domenica 2 febbraio 2014

Rusty il selvaggio (1983) di Francis Ford Coppola


Trailer del film


Bellissimo film che descrive una generazione di giovani abbandonata dagli adulti, considerata senza speranza, e che per questo non riesce a diventare adulta e ad inserirsi nella società. La storia è quella di Rusty, giovane capobanda che passa il tempo in giro con gli amici e facendo a botte. Lui vive avendo come punto di riferimento il fratello, "Quello della moto", che è rimasto nell'immaginario collettivo della cittadina, come un grande capobanda. Un giorno quest'ultimo torna in città, dopo un po' di anni e cercherà di far capire a Rusty come andare avanti con la sua vita. Il film scorre benissimo, intessendo una trama molto introspettiva e componendo una realtà sociale degradata, in cui i genitori delle famiglie più povere sono assenti e i giovani non sono aiutati dallo stato, che li perseguita e tenta di eliminarli dalla società. La pellicola mantiene un ritmo molto pacato e mostra lo stato confusionale di Rusty, che si rifiuta di accettare che il fratello abbia abbandonato la vita che faceva in precedenza. I protagonisti sono degli alienati, per via di una società buonista che è pronta solo a giudicare e mai ad aiutare. Viene posta anche l'attenzione sullo scorrere del tempo, dato che Rusty sembra non accorgersi come la vita gli stia sfuggendo di mano e ciò sembra rappresentato da alcune scene dove le nuvole scorrono molto velocemente, mentre loro si muovono a velocità normale. SPOILER Molto bello è il finale, dove "Quello della moto" capisce di non poter più rientrare nella società e decide di sacrificarsi per il bene del fratello, che capirà di dover crescere ed emanciparsi FINE SPOILER. Il lato tecnico è eccezionale, con una regia che orchestra magistralmente sia i combattimenti (fatti benissimo), sia le parti più lente (la maggior parte del film). Inoltre c'è un uso ottimo delle ombre, sfruttate per scene in cui non appaiono direttamente i personaggi, che ricorda i film anni 40. La fotografia è eccezionale, con un bianco e nero splendido, giustificato dal fatto che il fratello di Rusty non riesce a vedere i colori. Anche le ambientazioni sono ottime e descrivono benissimo l'ambiente urbano in cui si svolge la vicenda. La colonna sonora risulta essere martellante e sfrutta spesso suoni urbani per dare un senso di straniamento. Gli attori danno prove ottime, con Mickey Rourke e Dennis Hopper una spanna sopra a tutti. Nel complesso i personaggi sono caratterizzati molto bene e risultano avere una profondità maggiore di quanto possa sembrare a prima vista. Insomma, siamo di fronte ad un film bellissimo che, potendo vantare un livello tecnico eccellente, mette in scena una realtà degradata dove i giovani meno abbienti (alienati), al contrario di quelli benestanti, non riescono a vedere un futuro adatto a loro, vivendo in una società che preferirebbe eliminarli piuttosto che tenderli una mano, tutelando solo quelli senza problemi economici.

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