I pochi superstiti si rintaneranno al sicuro nei corridoi e inizieranno a pianificare la fuga. Tutto si sviluppa quindi come un assedio in piena regola, con la minaccia all'esterno e le vittime che tentano di resistere. Uno dei punti di forza che balzano all'occhio è la cura con cui è stata costruita l'atmosfera, che viene mantenuta cupa e con un'aura mortifera veramente ben fatta. Anche la ragnatela di rapporti fra i personaggi è stata costruita con cura e riesce ad appassionare permettendo ad ogni carattere di emergere durante la pellicola. La narrazione è portata avanti in maniera classica, ma efficace e ben sfruttata. I momenti di stanca sono rari e tutte le svolte narrative sono piazzate nei momenti adeguati per far mantenere alto l'interesse dello spettatore. Buona parte della vicenda ruota intorno all'indifferenza mostrata dagli inquilini, che viene mostrata come una della cause principali del proliferare della criminalità, insieme al mantenimento di una cognizione sociale degradata e che avvilisce l'uomo, fino a portarlo a commettere gesti estremi. Il degrado traspare in ogni inquadratura e crea un senso di disagio allo spettatore. Anche la violenza non manca, ma non viene mai estremizzata troppo, essendo stato scelto un registro posato e che non vira mai verso l'exploitation. Dal punto di vista tecnico il film si difende bene, con alcune sequenze veramente riuscite, come il primo assalto del killer o alcuni brevi pianisequenza gestiti molto bene.
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Un momento di crisi degli inquilini |
Inoltre, essendo ambientato tutto in un uno spazio ristretto, è presente anche un senso di claustrofobia, che non diventa però mai eccessivamente fastidioso, per via dei movimenti che vengono fatti fare ai personaggi, attraverso i vari appartamenti. Lo stile è quindi molto buono e porta avanti una trama che risulta veramente prevedibile e che se non fosse stata realizzata bene, avrebbe fatto un buco nell'acqua. La fotografia e la messa in scena, come già scritto, riescono a calare bene nella storia, sfruttando a dovere ogni centimetro reso disponibile dall'edificio. Il montaggio non è male e aiuta nel dare il ritmo alle scene, che nel complesso risultano sempre comprensibili.
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I sopravvissuti |
La colonna sonora ha un'impronta elettronica e nel complesso accompagna degnamente il susseguirsi degli eventi. Dal punto di vista della scrittura, la storia risulta veramente semplice, ma grazie ad un buono studio dei caratteri dei personaggi, che non si limitano ad essere utilizzati come bersagli, permette loro di avere una certa personalità e riescono a coinvolgere, pur non brillando nessuno per una personalità che rimarrà impressa a lungo. Ci troviamo quindi di fronte ad una pellicola action veramente ben fatta, con delle buone idee ben sfruttate e che riescono a rendere intrigante il tutto, senza puntare sull'azione pura, ma sulla creazione di una buona atmosfera in cui far muovere delle persone abbandonate a se stesse, riuscendo ad intrattenere senza scadere nel ridicolo o nel becero.
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