domenica 23 febbraio 2014

Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore (2012) di Wes Anderson


Trailer del film



Bella storia d'amore fra due bambini che organizzano la loro fuga per sfuggire da realtà disagiate. Nel film vede luogo la storia di Sam, abile boy scout orfano, e Suzy, giovane ragazza che non ha alcun rapporto con la sua famiglia pur vivendoci, che decideranno di fuggire dalle proprie situazioni per trovare insieme un nuovo posto in cui vivere. Ovviamente sulle loro tracce si metteranno le autorità (polizia e servizi sociali), la famiglia di lei e i membri dei boy scout. Durante questa fuga i due cresceranno scontrandosi con le difficoltà della vita e l'infrangersi dei sogni, oltre a capire di più l'uno dell'altro. Una cosa interessantissima è ben fatta della pellicola è il tono favolistico che viene mantenuto per tutto il film, senza mai eccedere. Tutto l'universo raccontato viene rapportato al mondo dei bambini, quindi avremo dei boy scout che sembrano giovanissimi militari e una serie di vicende che ricordano situazioni presenti in film di guerra e western. Alcune scene emblematiche in questo senso sono ad esempio tutta la parte della fuga con il primo scontro fra i due fuggitivi e i boy scout, che ha delle dinamiche molto violente per avere come protagonisti dei bambini. La storia d'amore fra i due è raccontata molto bene ed è vista più come una comunione di anime che di corpi. Infatti i contatti fisici sono ancora molto impacciati e così privi di malizia da risultare quasi forzati. Fra di loro c'è qualcosa che va oltre il contatto fisico ed è forse più forte e duraturo. Gli sviluppi della storia non sono innovativi, ma risulta molto valida la veste con cui sono proposti. Molto interessante è il modo con cui vengono presentati i boy scout, cioè come dei giovani a cui è stata data un'impostazione militare e riescono, in un primo momento dove vedono nel fuggitivo una preda, ad assumere solo un atteggiamento violento guidato da un giudizio dato senza pensare. Anche il parallelismo che si crea fra Sam, che è orfano, e Suzy, priva di rapporti affettivi, è ben fatto e mostra come non basti avere legami di sangue per essere parte di una famiglia. Tutta la storia si muove in un'atmosfera surreale e non è di certo il realismo a farla da padrone, che viene in parte sacrificato per creare un microcosmo vitale e molto interessante, oltre a permettere di creare atmosfere veramente riuscite. La regia è ben fatta e risulta molto più statica e calcolata di quanto mostrino le immagini, con i movimenti e gli stacchi abbastanza secchi che danno un effetto molto interessante. Vengono effettuate molte riprese dal lato dei protagonisti che si muovono lateralmente, questo in alcune scene non dà un effetto riuscitissimo, mentre in altre è di ottimo impatto. Nel complesso riesce a mantenere il tono adeguato e dà un buon ritmo, che cala un po' troppo solo nella parte centrale, anche se per una lunghezza limitata. Vengono anche ricercate soluzioni visive molto interessanti, come ad esempio le riprese dentro la casa di lei ad inizio film che riescono ad avere un buon impatto visivo. Un elemento veramente riuscito è la fotografia che è uno dei principali artefici dell'atmosfera del film, dato che usa dei colori molto accesi e delle ambientazioni particolari, composte molto bene. Negli esterni vengano sfruttati molto bene gli attori per comporre delle inquadrature visivamente interessanti, invece di puntare unicamente sull'ambiente in cui si muovono. La colonna sonora è buona, ma non eccezionale, dato che alla lunga stanca un po'. Il comparto tecnico nel complesso soffre un po' il fatto di dare l'impressione che sia stato tutto molto studiato, facendo percepire a volte una certa freddezza in alcune inquadrature, pur essendo belle da vedere. Gli attori danno delle belle prove, anche se i loro personaggi non sono molto approfonditi, eccezion fatta per i due protagonisti, che presentano dei caratteri ben definiti. Gli altri, non tutti, sono rappresentati in maniera un po' macchiettistica, ma funzionale alla trama e riescono anch'essi ad avere un'identità riconoscibile. Nel complesso questo è un bel film, non esente da difetti, ma ha il grande pregio di calare bene nella vicenda lo spettatore, mostrando come la maturità non sia data dall'età, ed invita a non rassegnarsi allo status quo, invitando a combattere per la propria felicità. Se a ciò aggiungiamo una messa in scena originale ed interessante, viene fuori un'opera con una sua identità e uno stile che non vengono mai traditi, ma portati avanti con convinzione e con qualità.

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