giovedì 20 marzo 2014

Reality (2012) di Matteo Garrone


Trailer del film


Bel film che analizza bene la ricerca del successo e della ricchezza per vie facilitate, la quale porta a perdere contatto con la realtà. Il protagonista è Luciano, un pescivendolo che arrotonda facendo un traffico losco di robot da cucina, che decide di partecipare ai provini del Grande Fratello per dare una svolta alla sua vita. La cosa, iniziata come un gioco, lo porterà a prendere tutto molto sul serio facendogli perdere il contatto con la realtà e arrivare alla follia. La storia è raccontata molto bene, dando il tono adatto alle varie parti del racconto e realizza molto bene la spirale che porta il protagonista a perdere contatto con ciò che lo circonda. Il film si schiera apertamente contro ogni forma di scorciatoia per raggiungere i traguardi e contro la fama di successo, che fa apparire quel mondo il migliore a cui una persona può ambire. I personaggi che hanno ottenuto velocemente popolarità sono sempre idolatrati e affascinano molto le persone comuni che, insoddisfatte della propria vita, vedono come un eden quella realtà. Molto interessante è come vengono vissute le varie tappe dei provini dalla famiglia di Luciano, dato che tutti vedono molto seriamente una selezione basata non sul merito, ma sull'apparire. Le figure che ci vengono mostrate hanno perduto la capacità di riscattarsi e farsi valere con il duro lavoro e con l'onestà morale, decidendo di fare qualsiasi cosa pur di arricchirsi. Azzeccatissima nel mostrare l'insoddisfazione dei personaggi per la loro condizione, è la scelta di mostrare, dopo lo sfarzoso matrimonio all'inizio della pellicola, gli invitati che tristemente tornano alla loro vita, mostrata grigia e senza soddisfazioni, aspetto che non traspariva durante i festeggiamenti. Il protagonista si troverà ad effettuare atti di bontà solo perché crede di essere osservato dai selezionatori, mettendo in luce la sua pochezza morale, ormai preso solo dai suoi obiettivi. Viene anche creata un'ottima atmosfera durante il racconto che dà un forte senso di paranoia e ciò viene aiutato da una scelta stilistica e scenica che porta avanti i dubbi provati dal protagonista. Molto bello è il fatto che tutto venga assecondato molto dalla famiglia, anche nel momento in cui è chiara la deriva che sta prendendo la cosa. SPOILER Anche il finale è azzeccato mostrando Luciano che di fronte al desolante spettacolo dei concorrenti del Grande Fratello, è comunque felice e realizzato per essere entrato nella casa, anche se senza permesso FINE SPOILER. La regia è tecnicamente ben fatta, con un uso massiccio di piani sequenza, gestiti e realizzati molto bene in ogni tipo di situazione che viene proposta. Raramente ho visto una tale mole di piani sequenza realizzati con cura e con uno stile riconoscibile. La telecamera si muove molto fornendo riprese continuate anche in momenti in cui solitamente viene usato il montaggio (come un campo/controcampo in un dialogo). Anche la fotografia è veramente curata, con dei colori abbastanza accesi che dipingono una realtà affascinante, anche se non viene percepita come tale dai personaggi. Le inquadrature dimostrano molta cura e l'ambientazione è composta bene. Anche la colonna sonora è ben fatta è nel complesso lascia un buon segno. Gli attori danno delle belle prove attoriali, con il protagonista veramente in forma nel tratteggiare la profondità del suo alter ego. Ciò è dovuto anche ad una buona caratterizzazione generale, comprimari compresi, con Luciano che subisce un'evoluzione resa benissimo. In conclusione, questo è veramente un bel film che, pur non presentando un punto di vista nuovo, riesce ad impressionare positivamente per l'efficacia e la perizia tecnica con cui mette in scena la vicenda, riuscendo a veicolare molto bene la sua tesi e a rimanere impresso nello spettatore.

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