Trailer del film |
Brutto film su Godzilla che muore sotto il peso del nonsense e degli stereotipi. Il film è il remake dell'originale del 1954, per festeggiare i sessant'anni dall'uscita e lucrare un po' sul brand. La trama racconta del risveglio alcuni mostri, Muto, che erano dormienti, in attesa di assorbire abbastanza radiazioni per poter crescere. I due Muto inizieranno a distruggere ovunque e Godzilla uscirà dagli abissi per dargli la caccia. Nel frattempo sono raccontate anche le vicende di alcuni esseri umani in qualche modo collegati allo studio o all'attacco dei mostri. La linea narrativa è sviluppata malino, dato che i mostri sono mostrati veramente poco e, nei momenti dove vengono analizzati i rapporti fra i personaggi, non c'è quasi mai nulla di interessante che giustifichi le scene inserite. Le creature sono tenute nel mistero per molto tempo e, pure quanto si sono ormai mostrate alla telecamera, vengono inquadrate in maniera sfuggente, non inquadrando i combattimenti, ma mostrando la gente che scappa fra le macerie. Questo potrebbe non essere un male se i personaggi fossero un minimo interessanti e non stereotipati. Ciò che accade è facilmente prevedibile e visto l'impatto degli uomini sullo scontro, mi sono chiesto più volte il senso di quelle linee narrative. Il film ha un inizio convincente, anche grazie a Bryan Cranston che riesce a caratterizzare molto bene il suo personaggio e a dargli una forza inaspettata. Purtroppo lui viene fatto sparire poco dopo l'inizio del film, lasciando la palla a suo figlio, un militare che andrà ad aiutare per sconfiggere i mostri. Da quel punto in poi il film cala molto di qualità e si trascina malamente fino al ridicolo finale. Il tutto è condito da alcune scene involontariamente spassose, come ad esempio i militari che sparano con i fucili alle creature, senza alcun motivo. Altro momento divertente è quando un Muto passa sotto una ferrovia, facendo molta attenzione a non distruggerla, cosa che stona moltissimo con il comportamento finora tenuto. Questo è dovuto a fatto che il protagonista è sui binari e se li distruggesse lo ucciderebbe. Anche i combattimenti, pur essendo la parte migliore del film, non fanno gridare al miracolo, soprattutto dopo aver visto quelli di Pacific Rim, l'ultimo vero omaggio ai kaiju. Uno dei problemi maggiori del film è che c'è un ritmo troppo lento e la semplice trama è diluita su un tempo troppo lungo, tanto da far annoiare in molti punti. Il finale è una delle parti che mi ha fatto più ridere, con Godzilla vincitore, che torna in acqua con la gente che lo guarda affascinata e lo tratta come un eroe, anche se in realtà pure lui ha fracassato tutto senza problemi. Ci mancava solamente l'applauso della folla, come se fosse diventato il difensore dell'umanità. Anche la scena quando lui nuova in mezzo alle portaerei come un animaletto domestico a passeggio, l'ho trovata abbastanza ridicola. Alcune sequenze non sono comunque da buttare, come quella in cui i soldati si lanciano con il paracadute, che ha delle inquadrature veramente suggestive e riuscite. Peccato che questi siano momenti rari e che non risollevano le sorti della pellicola. La pellicola mette involontariamente in ridicolo tutte le forze armate, dato che si comportano in maniera insensata e ridicola. Ci sono inoltre molti momenti forzati nella trama che sono comuni in pellicole mediocri e riescono a banalizzare la situazione. Una delle scene che ho più disprezzato è quella nel quale un cane fugge e si salva da uno tsunami, mentre quelli davanti a lui vengono travolti. Questa segue la classica regola di Hollywood che dice che non può morire nessun cane/bambino nei film destinati ad un pubblico di massa. In questo caso viene data più enfasi alla sorte del cane che al resto della folla e l'ho trovata di cattivo gusto. La regia è non niente di eccezionale, ma non è da buttare, per via di alcune sequenze ben riuscite, ma che vengono compensate da molti cali di qualità che rendono nel complesso il film quasi senza guizzi e scene degne di nota. Peccato perché nella prima parte avevo visto una cura maggiore nella messa in scena. La fotografia non è male e riesce a dare alcuni scorci abbastanza suggestivi, anche se in interni non riesce a mantenere la stessa qualità e durante le sequenze con i mostri lascia un po' a desiderare. La colonna sonora è abbastanza coerente, ma sa di già sentito e non resta impressa. Nel complesso il ritmo non è mantenuto adeguatamente alto e non tutte le scene di azione sono sufficientemente chiare. Gli attori, fatta eccezione per Bryan Cranston che dà una bella prova, sono abbastanza fuori fuoco, per colpa di personaggi bidimensionali che non sono interessanti e risultano abbastanza fastidiosi. Uno dei personaggi peggio sfruttato è lo scienziato che sta tutto il film a dire banalità e a guardare con occhi increduli quello che gli accade intorno senza dare alcun apporto utile. Ciò che rimane è un film veramente mediocre, che non riesce a sfruttare minimamente l'occasione per dare nuova linfa a Godzilla, ma che fa risaltare maggiormente la bravura di Del Toro, che nel fare Pacific Rim ha dettato i nuovi standard per i film di questo genere.
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