lunedì 20 aprile 2015

La proposta (2005) di John Hillcoat


Trailer del film



Bellissimo western ambientato in Australia che mette a nudo una società piena di contraddizioni e personaggi privi di ogni epicità. La storia vede come protagonista Charlie, un fuorilegge che viene catturato insieme al suo fratello Mike.
Charlie con suo fratello Arthur
I due vengono imprigionati e condannati a morte, ma il capitano Morris ha una proposta per loro: andare ad uccidere il loro fratello Arthur in cambio della libertà. Charlie verrà mandato a compiere la terribile missione, mentre suo fratello Mike viene tenuto in prigione come ostaggio. Da questo interessante incipit parte una storia molto cruda che trasporta lo spettatore in una realtà degradata e immorale. La trama si sviluppa seguendo due linee narrative parallele: la prima in cui Charlie cerca suo fratello per portare a termine la sua missione e la seconda in cui il capitano tenta di tenere a bada la popolazione, la quale vorrebbe linciare il fratello, e nel frattempo cercherà anche di debellare la "minaccia" delle popolazioni autoctone.
Uno della banda di Arthur minaccia la moglie del capitano
La due storie si amalgamano bene l'una con l'altra e vanno a comporre un quadro molto crudo sulla società dell'epoca, che si dimostra animalesca e crudele. La realtà decadente nella quale si muovono i personaggi spoglia le loro gesta di ogni epicità, dato che ognuno di essi nasconde lati oscuri e ogni atto degno di nota si perde nella sterilità delle ambientazioni. Nella pellicola non mancherà nemmeno una certa dose di violenza che riporta alla cruda realtà lo spettatore. Il modo con cui viene gestita la trama è ottimo, dato che non viene mai premuto eccessivamente l'acceleratore sul ritmo, ma viene creata un'atmosfera affascinante. I rapporti fra i personaggi sono il vero fulcro dell'opera, dato che vengono messi a confronto figure atipiche. Soprattutto i cattivi hanno uno spessore umano che stride con le azioni criminali commesse e dona loro uno spessore raro.
La banda di Arthur
In alcuni momenti viene inoltre dato un pathos ottimo che rende indimenticabili alcune seuquenze, come quella della fustigazione. Nessuno esce vincitore da una realtà che premia solo la sopraffazione e la violenza come stile di vita, facendo passare il messaggio che la violenza genera violenza, oltre al fatto che gli aborigeni, seppur più primitivi, mostrano una minore crudeltà dell'uomo bianco, nonostante quest'ultimo si sia fatto portatore di civiltà. Un aspetto che mi ha convinto molto è come in fin dei conti le azioni dei personaggi non portino né a un miglioramento, né ad un peggioramento della situazione esistente, ma sembrano piccoli problemi per piccoli uomini sperduti in una terra ostile e sconfinata, facendo venir così meno l'importanza delle azioni commesse. La natura stessa veste un ruolo importante e mostra come l'uomo ne sia attratto anche se ormai non sembra esserne più parte integrante.
Charlie durante il suo viaggio
Una forte aura mortifera funge da cornice al tutto e la narrazione procede fino al bel finale, che grazie a poche battute mette in evidenza la piccolezza della vicenda e di come le azioni commesse portino in un continuo circolo di violenza senza possibilità di fuga. La regia è molto buona, dato che riesce ad amalgamare bene le due linee narrative e a creare un'atmosfera complessiva veramente accattivante. Il ritmo viene mantenuto basso, dando a questo western un andamento atipico. Alcuni momenti sono veramente riusciti e le scene al tramonto denotano una cura meticolosa. La fotografia, come già accennato, riesce a colpire molto e a creare delle inquadrature veramente ben fatte, che vanno a valorizzare la bella ambientazione e a dare il giusto tono alle scene. Il montaggio può vantare alcune sequenze ottime, come la scena in cui esplode la testa ad un aborigeno, che denota un'attenzione meticolosa nella struttura della scena.
Mike viene brutalmente fustigato
Anche l'alternarsi fra la scena della flagellazione e il canto di uno dei banditi rimane impressa per via della sua forza. La colonna sonora è veramente azzeccata e riesce a conferire ancora più forza e bellezza alle scene. La componente narrativa  secondo me è quella che permette al film di fare un salto di qualità, presentando una trama veramente bella che riesce ad appassionare e a dare molti spunti di riflessione. Anche i personaggi denotano una caratterizzazione di prim'ordine, con dei caratteri molto profondi che riescono ad identificarli ed a renderli vivi, anche grazie ad un cast che mette impegno nelle interpretazioni. Le relazioni sociali presenti e i bei dialoghi, riescono a portare avanti benissimo la narrazione. I banditi e il capitano riescono ad imprimersi nella mente dello spettatore e a renderlo partecipe delle loro vicende. Insomma, ci troviamo di fronte ad un ottimo western, che mette in primo piano i drammi di uomini in un mondo ostile che li rende reietti e fuori posto. Il tutto viene descritto con crudezza e poesia allo stesso tempo, grazie ad un comparto tecnico che sa dove vuole arrivare e riesce così a dare un'anima e molta forza ad una bellissima storia.

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