domenica 19 luglio 2015

Keyhole (2012) di Guy Maddin


Trailer del film



Un film dalle tinte horror che sfrutta in maniera veramente originale una casa infestata. La storia vede come protagonista Ulisse, un gangster che si rifugia dentro una villa con alcuni suoi scagnozzi per sfuggire alla polizia. Dentro la casa il suo unico obiettivo sarà quello di trovare la moglie Hyacinth. Per far ciò lui dovrà ripercorrere molti dei suoi ricordi familiari e ricostruire la sua vita, così da raggiungere la consorte. Nel frattempo l'uomo sarà accompagnato da una ragazza e da un ragazzo imbavagliato. La pellicola presenta la storia in maniera molto originale e riesce a creare una narrazione molto elaborata che permette allo spettatore di appassionarsi alla vicenda.
La banda di Ulisse
Risulta immediato il fatto che la casa in cui si svolge l'azione non sia normale, non solo per via dei fantasmi che vi abitano, ma anche per il modo con cui Ulisse interagisce con essa e per come viene presentata. L'edificio infatti sembra voler rappresentare la psiche dell'uomo e sembra non seguire alcuna logica sia spaziale che temporale. La trama è strutturata in maniera molto ingarbugliata ed essendo ambientata in un contesto onirico, inizialmente può spiazzare lo spettatore, ma a lungo andare tutto seguirà una logica che, pur essendo folle, mantiene una certa coerenza e permetterà di comprendere cosa sta succedendo. Il contesto creato è veramente affascinante e riesce a disturbare lo spettatore a metterlo a disagio, pur creando un buon interesse. Seguire le vicende di Ulisse permetterà di svelare pian piano i suoi trascorsi e ci introdurrà in un contesto familiare torbido e che ha avuto dei risvolti tragici.
La moglie di Ulisse
Le influenze Lynchiane sono palesi e, pur non raggiungendo le vette del maestro, riesce a proporre qualcosa di valido. A volte c'è da ammettere che la struttura scelta stanca un po' per via della ripetitività intrinseca della struttura narrativa, ma questa scelta risulta intelligente nella caratterizzazione del contesto che fa della ciclicità una delle sue caratteristiche peculiari. La casa risulta essa stessa un personaggio, essendo così vitale e ben caratterizzata. L'atmosfera creata è molto curata, anche se in alcuni momenti scade un po' soprattutto nelle interazioni di Ulisse con il resto della banda. La spirale folle nella quale si trovano i personaggi non presenta via di scampo e permette di portare avanti una visione della vita nella quale il passato non abbandona mai nessuno se non viene affrontato. Infine l'introduzione dei fantasmi nella casa non risulta affatto forzata ed è abbastanza interessante, anche se non risulta mai abbastanza chiara la loro utilità, se non nel dimostrare che la casa è infestata dai vecchi inquilini. La regia è veramente ispirata e riesce a portare avanti una trama complessa da rendere in maniera chiara. Il tono adottato è quasi sempre adeguato alla narrazione e riesce a dare un senso di disagio allo spettatore, rendendo questo film nel complesso un bell'horror. La pellicola si mantiene sempre in una dimensione surreale che incuriosisce molto e il ritmo è mantenuto quasi sempre basso, con poche accelerazioni, creando così un'atmosfera particolare.
Ulisse porta in casa un giovane ragazza che stava per annegare
La fotografia propone un bianco e nero ben fatto anche se un po' patinato, il quale sembra una scelta quasi obbligata per portare avanti questo tipo di film. Le inquadrature sono ben fatte e dimostrano una buona cura nella creazione di ambientazioni e scene visivamente accattivanti. Alcuni momenti invece sono di stampo più classico e dai toni retrò, che però non convincono pienamente, anche se ben si amalgamano al resto delle scene. L'illuminazione è un punto di forza del film per via di un uso delle luci irrealistico ma che aiuta nel creare l'atmosfera. Il montaggio è ben fatto e permette di mantenere una linea narrativa nel complesso comprensibile e un ritmo posato, ma mai noioso.
Hyacinth sul letto
Alcune sequenze dimostrano inoltre una buona tecnica, come quella della sedia elettrica. La colonna sonora risulta funzionale alla trama e accompagna degnamente la vicenda in tutta la sua durata. I personaggi hanno una caratterizzazione ben fatta, non sempre approfondita, ma adeguata alla loro funzione nella storia. Alcuni di essi infatti sono poco più di macchiette, mentre altri, come Ulisse o suo figlio Manners, dimostrano via via sempre più sfaccettature, che aiuteranno a formare un quadro familiare complesso ed intrigante. Quindi questo è un horror che ha alle spalle delle buone idee ben sfruttate, che catapulteranno lo spettatore in una realtà fuori da ogni logica ma che riesce a raccontare una storia ben strutturata che rimane impressa e che riesce a disturbare abbastanza. Non un capolavoro, ma una pellicola originale che lascia piacevolmente stupiti.

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