martedì 1 settembre 2015

Innerspace - Salto nel buio (1987) di Joe Dante


Trailer del film


Interessante rivisitazione del classico "Un viaggio allucinante" da parte di Joe Dante, che dimostra anche stavolta la sua bravura. La storia racconta di un esperimento che non va come dovrebbe. Infatti il pilota Tuck doveva essere rimpicciolito ed iniettato nel corpo di un coniglio per studiarne l'anatomia. Purtroppo l'arrivo di alcuni malintenzionati fa finire il povero pilota dentro il corpo di Jack, un uomo qualunque, invischiato per caso nella vicenda.
Jack mentre cambia faccia

I due quindi si troveranno a collaborare per far tornare Tuck a grandezza naturale evitando che la tecnologia di rimpicciolimento finisca nelle mani sbagliate. La storia è strutturata veramente bene e riesce ad intrattenere dall'inizio alla fine. Nella pellicola riesce ad avere anche una buona dose di ironia che alleggerisce il racconto e lo rende molto più godibile. Uno degli aspetti più interessanti è il modo con cui sono stati gestiti i personaggi: infatti i due protagonisti, oltre ad essere ben amalgamati, hanno delle caratteristiche che stridono con i ruoli che sembrano ricoprire. Tuck sembra il classico eroe senza macchia e senza paura, mentre Jack sembrerebbe ricoprire la parte dello sfigato che si ritrova in una situazione anomala. Invece il primo dimostra molte insicurezze e lati più discutibili, mentre il secondo si scopre via via adatto a quella vita e sempre in grado di risolvere la situazione, facendolo così sembrare il vero eroe del film. Anche gli effetti speciali sono fantastici e risultano ancora oggi ottimi e visivamente molto belli.
Un killer al soldo dei cattivi
Tali scene risultano essere una componente ottima per la buona riuscita del film, essendo utilissime per lo sviluppo della trama. Non mancheranno anche momenti dalle tinte più forti, come la digestione di una persona dentro l'intestino di Jack o altri momenti veramente ispirati, come la possibilità di modificare la faccia di quest'ultimo attraverso dei componenti della navicella di Tuck. Anche la storia d'amore del pilota con Lydia, non è banale e ha degli sviluppi interessanti, dato che anche Jack interagirà con la coppia.
Jack balla in camera
La regia è molto buona, dato che riesce a mantenere un ottimo ritmo e ad intrecciare una storia ben strutturata mantenendo uno stile vivace e divertente. Il tutto senza scadere nel banale e con una buona cura nei dettagli. La fotografia è molto buona, e alcune scene sono visivamente molto belle, soprattutto quando l'azione si sposta dentro il corpo di Jack. Anche il montaggio è curato e aiuta molto nella creazione di momenti più ironici e divertenti. Nel complesso il comparto tecnico riesce a mantenere una buona qualità e a valorizzare una storia sulla carta interessate. Quest'ultima infatti ben si presta alla creazione di situazioni affascinanti e risulta ben scritta. Anche i personaggi, pur non mancando alcuni caratteri fin troppo macchiettistici, riescono ad avere un buono spessore. I protagonisti, come già scritto, hanno dei caratteri sfaccettati con delle caratteristiche che emergono via via lungo l'evolversi della trama.
La nave di Tuck all'interno del corpo di Jack
Questo permette alla storia di essere molto più godibile e le impedisce di scadere dal punto di vista qualitativo. Joe Dante, anche stavolta riesce a creare un'opera veramente buona, con molte belle idee e con una verve e un ritmo invidiabili, permettendo così allo spettatore di godersi una bella storia di fantascienza, senza puntare sulla spettacolarità, ma sulla creazione di un buon intreccio e sui dei personaggi irresistibili, insieme ad un comparto tecnico che fa degli ottimi effetti speciali il suo fiore all'occhiello.

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