La causa scatenante della possessione è la terapia ipnotica tenuta dalla ragazza come ultima via per tornare a camminare. Durante queste sedute lei verrà in contatto con una sua incarnazione precedente, la quale era stata protagonista di riti satanici. In breve lei sarà posseduta dal demonio e verranno chiamate varie persone per farla rinsavire. La storia è sviluppata abbastanza bene, anche se segue in tutto e per tutto le caratteristiche e le linee narrative tipiche del genere. Nonostante ciò quest'opera riesce a ritagliarsi un posto, per via della creazione efficace dell'atmosfera che viene costruita bene durante tutto il film.
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Immagine del rito che ha sostenuto l'antenata di Ippolita |
In molte scene viene dato un indizio sulla futura possessione che porterà ad avere momenti veramente efficaci e che rendono lo spettatore partecipe della storia. L'aura che si crea intorno alla protagonista è veramente ben fatta e riesce a renderla sempre interessante, sopperendo così alla poca fantasia del racconto. Alcuni momenti sono veramente ispirati, come quello della possessione con il parallelismo fra il sabba e lei sul letto. La figura di Ippolita è anche caricata di un certo erotismo, dato che il suo nuovo io la porterà ad avere una sessualità più aperta e sfrenata. La regia è buona, dato che è presente una certa cura nell'inquadratura e nella realizzazione delle scene, come ad esempio l'immagine di lei ripresa da dietro la fiamma del camino come se stesse bruciando. Anche la tensione provata in alcuni momenti e la potenza di Ippolita da indemoniata sono rese bene. La fotografia e la messa in scena sono buone, senza trovate eccelse, ma si difendono bene, soprattutto nei parallelismi fra il presente e la sua vecchia vita.
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L'antenata di Ippolita |
Il montaggio è uno degli aspetti che risulta più curato dato che viene sfruttato per dare un senso di collegamento fra i due spazi temporali e riesce, anche nelle sequenze finali, ad evocare un presagio di morte con una buona efficacia. Purtroppo in alcuni momenti, per fortuna pochi, un montaggio eccessivamente serrato stucca un po' e impedisce la piena comprensione, oltre a sembrare fuori luogo. Anche la colonna sonora è molto buona, con un uso intelligente dei violini per dare un tono diabolico alle scene. I personaggi non sono molto approfonditi, eccezion fatta per Ippolita, anche se i comprimari riescono ad essere caratterizzati con un certo gusto.
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Ippolita che si difende da un esorcista |
Le turbe della protagonista e la sua confusione mentale sono rese bene, oltre a vestirla sapientemente con un'aura demoniaca. La trama però è sviluppata in maniera fin troppo canonica e non vengono sfruttati fino in fondo le occasioni che c'erano. Quindi, questo è un film riuscito a metà, che convincerà i fan del genere per via i una messa in scena ben fatta e di alcune buone idee, ma nel complesso rimane un prodotto nella media, che è piacevole ma non rimarrà impresso, se non per qualche momento visivamente riuscito.
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