sabato 8 febbraio 2014

Stoker (2013) di Park Chan-wook

Trailer del film



Fantastico thriller che inscena sapientemente un intrigo familiare, indagando nel contempo l'evoluzione morale e caratteriale della giovane protagonista. La storia racconta della famiglia Stoker, nella quale avviene la morte del padre per via di un incidente automobilistico. Questo evento sconvolge India, la figlia, e Evelyn, la madre, che non sono mai riuscite ad instaurare un vero rapporto fra loro, cosa che invece accadeva col padre in vita. Successivamente apparirà Charlie, fratello del defunto, che porterà scompiglio in famiglia e mostrerà un forte interesse per le due donne. Verrà scoperchiata una realtà torbida e fatta di falsità, di odio e malvagità. Il film è orchestrato benissimo e riesce a mantenere un livello di tensione molto elevato per tutta la sua durata, senza cali, con un picco sullo splendido finale. La pellicola è caratterizzata da personalità marce che non hanno più speranza di recupero. Viene anche fatta un'analisi perfetta della psiche di India, che viene caratterizzata come una ragazza deviata, amante della violenza, che era stata tenuta a bada dal padre portandola a caccia. L'arrivo dello zio fa emergere la sua vera natura e lei, in un primo tempo, combatte contro questa, ma poi capisce che è quello che vuole e si lascia andare sempre di più. Lei è talmente eccitata e attratta dalla malvagità, da coprire e non denunciare dei delitti, ma anzi si troverà ad avere una certa sintonia con il colpevole. I rapporti umani nel nucleo familiare sono anomali e malsani, dando un senso di disturbo, perché è facilmente visibile come ci sia qualcosa che non va. L'idea di inserire nella vicenda degli omicidi è stata un'idea molto azzeccata, dato che danno molto più pathos e interesse alla vicenda. Il comparto tecnico è sublime, con una regia fantastica che dà un tono ottimo alla vicenda, oltre a mostrare una tecnica eccezionale, portando avanti la storia senza cali di qualità. I tempi sono dilatati e ristretti con maestria, con una forte dilatazione sul finale che fa stare col fiato sospeso. Ogni inquadratura, anche grazie ad un'eccellente fotografia, è studiata e curata alla perfezione, donando ad ogni immagine una potenza visiva veramente rara. La regia resta glaciale e non permette mai che ci sia un momento conciliante dove potersi rilassare. Le sequenze degli omicidi sono girate benissimo e nel complesso anche il montaggio denota una cura non comune. Gli interpreti sono in forma e, i tre personaggi principali, danno vita a delle figure sfaccettate e, a loro modo, terribili. Il lavoro di scrittura è fatto molto bene e i rapporti sono descritti in maniera non banale e funzionale alla vicenda, che ha uno sviluppo molto interessante e non conciliante. Questa è un'opera bellissima e meticolosa, che racconta una storia che interessa e mostra delle personalità marce internamente, ma che tentano comunque di mantenere dei rapporti di facciata, pur facendo alla fine emergere la vera natura nascosta dietro di essi. Tutto ciò è realizzato con una tecnica quasi perfetta e ciò moltiplica l'impatto emotivo scatenato nello spettatore che si troverà rapito dagli eventi e dalle sorti dei personaggi. Semplicemente bellissimo.

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