto emotivo. Personaggi non sempre ben tratteggiati, ma che nel complesso creano una bella amalgama. Ottimo il protagonista e alcune delle vittime.