martedì 31 marzo 2015

Lolita (1962) di Stanley Kubrick


Trailer del film



Meraviglioso film di Kubrick che racconta una malsana storia, dotandola di una un'aura oscura e crudele. Il film è ambientato in America e vede come protagonista il professore Humbert, che per andare ad una serie di conferenze, prende in affitto una camera nella casa di una vedova, la quale vive insieme alla giovane figlia Lolita. Nel momento in cui gli occhi dell'uomo si posano sul corpo della giovane ragazza, nascerà in lui immediatamente un'attrazione irrefrenabile che lo porterà a giocare ogni carta in suo possesso per stare insieme a lei ed instaurare una relazione fra loro. Ovviamente l'aspetto che desta più scandalo è la differenza d'età nella coppia: lei è una ragazza minorenne, mentre lui è un quarantenne.
L'avvenente Lolita
La storia proseguirà con uno stile vagamente noir, concatenando episodi che sfociano sempre di più nel grottesco e mettono in luce tutti gli aspetti più malati e crudeli del protagonista, che vivrà una vera e propria ossessione verso la ragazza, che andrà oltre il semplice affetto. Il modo con cui è costruita la storia è veramente eccellente e riesce a mantenere incollato allo schermo lo spettatore, che troverà nelle vicende di Humbert una serie di eventi molto coinvolgente. Uno degli aspetti migliori della pellicola è come viene resa l'ossessione del protagonista, dato che viene respirato nell'aria tutto il suo turbamento quando si palesa il rischio di perdere la ragazza.
Quincy e Humbert si confrontano
Inoltre anche la sua paranoia, soprattutto nella seconda metà della pellicola, sarà messa in evidenza e creerà situazioni intriganti. Anche i personaggi riescono ad essere dotati di una forza espressiva unica e portano avanti la narrazione in maniera ottima, grazie ad una serie di relazioni che intessono una rete veramente intrigante e che vanno a comporre un quadro torbido e bellissimo. Viene ben mostrato un ambiente all'apparenza limpido e meraviglioso nascondere una realtà con molte ombre.
Humbert osserva Lolita
La caduta di Humbert nel baratro viene realizzata, quindi, veramente bene e c'è un progressivo peggiorare della sua condizione, senza che venga mostrata alcune possibilità di salvezza. Dal punto di vista tecnico il film è incredibile per la cura con cui sono state create le varie inquadrature, che sono sempre dotate di una certa forza emotiva e visivamente sempre interessanti. La struttura che viene data alle scene e il modo con cui sono mostrati gli eventi riescono a dare sempre il giusto tono a ciò che succede. Anche il modo naturale con cui viene mostrata la relazione fra i due protagonisti riesce a stranire lo spettatore, dato che più che il rapporto in sé viene posto sotto accusa il modo con cui questo viene ottenuto. C'è una cura narrativa eccellente e ogni elemento va ad incastrarsi con gli altri fino a formare una trama coerente. Vengono anche sfruttati a dovere i pianisequenza presenti, che ben si amalgamano nelle sequenze. Anche la fotografia e le inquadrature riescono a rimanere impresse a lungo, come il primo incontro di Humbert con Lolita o i titoli di testa nei quali è inquadrata una mano che mette lo smalto sulle unghie di un piede di donna. Le altri componenti tecniche sono ottime e nel complesso è dura trovare un difetto nel film.
Lui è ormai suo schiavo
Anche la colonna sonora è veramente bella, di stampo classico, e riesce ad avere un buon impatto, anche dal punto di vista melodrammatico. Il lavoro di scrittura è stato ottimo, con una scena iniziale che riesce a far entrare subito lo spettatore nella vicenda e che prepara per ciò che verrà mostrato dopo. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e anche quelli non principali riescono ad avere una forza inaspettata. Ovviamente una menzione di onore va ai due protagonisti, Lolita e Humbert, e al personaggio di Clare Quilty, dato che riescono ad avere uno spessore invidiabile e ad intrattenere delle relazioni e dei dialoghi che lasciano il segno. Tutto questo anche grazie a degli attori in stato di grazia e ad un Peter Sellers senza freni. In conclusione, questa è un'opera magnifica che ha lasciato giustamente il segno, riuscendo a mettere in scena in maniera ottima una storia veramente accattivante e che presenta situazioni che trascinano lo spettatore in una realtà cruda, crudele e senza via di uscita, facendolo rimanere col fiato sospeso dall'inizio alla fine.

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