lunedì 18 maggio 2015

La ballata di Cable Hogue (1970) di Sam Peckinpah


Trailer del film



Grande western che riesce a raccontare una storia umana di una persona ormai inadatta alla sua epoca. La pellicola vede come protagonista Cable Hogue, un uomo normale che vive ai margini della società un'esistenza pacifica. Un giorno verrà derubato da due suoi compari e verrà lasciato solo a morire nel deserto. Fortunatamente per lui non è ancora giunta l'ora della dipartita e troverà una sorgente d'acqua in un appezzamento di terra completamente brullo. Da lì in poi la sua storia si svilupperà seguendo la costruzione di un'attività commerciale in attesa di potersi vendicare dei due che lo hanno derubato.
Cable Hogue
La trama è veramente ben fatta, con le giuste svolte e un incedere che rende la vicenda assolutamente appassionante. Cable si troverà ad avere a che fare con molte figure che condizioneranno molto la sua vita e che lo aiuteranno nella sua attività. Nonostante la trama non sfrutti praticamente mai scene di azione, il tutto risulta molto piacevole e scorrevole. Ciò che resta più in primo piano nella vicenda è il percorso di Cable nel costruirsi un futuro e la storia d'amore fra lui e Hildy, una prostituta del paese vicino. La loro relazione è gestita molto bene ed è mostrata in maniera molto dolce, con uno sviluppo strutturato molto bene e che non scade mai nei cliché tipici delle love story. Il film, attraverso la storia di Cable Hogue, riesce a portare avanti una riflessione sul tramonto dell'epoca western e di come l'uomo sia costretto a stare sempre al passo con i tempi per evitare di venire schiacciato dall'incedere del progresso. Cable è infatti un uomo che non ama stare in società, ma preferisce portare avanti la sua vita isolato da un mondo che non sente più suo. Durante tutta la pellicola risulta palpabile come lui non sia più parte integrante della società, rappresentando in questa maniera il tramonto dell'epoca western, che con la sua fine si porterà via anche tutti i residui societari che non si sono adattati al cambiamento.
Cable e Hildy durante la convivenza
In questo aspetto è messo anche in luce la crudeltà di tale processo, che senza alcun riguardo elimina tutti gli elementi al di fuori del sistema. Il contesto in cui si muovono i personaggi è veramente selvaggio, nel quale ancora esiste la legge del più forte, cosa che viene resa molto bene. Nella pellicola è presente anche una buona dose di ironia, la quale stride con la crudezza della vicenda, ma riesce a dare un tono particolare all'opera. La scelta di alleggerire alcuni momenti spoglia di ogni epica il racconto, facendo capire come il periodo delle gesta eroiche a cui eravamo abituati sono finiti. A tal proposito il personaggio che meglio incarna tale filosofia è Joshua, che risulta essere sopra le righe e molto buffo. Sono anche presenti scene colme di pathos che riescono a rimanere impresse nella mente dello spettatore. Anche i rapporti fra i personaggi sono strutturati con gusto e non risultano mai banali, ma presentano numerose sfaccettature che permettono di dare un certo spessore alle loro figure e permettono di dare ulteriore forza alla narrazione. Un altro aspetto che, a mio avviso, viene analizzato bene è come l'uomo non abbia nessun valore nel mercato, che ragiona unicamente attraverso il denaro, lasciando l'essere umano in secondo piano.
Due ex amici di Cable che stanno per subire la sua vendetta
Questo aspetto viene è visibile nel momento in cui Cable si reca in banca e nel vedersi rifiutare un prestito dice: "E io, non valgo niente?". Una frase che viene detta con tanta forza da gelare il sangue, essendo presente anche oggi una realtà analoga. La regia è ottima, con un uso sapiente delle inquadrature per portare avanti con la giusta forza la trama. Il tono viene sempre studiato con cura e spazia dall'ironia al dramma con una maestria unica. Sono numerose le sequenze che meritano una menzione, soprattutto per via delle emozioni che trasmettono con dei semplici scambi di battute con inquadrature ben studiate. La fotografia è veramente curata, con piani lunghissimi pregevoli e alcuni momenti dal forte impatto emotivo, come la scena in cui Hildy va a prendere Cable, che dormiva fuori dalla loro casa, alla luce della Luna, che la illumina in maniera molto suggestiva e dolce. Il montaggio è uno degli aspetti che colpiscono molto, essendo stato sfruttato molto bene per dare un ottimo ritmo e delle sequenze veramente interessanti, con un uso intelligente dello split screen.
Cable ferito con i suoi amici
Anche la colonna sonora, pur essendo abbastanza classica riesce a convincere e va a fare da cornice al resto del comparto tecnico. Sul lato narrativo la qualità è mantenuta ottima, dato che vengono portati avanti con la giusta forza tutti i temi trattati, senza far mai scemare l'interesse dello spettatore, ma creando sempre delle situazioni interessanti e mai banali. La qualità narrativa è resa visibile soprattutto dalla caratterizzazione dei personaggi, che hanno numerose sfaccettature e risultano avere uno spessore invidiabile. Quello che spicca di più è ovviamente Cable, che risulta avere molta bontà d'animo, ma anche un temperamento cinico che gli ha permesso di sopravvivere in quel mondo. Quindi, questa è un'opera di qualità eccellente, che racconta con molta umanità la fine dell'epoca western, attraverso le vicende di un uomo che rimane ancorato ai valori del passato e per questo motivo non riesce ad adattarsi ai mutamenti che lo circondano. Il tutto viene portato avanti con molta cura e maestria tecnica, riuscendo così a dare una forza inaspettata al racconto, che può essere trasportata in parte anche ai giorni nostri.

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