domenica 31 maggio 2015

Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) di Robert Aldrich


Trailer del film



Meravigliosa opera che mette in scena il rapporto malato fra due sorelle che restano schiacciate dal mondo dello spettacolo. La storia segue le vicende di due sorelle, Jane e Blanche, entrambe con una carriera alle spalle nel mondo dello show business. Infatti la prima è stata una bambina prodigio di buon successo che è successivamente decaduta durante l'età adulta, mentre la seconda è sbocciata più tardi e ha avuto una carriera molto più solida ottenuta durante un'età più matura.
Jane con un espressione poco rassicurante
Fra le due i rapporti non saranno facili fin dalla più giovane età e il tutto di aggraverà nel momento in cui Jane andrà in decadenza e Blanche avrà sempre più successo. Un giorno Blanche verrà coinvolta in un incidente d'auto e rimarrà paralizzata. Le due si troveranno, quindi, a dover convivere. La storia si sviluppa da questo punto in poi, analizzando benissimo il rapporto fra le due donne. La situazione familiare andrà man mano aggravandosi, con Jane che inizia a torturare psicologicamente la sorella, portando avanti una tremenda vendetta nei suoi confronti, ritenendola colpevole del suo insuccesso. La follia della donna viene resa in maniera ottima e riesce in questo modo ad essere sfruttata per creare scene di tensione veramente ben fatte. La prigionia di Blanche riesce a coinvolgere molto e farà stare lo spettatore incollato allo schermo per sapere fin dove si spingeranno le vessazione della sorella. Jane non viene per fortuna mostrata come una folle senza alcuno spessore, ma denota dei disturbi psichici che le donano anche un lato patetico che non la fa identificare come crudele, ma semplicemente come una donna bisognosa di cure. La trama si sviluppa molto bene e segue un andamento logico ed interessante che sviscera gradualmente la psiche delle due sorelle, creando un quadro decadente del loro rapporto e di come la loro vita sia stata condizionata negativamente dal mondo dello spettacolo.
Jane vuole trascinare la sorella fuori casa
Quest'ultimo viene infatti mostrato come una delle cause, insieme all'errata educazione dei genitori, degli squilibri psicologici di Jane. Catapultare una giovane bambina nello spettacolo, senza farle capire la realtà in cui vive è risultato in questo caso disastroso per la sua crescita. Il modo con cui viene sviluppato l'aggravarsi della situazione in casa è stato strutturato benissimo, con un crescendo che permette di mantenere sempre vivo l'interesse. Anche i colpi di scena soprattutto verso il finale, riescono ad essere piazzati molto bene e vanno in alcuni casi a ribaltare la posizione presa dallo spettatore nei confronti delle protagoniste. La regia è eccellente con sequenze girate sempre con gusto e con un ottimo uso degli interpreti.
Blanche, la sorella paralitica
Il modo con cui viene presentata la vicenda è perfetto e non mancano alcune scene che restano fortemente impresse, come quando Jane canta davanti allo specchio e poi grida una volta che vede la sua immagine riflessa e si rende conto di essere anziana. Anche le altre sequenze musicali trasmettono molto bene la decadenza e l'inutilità dei tentativi di Jane di tornare ai fasti di un tempo. La fotografia è molto curata e regala alcune inquadrature strutturate molto bene. Nel complesso tutto il comparto tecnico denota un'ottima cura ed infatti la pellicola riesce a stupire per la qualità espressa nelle varie scene e per la creazione della tensione. La colonna sonora è molto buona e sfrutta molto bene la canzone cantata da Jane durante la sua giovinezza, aiutando a dare un tono oscuro ad alcune scene. Dal punto di vista narrativo, la trama parte da una buona idea, la quale è stata sfruttata bene, in un racconto non banale e dal forte impatto emotivo. Le due protagoniste regalano delle prove attoriali eccellenti, dando una forza unica ai loro personaggi.
Le due sorelle in spiaggia
Questi denotano anche una caratterizzazione di prim'ordine che permette di renderli vitali e molto interessanti, non essendo ingabbiati in stereotipi che potevano sminuire la qualità della storia. Nel procedere nel racconto i loro caratteri sono ben approfonditi e vediamo come appaiano molte sfaccettature che modificano l'idea che lo spettatore potrebbe essersi fatto inizialmente. Jane risulta la più complessa e rimane un personaggio indimenticabile. Questa è un'opera meravigliosa nella quale, sfruttando un comparto tecnico di alta qualità, viene messa in scena una storia molto cruda e crudele, che analizza molto bene la psiche dei personaggi e il contesto che li ha portati a raggiungere quella situazione. I tempi sono perfetti e, insieme ad una storia veramente ben congegnata, viene composta una vicenda caratterizzata da soprusi e torture, nella quale si scontrano due figure distrutte da una vita crudele che le ha danneggiate sia nel fisico che nella mente.

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