Trailer del film |
Grande film di Eastwood che ripercorre la storia dei The Four Seasons. La storia comincia dagli albori del gruppo, quando parte dei suoi membri sono ancora giovani ragazzi che vivono in quartieri disagiati e si danno a piccoli furti per tirare avanti. Nel tempo libero però i ragazzi portano anche avanti progetti legati alla musica, tentando in questo modo di uscire dallo squallore del loro quartiere e tentare di fare successo. Una delle promesse fra i giovani di quella zona è Frankie Valli, un ragazzo che possiede una voce splendida e viene quindi spinto a studiare canto per avere più chance di far fortuna.
I Four Seasons propongono una canzone al telefono |
Da questa situazione iniziale si sviluppa la storia che ha portato i Four Seasons ad avere un grande successo, fino ad arrivare al loro declino. Uno degli aspetti più interessanti della pellicola è il rapporto che il gruppo ha avuto con la criminalità organizzata, che li ha portati a poter intraprendere strade nuove, ma che creerà anche molti problemi. La loro storia è stata resa in maniera molto interessante, grazie ad una narrazione ritmata benissimo e con dei momenti musicali curati e ben strutturati, in modo che non diventino troppo invadenti nel bilancio complessivo della trama. I rapporti fra di loro, pur seguendo delle linee narrative che sono già state battute più volte, vengono mostrati con la giusta umanità e intensità, così da rendere vitale e interessante il racconto in ogni fase.
Il rapporto di amicizia creato fra i ragazzi che hanno passato una vita intera insieme viene trasmesso benissimo e riesce ad emozionare. Il tono che viene dato alla pellicola ricorda moltissimo i film sui gangster, con la differenza che invece di fare carriera nella malavita, viene fatta nello spettacolo. Anche le fasi finali della storia, quelle più critiche per il gruppo, riescono a possedere molta forza e non mancano di interesse, nonostante sia presente un tono più serio e meno scherzoso.
Frankie Valli ai suoi esordi |
Il finale è inoltre magnifico e riesce ad emozionare moltissimo, utilizzando poche inquadrature ben strutturate. Infine la scelta di far comunicare i personaggi con lo spettatore l'ho trovata intelligente, così da creare subito un certo interesse verso di loro ed è un buon aiuto per il ritmo della narrazione. La regia di Eastwood è ottima e mostra una forza espressiva rara, che stupisce per via della veneranda età del regista. Le inquadrature sono curate e riescono a donare un'aura unica ad alcuni momenti, come quando Frankie canta. Anche il tono della pellicola è sempre adeguato alle scene ed è stata una scelta giusta quella di non fare un'apologia del gruppo ma di mostrarne luci ed ombre. La fotografia è molto interessante, dato che sfrutta delle tonalità di colori poco accese, riuscendo così a dare un tono retrò e particolare alla narrazione. Anche le ambientazioni sono realizzate molto bene e riescono a calare bene in quegli anni. Il montaggio è nel complesso ben fatto, anche se in rari casi presenta delle lievi imperfezioni.
Sorgono tensioni con il loro produttore |
Nonostante ciò vengono create delle sequenze strutturate bene e dall'ottimo ritmo. Il lavoro di scrittura stato eseguito e dovere, pur presentando situazioni poco innovative, riesce ad avere la giusta forza per mostrare come il successo logori le persone e mostra delle personalità strutturate e profonde. I personaggi sono, infatti, caratterizzati con gusto e in questo modo gli attori riescono a dare vita alle figure che interpretano. Eastwood riesce anche questa volta a mettere in scena una storia umana di un gruppo famoso, mettendone in risalto difetti e qualità, facendo emozionare e facendo vivere allo spettatore tutte le gioie e i problemi del gruppo, sfruttando un tono da gangster movie che dà un tocco di originalità alla pellicola.
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