giovedì 20 marzo 2014

Lei (2013) di Spike Jonze


Trailer del film


Bel film di fantascienza, che pur non ponendo questioni innovative, riesce ad affascinare con una buona messa in scena e una narrazione piacevole. La pellicola è ambientata pochi anni nel futuro, in cui la tecnologia è avanzata, ma in maniera credibile vedendo gli attuali sviluppi. Vengono seguite le vicende di Theodore, impiegato presso una ditta che scrive lettere su commissione, che si innamorerà dell'intelligenza artificiale installata sul suo PC. Ciò lo porterà a vivere una relazione anomala, ma presto la differenza fra i due esseri porterà difficoltà inaspettate. La trama è interessante e riesce a portare avanti una vicenda che ha vari spunti di riflessione, senza quasi nessun momento di stanca. Le svolte narrative e gli sviluppi sono ben calibrati e non vengono seguite passo passo le linee narrative già sfruttate in vicende simili, anche se alcuni momenti sono abbastanza prevedibili. Nonostante la palese critica ad una società alienata dalla tecnologia e minata nella capacità di comunicare fisicamente, ho trovato molto più interessante come viene presentata la relazione fra i due protagonisti. Viene ben mostrato come l'uomo non possa trovare la stessa pienezza e soddisfazione delle relazioni umane con surrogati costruiti a tavolino, che faranno presto emergere impossibilità per l'essere umano di potersi sottrarre alla società. Samantha, l'intelligenza artificiale, dimostra una superiorità intellettiva su Theodore, che la porta a trovare più appagante altre vie per relazionarsi. Nonostante siano presenti molte chiavi di lettura, ho trovato difficile capire la posizione assunta dal regista e quale tema sia il predominante, quasi come se avesse voluto mettere fin troppa carne al fuoco. Probabilmente necessito di un'ulteriore visione per chiarirmi le idee, dato che potrei non aver colto tutte le sfaccettature della storia. Un'altra cosa che mi ha lasciato dubbioso è la facilità con cui vengono accettate le relazioni con le A.I., senza che nessuno si ponga il problema della normalità della cosa. Questo può essere visto, però sia in un'ottica positiva che negativa, dato che può essere una leggerezza nella sceneggiatura, ma anche un'ulteriore dimostrazione che ci troviamo in una società ormai in simbiosi con la tecnologia. Una delle componenti che ho apprezzato maggiormente è la messa in scena dato che viene creata un'ambientazione credibile e accattivante, pur vedendo una società asociale in cui non si sente più il bisogno degli altri. La regia è ben fatta, con momenti azzeccati e altri un po'meno ispirati. Una cosa che mi ha un po' infastidito è stata la grande quantità di primissimi piani al protagonista, che dopo un po' stuccano. Per il resto lo stile registico mi ha convinto ed è riuscito a rendere accattivante una trama che poteva sapere di già visto. Non sono presenti trovate tecniche eccezionali, ma nell'insieme lascia una buona impressione. Tutto questo è aiutato anche da un ottimo uso della voce dell'intelligenza artificiale che riesce a dare pienezza alle scene, le quali nel complesso non godono di una grande mobilità. La fotografia è ben fatta, anche se alcune sequenze sono un po' anonime. Per il resto si nota una certa cura e, usando toni accesi, crea delle inquadrature affascinanti che danno una bella atmosfera alle ambientazioni. Il montaggio è ben fatto, realizzando sequenze interessanti e dando un buon ritmo alla vicenda, pur non mantenendolo per tutto il film. Peccato che vengano usate alcune tecniche già abusate in altri film, che tolgono un po' di magia alla narrazione (lui che ricorda i bei momenti con la ex) e la fanno sembrare una semplice love story senza grande profondità. La colonna sonora è molto azzeccata è il fatto di utilizzare l'A.I. per giustificare alcune canzoni nelle scene l'ho trovato uno stratagemma azzeccato. Questo aspetto a mio avviso aiuta molto lo spettatore nell'immedesimarsi nella vicenda. Gli attori danno delle buone prove, anche se è possibile parlare di un one man show, dato che Theodore è sempre al centro della vicenda, insieme a Samantha. Loro due risultano essere i personaggi più approfonditi, lasciando quasi tutti gli altri sullo sfondo, con un approfondimento minimo, ma non fastidioso. Quindi, questa è un'opera interessante che ha dalla sua molti aspetti positivi, grazie ad una bella ambientazione e una vicenda interessante che, anche senza presentare elementi molto innovativi, riesce a risultare accattivante, pur non raggiungendo l'eccellenza per via di alcune (poche) leggerezze tecniche ed una narrazione con alcuni cali.

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