Trailer del film |
Buona pellicola che pone sotto i riflettori un personaggio problematico, che permette di portare avanti una critica interessante, anche se non particolarmente efficace. Il protagonista ha subito dei traumi in guerra e tenta di rifarsi una vita fra mille difficoltà come bodyguard. La sua evoluzione non è eccezionale, ma è strutturata abbastanza bene. La nascita del legame fra lui e la moglie del suo datore di lavoro si sviluppa in maniera un po' repentina, pur avendo alcuni momenti interessanti. Il ritmo non è sempre ben dosato, con alcuni momenti eccessivamente lenti, ma con alcune scene d'azione ben fatte. La tensione c'è, ma secondo me non vengono ben sfruttate le turbe del protagonista, che si limita ad avere un comportamento un po' alienato, senza cadere mai nella follia vera e propria. Finale buono, anche se un po' tirato via. La regia non regala grandi sequenze, anche se crea una buona atmosfera, oppressiva e cupa. Purtroppo il comparto tecnico non riesce a valorizzare la trama, ma nel complesso resta comunque un buon lavoro. Comprimari caratterizzati in maniera un po' superficiale.
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