mercoledì 28 giugno 2017

Codice 999 (2016) di John Hillcoat


Trailer del film


Convincente thriller dalle tinte retrò, dotato di un ritmo pacato, ma mai noioso. La storia è ben articolata e facilmente comprensibile. Viene messa in scena una società allo sbando in cui lo Stato si trova a dover scendere a patti con criminali intoccabili, i quali controllano indisturbati interi quartieri. La storia analizza efficacemente questo sistema sociale e dandogli credibilità e spessore. I personaggi vanno a creare una serie di relazioni molto interessanti e, grazie, ad un ottimo dosaggio della tensione, vengono costruite sequenze molto efficaci. Alcuni aspetti potevano essere più curati, ma nel complesso il tutto convince. La regia dà vita a scene di azione ben fatte e non esagerate, che ben si amalgamano al contesto portato avanti. Anche la fotografia è ottima, con scorci dei quartieri cittadini veramente belli e caratterizzati. Non tutti i personaggi hanno lo stesso spessore, ma i principali sono ben sfaccettati. Buona colonna sonora.

Viy (1967) di Georgij Kropačëv, Konstantin Eršov


Trailer del film


Un'opera russa che mette in scena un racconto di Gogol in maniera veramente intelligente e ispirata. La storia è semplice, ma non per questo poco appassionante. La bella introduzione e i successivi scontri fra il diacono e la strega sono realizzati bene e con scelte visive veramente appaganti per lo spettatore. La strega ha un fascino ipnotico che crea un'atmosfera veramente inquietante. Molto azzeccato il tono sopra le righe e ironico del protagonista e di molte scene, cosa che va scomparendo man mano che gli assalti della donna si fanno più violenti. L'ambientazione creata è molto bella e dà una visione veramente esoterica delle campagne russe, creando alcune similitudini con l'estremo oriente. La regia riesce a dare il giusto tono alle scene e, grazie effetti speciali artigianali veramente ben fatti per l'epoca, crea delle scene molto belle. Il montaggio riesce ad essere incisivo, lasciando nel complesso un'impronta indubbiamente positiva.

Ip Man (2008) di Wilson Yip


Trailer del film


Bell'opera che romanza la vita di Ip Man attraverso una narrazione ben strutturata e combattimenti incredibili. La storia segue alcuni anni della vita del maestro, approfondendo la sua filosofia di vita e la sua personalità. La narrazione permette anche di portare avanti una buona critica all'occupazione giapponese della Cina, mostrando come l'oppressione possa venire indebolita dalla presa coscienza della popolazione della propria forza. Uno degli aspetti più riusciti sono indubbiamente i combattimenti, coreografati in maniera ottima e girati con una cura e una chiarezza invidiabili. L'eleganza dei movimenti dei combattenti li porta quasi a danzare, creando scene molto belle. Anche l'ambientazione è caratterizzata benissimo e non risparmia bellissime inquadrature e momenti molto forti. Molti personaggi sono ben fatti, essendo ben approfonditi, anche se alcuni sono un po' squadrati. Buon inserimento di momenti lievemente ironici che allentano la tensione.

lunedì 19 giugno 2017

Le streghe di Salem (2012) di Rob Zombie


Trailer del film


Un grande horror, narrato benissimo e che ha nella cura visiva il suo fiore all'occhiello. Fin dall'inizio risulta palpabile il male che si aggira nella cittadina di Salem e il magnifico crescendo che porta all'incredibile finale permette di regalare emozioni uniche. Per tutto il film è presente un certo senso di disagio e sono numerose le scene disturbanti che vanno a caratterizzare meglio la narrazione. Ciò che rende il tutto veramente intrigante è la cura visiva che valorizza ogni istante della storia. Sono infatti numerose le scene visivamente stimolanti e che restano impresse per giorni dopo la visione. Molto interessante è l'utilizzo che viene fatto della musica, portatrice di messaggi che valicano i confini del tempo e dello spazio. L'eccellente colonna sonora è inserita divinamente e permette di creare situazioni molto interessanti. Anche i personaggi, seppur nella loro semplicità, creano nel complesso un microcosmo riuscito.

Pronti a morire (1995) di Sam Raimi


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Western interessante di Raimi, che riesce a portare avanti una storia godibile e ben fatta. La pellicola porta agli estremi tutte le caratteristiche dei western classici, con dei personaggi sopra le righe che ricordano quelli del passato, fino ad arrivare a situazioni e ambientazioni che destrutturano il genere. Tutta la storia si svolge in un'ambientazione molto piccola, con riprese molto ravvicinate, eliminando completamente i piani lunghissimi che caratterizzano il genere. La narrazione è sviluppata bene, nella sua semplicità, e, anche se un po' ripetitiva, risulta ben strutturata e molto godibile. I personaggi sono dei disperati e non c'è epicità nelle loro azioni. Grande cast che regala alcune interessanti interpretazioni. La regia ha un taglio molto dinamico e utilizza sapientemente numerosi zoom, che creano una discreta tensione durante le sparatorie. Anche le ambientazioni sono ben fatte e tutta la pellicola denota una discreta cura tecnica.

giovedì 15 giugno 2017

Platoon (1986) di Oliver Stone


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Oliver Stone riesce a dare una visione molto interessante del conflitto in Vietnam, mostrandolo per come è e mettendone alla berlina l'insensatezza e la brutalità. La trama è costruita benissimo, grazie all'ottima scelta di avere un protagonista dai forti ideali, che vanno pian piano a perdersi passando sempre più tempo in mezzo al conflitto. La brutalità della guerra viene mostrata senza filtri e l'imbarbarimento dell'uomo è stato reso benissimo. Le scene di conflitto sono realizzate molto bene, con alcuni momenti eccezionali. Il ritmo è molto buono e riesce a far scorrere la pellicola senza intoppi fino al finale. I rapporti fra i commilitoni sono ben strutturati e riescono ad appassionare. La regia è tecnicamente ben fatta e, insieme ad una fotografia ispirata, vengono realizzati momenti veramente belli. Anche le musiche sono ottime e i comprimari non sono mai sciatti o tirati via.

La classe operaia va in paradiso (1971) di Elio Petri


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Grande opera di Petri che porta avanti una forte critica alla società e allo sfruttamento operaio. Le critiche portate avanti sono palesi, ma molto efficaci, essendo portate avanti con eleganza ed intelligenza. Nessuno viene risparmiato e vengono presi di mira i moti studenteschi, mostrati inconcludenti e troppo idealisti, e i sindacati, mostrati collusi con gli spietati padroni. In mezzo a questo marasma ci sono gli operai, vere vittime del sistema e trattai alla stregua di bestie. La narrazione riesce a far provare empatia verso di loro, soprattutto grazie ad un ottimo protagonista interpretato magistralmente. Il ritmo è ottimo e una regia di altissimo livello crea scene bellissime che accompagnano fino al triste, ma riuscitissimo finale. Il comparto tecnico riesce a suscitare molte emozioni e provoca empatia verso i poveri operai. Colonna sonora ottima.

martedì 6 giugno 2017

Il presagio (1976) di Richard Donner


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Un classico intramontabile, che ha dalla sua delle ottime atmosfere e una trama molto accattivante. La narrazione fa crescere gradualmente la tensione e il senso di pericolo, trasportando lo spettatore nella spirale di terrore vissuta dal protagonista. La pellicola crea delle atmosfere veramente efficaci e disturbanti. Alcune scene hanno una forza visiva molto interessante e restano impresse. La storia è ben narrata e, anche se svela un po' presto le sue carte, ha un incedere ben strutturato, fino al gran finale. Molto intelligente l'uso che viene fatto delle fotografie dei personaggi. La regia dà un taglio molto particolare alla pellicola, con angolazioni che danno carattere alle inquadrature. Il comparto tecnico lavora in sincronia per rendere efficace ogni sequenza presentata, creando così un racconto che resta impresso. Anche i personaggi sono ben fatti, grazie a buone interpretazioni, con una menzione speciale all'inquietantissimo bambino.

Amore e guerra (1975) di Woody Allen


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Magnifica opera dall'umorismo irresistibile, che fa ridere facendo riflettere. La trama viene narrata in maniera veramente coinvolgente e riesce a divertire dall'inizio alla fine. Allen dimostra delle grandi doti tecniche e si difende benissimo anche nella recitazione, dato che riesce a dare vita ad un protagonista eccellente. Anche il resto dei personaggi sono irresistibili e sempre funzionali allo sviluppo delle battute. Molto interessante l'analisi della vita proposta da Allen, veramente legata all'amore e alla casualità. Visivamente sono presenti scene fantastiche, come quella della battaglia. La comicità è sempre ad alti livelli e raramente si è visto un susseguirsi così serrato di battute di qualità. Tecnicamente l'opera è ottima, avendo anche una messa in scena di qualità e una colonna sonora veramente curata. Allen riesce a riflettere su temi molto importanti con leggerezza, ma con indubbia intelligenza.