domenica 9 settembre 2018

La settima musa (2017) di Jaume Balagueró


Trailer del film


Un fantasy molto dark di Balaguerò, che ha dei momenti veramente riusciti, anche se nel complesso lascia un po' insoddisfatti. La storia ha un andamento molto lineare, nel quale sono ben inseriti dei buoni colpi di scena anche se non tutti imprevedibili. L'incedere della narrazione ha il grande pregio di creare una buona atmosfera in un'ambientazione veramente convincente. Invece, a mio avviso, le muse potevano essere meglio sfruttate, dato che risultano troppo altalenanti come minaccia ai protagonisti. Ad ogni modo la storia scorre bene e l'interesse viene ben mantenuto, pur non raggiungendo mai vette altissime. Il ritmo è buono, anche grazie ad una durata che risulta adeguata al tipo di pellicola. Purtroppo, nonostante uno sviluppo buono, dalle tinte gotiche e interessanti, il finale non convince pienamente perché un po' troppo semplicistico, con le muse fin troppo impotenti di fronte al pericolo che le minaccia. C'è comunque da dire che la preparazione al climax finale è carica di pathos e regala delle belle inquadrature. Chi si aspetta un horror che colpisca allo stomaco rimarrà deluso, dato che la pellicola punta quasi esclusivamente sulla creazione di un'atmosfera convincente e mortifera, che però viene sfruttata in parte. Buoni i personaggi, i quali presentano una caratterizzazione efficace, muse comprese. Quest'ultime hanno un ottimo background, ma nella pratica quest'aura mitica non sembra avere la giusta forza. La regia ha dalla sua delle inquadrature e delle sequenze eccellenti, così come una messa in scena curata e che omaggia i film di genere degli anni 70. Buono, ma non al top.

Oculus - Il riflesso del male (2013) di Mike Flanagan


Trailer del film


Un buon horror che ben sfrutta il genere per portare avanti un racconto interessante. La narrazione subisce un crescendo ben strutturato che coinvolge molto, anche grazie a due protagonisti ben fatti e che ben si amalgamano fra loro. L'iniziale scontro fra i loro due punti di vista è veramente ben fatto e fa venire il dubbio che la sorella sia effettivamente fuori di testa. Lo sviluppo è abbastanza classico, ma coinvolge abbastanza, andando a ben miscelare il presente con il passato dei due protagonisti. Anche lo specchio, vero antagonista nella pellicola, ha una caratterizzazione di tutto rispetto e crea un'atmosfera veramente pesante. Il modo subdolo in cui tenta di soggiogare le menti dei due ragazzi lo fa apparire veramente temibile e spietato. La perdita graduale di lucidità dei giovani viene ben trasmessa, il quale fa fatica a distinguere la realtà dall'illusione. Sul lato tecnico ci troviamo di fronte ad un buon lavoro, che non ha chissà quali guizzi, ma porta a casa un'opera convincente che poteva scadere nel ridicolo con facilità. Il resto del comparto tecnico lavora bene e dà il giusto tono all'esperimento organizzato dai protagonisti, per poi virare verso una messa in scena più sanguigna e viscerale. Non mancano alcuni cliché un po' fastidiosi, ma nel complesso la storia regge bene.

Madre! (2017) di Darren Aronofsky


Trailer del film


Una rappresentazione allegorica della bibbia che convince per la follia visionaria messa in scena, piuttosto che per l'idea di base. La narrazione parte con una calma incredibile, per poi procedere con un susseguirsi di eventi che portano ad un crescendo magnifico che si spinge fino alla follia più pura. L'arco narrativo ha un'evoluzione che spiazza e disturba lo spettatore, tanto da rendere la visione quasi insostenibile. Il parallelismo fra la vicenda narrata e i racconti biblici non è immediatamente palese, ma una volta notato, risulta immediato da cogliere. I simbolismi messi in campo non sono sempre raffinatissimi, ma nel complesso il tutto ha una messa in scena veramente convincente. L'entrata in scena dei vari personaggi stordisce volutamente lo spettatore e crea un forte legame fra lui e la protagonista. Non mancano momenti gore abbastanza spinti e, una caratterizzazione dei personaggi ben studiata, fa sì che si arrivi al finale senza grossi cali. La parte finale è molto buona e riesce a stupire, oltre a dare un senso al tutto. La regia ha ovviamente una buonissima mano e riesce ad osare senza scendere a compromessi, pur mostrando il fianco in alcuni passaggi. La messa in scena a volte è un po' semplicistica, ma nel complesso si nota una buona cura. Sicuramente un'opera coraggiosa, con dei difetti, ma con una forza incredibile. Sicuramente da vedere.

The End? L'inferno fuori (2017) di Daniele Misischia


Trailer del film


Un horror italiano fatto con criterio e con buona mano, che fa ben sperare per il futuro del genere in Italia. La trama è molto semplice e si svolge tutta in un ascensore, mentre fuori un'infezione sta decimando la popolazione di Roma. La situazione non è semplice da gestire, dato che il ritmo è sempre a rischio, ma in questo caso il tutto è stato gestito bene e non sono presenti cali degni di nota. La narrazione gestisce molto bene il tutto e vengono create numerose situazioni dalla buona varietà, arrivando anche ad un buon grado di violenza. Anche l'evoluzione del protagonista, per quanto telefonata, è buona e crea un buon interesse. Gli effetti speciali sono buoni, anche se a volte lo scarso budget si sente. Anche i personaggi inseriti sono ben strutturati e permettono al protagonista di confrontarsi con numerose figure che favoriscono la sua crescita. Anche il finale è buono, probabilmente un po' troppo idilliaco, ma calza bene con la storia raccontata. La regia, quindi, fa un buon lavoro e riesce a portare a casa il risultato, creando una buona atmosfera e ben sfruttando l'angusta ambientazione, come avviene ad esempio con la scena dei walkie talkie. La messa in scena non è perfetta, ma svolge bene il suo scopo. Anche le musiche non sono male. In definitiva, una pellicola buona, non eccezionale, ma fatta con vera passione e che fa bene al cinema italiano.

Yoga Hosers - Guerriere per sbaglio (2016) di Kevin Smith


Trailer del film


Un Kevin Smith che non si prende sul serio, ma riesce a costruire una storia folle e molto divertente. La trama segue le vicende di due ragazze canadesi, apparse anche nel precedente film del regista, Tusk. La storia segue la loro vita da adolescenti, portando avanti uno sviluppo che vira sempre più verso il nonsense e il folle. Questo stranisce lo spettatore e riesce a dare alla narrazione un taglio molto divertente. Il tutto viene gestito con molta leggerezza, permettendo di gestire al meglio tutte le trovate nonsense messe in scena. La trama ha delle buone idee, talmente folli da risultare credibili nel contesto presentato. Alla fine si tratta di una narrazione molto fine a se stessa e senza grossi spunti, ma fa senza dubbio il proprio dovere. Anche la messa in scena favorisce questa atmosfera rilassata e divertente. Alcune scene sono veramente interessanti e risulta ben visibile lo stile di Smith. Gli effetti speciali sono volutamente posticci, ma nel contesto presentato sono adeguati allo scopo. I personaggi sono caricaturali e l'ironia messa in scena tramite le loro battute è ben sfruttata. Nel complesso, quindi, un buon film, senza pretese che riesce ad intrattenere abbastanza bene e far divertire senza impegno.