sabato 17 gennaio 2015

Radiazioni BX: distruzione uomo (1957) di Jack Arnold


Trailer del film


Bellissimo film di fantascienza che vanta una storia molto bella e una messa in scena incredibile. La storia è semplice: un uomo sta vivendo un'esistenza normale fino a quando in barca entrerà in uno strano banco di nebbia, che gli farà contrarre una strana malattia. Ogni giorno lo sventurato diventa più piccolo di dimensioni e non sembra esserci una cura. La storia è tratta da un libro di Richard Matheson, che già di per sé aveva una narrazione di qualità, quindi riproporre tale storia su pellicola ha fornito un buon punto di partenza.
Scott è in pericolo
La narrazione è strutturata molto bene, pur modificando un po' la linea narrativa tracciata dal romanzo, mantenendo tutta la forza presente nel racconto e costruendo alcune scene veramente eccezionali. Una delle cose che fa più impressione è la cura con cui sono stati ricreate le ambientazioni per far recitare il protagonista una volta arrivato a misurare solo qualche centimetro di altezza. Tutti i luoghi e le interazioni presenti durante queste scene sono realizzati ottimamente e per l'epoca sembrano incredibili. Dietro è visibile un lavoro certosino sia da parte della regia, che del comparto tecnico più in generale, dato che c'è anche un ottimo uso delle prospettive. Nel film viene messa in luce la paura dell'uomo di scomparire nel nulla, cosa che sta capitando al protagonista.
Louise e Scott discutono della propria situazione
Il suo è come se fosse un cammino verso una sentenza di morte già scritta, e sentirsi via via ogni giorno sempre più inadeguato alla vita di sempre lo fa cadere nello sconforto. I suoi stati d'animo sono gestiti e rappresentati bene, grazie ad una bella interpretazione di Grant Williams, sia grazie ad un buon lavoro di scrittura. Lo spettatore, immedesimandosi nell'uomo, sarà portato a provare tensione ed interesse per la sua sorte, garantendo al film l'attenzione dall'inizio alla fine del racconto.
Scott contro il ragno in cantina
Alcune delle sequenze più di pregio sono senza dubbio gli scontri con il gatto e con il ragno, i quali sono veramente carichi di tensione ed hanno delle tinte vagamente horror che, nel complesso, li fanno rimanere impressi. Unica nota stonata è il fatto che il ragno nel libro veniva approfondito maggiormente e si sentiva molto di più la minaccia incombente, rispetto al film. Il ritmo è perfetto e tutto scorre via veramente bene, fino al bel finale dove viene ottenuta una nuova consapevolezza sulla sua condizione e si prepara a far parte di un nuovo mondo. Oltre a tutto quello già scritto c'è da aggiungere che i due coniugi sono amalgamati molto bene e la voce narrante viene gestita con cura, senza farla diventare opprimente, ma sfruttandola nel modo adeguato.
Un tentativo disperato di recuperare del cibo
La colonna sonora rimane su toni classici, ma devo ammettere che mi ha convinto. Non è da sottovalutare nemmeno il fascino che trasmette uno stile così retrò (essendo degli anni'50), il quale è un aspetto che io apprezzo molto. Ciò che resta è quindi un film di fantascienza di alta qualità, che vanta una tecnica incredibile per l'epoca, una narrazione scorrevole che accompagna lo spettatore lungo una vicenda veramente accattivante, giocando così al meglio le carte disponibili e creando un'opera indimenticabile e che farà la gioia non solo degli appassionati.

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