mercoledì 9 aprile 2014

Elysium (2013) di Neill Blomkamp


Trailer del film


Bel film di fantascienza dai forti temi politici che intrattiene bene senza rinunciare a far riflettere. La storia è ambientata nel 2154, in un futuro in cui la gente ricca e abbiente ha lasciato la Terra in rovina per trasferirsi su una stazione spaziale orbitante: Elysium. Sul pianeta sono rimasti solo i poveri che sono costretti a lavorare per sostentarsi e produrre risorse per i ricchi che hanno lasciato la Terra. Un giorno Max, un giovane operaio, subirà una dose letale di radiazioni per un incidente in fabbrica e si troverà ad avere solo 5 giorni di vita. Dato che sulla stazione spaziale esistono dei macchinari che curano ogni malattia decide si rivolgersi a dei ribelli per lasciare la Terra in maniera clandestina e trovare una cura al suo male. La storia è molto accattivante e riesce a creare un'ambientazione ben realizzata e vitale. Balza subito all'occhio come il mondo descritto sia una rappresentazione estremizzata della realtà, in cui i ricchi basano la loro ricchezza sullo sfruttamento del resto della popolazione, impadronendosi di qualsiasi risorsa pur di vivere nel lusso. Forse questa visione politica della realtà è anche troppo palese, ma dà una forte componente aggiuntiva alla pellicola che mostra una bella carica sovversiva nel racconto. Il ritmo è mantenuto su livelli adeguati, anche se avrei preferito un minor numero di scene d'azione. Nel film sono presenti anche un buon numero di scene violente con effetti gore abbastanza spinti. Ovviamente non arriviamo ai livelli dello splatter, ma comunque non vengono usati filtri visivi per alleggerire le sequenze. Una delle cose che porta avanti la pellicola è la cura con cui è stata caratterizzata tutta l'ambientazione in cui si svolge il film, partendo dagli operai sfruttati e maltrattati, fino ad arrivare ad Elysium, vero e proprio paradiso in terra apparentemente immune da pericoli e malvagità. Come è possibile notare però, le figure più meschine e abbiette si trovano proprio nello spazio, in cui è presente un forte arrivismo oltre ad un totale disinteresse per le condizioni di quelli rimasti sulla Terra. Quest'ultimo aspetto viene visto come la colpa più grande, insieme alla mancanza di ogni compassione per le condizioni dei più deboli. I ricchi sono mostrati privi di scrupoli e indirizzati solo verso l'ottenimento di più potere di quanto ne abbiano. Una cosa che però non mi ha convinto molto sono le difese un po' misere di Elysium, anche se probabilmente sono dovute allo stretto controllo che viene effettuato sui "terrestri". La regia è molto curata e riesce a dare un ottimo ritmo alla vicenda e ad intessere una storia semplice ma interessante. Alcune sequenze d'azione mi hanno fatto storcere il naso per via di una telecamera un po' troppo mossa, ma nel complesso c'è una perizia tecnica che le fa comunque apparire molto belle e riuscite. Ogni momento del film sembra curato e non sembrerà mai sottotono. Ho apprezzato maggiormente le scene più calme dove veniva mostrata la psicologia dei personaggi e le sequenze meno movimentate, che pur essendo ben amalgamate con le altre, avrei preferito in numero maggiore. La fotografia è molto bella con degli scorci molto ispirati e riesce a creare delle inquadrature visivamente belle che mostrano un universo vitale. Le scene che mi hanno più convinto sono quelle nello spazio, dato che è lì che è maggiormente visibile la componente fantascientifica del film ed, essendo fan del genere, le ho apprezzate molto. Il montaggio è ben fatto, anche se ho trovato lievemente confuse alcune sequenze più movimentate, anche se in numero ridotto. La colonna sonora ha alti e bassi, con alcune tonalità molto basse che sembrano prese da altri film, mentre altre canzoni sembrano più ispirate e nel complesso rimane un buon livello. Gli attori recitano bene, con Matt Damon e Jodie Foster che danno vita a personaggi molto sfaccettati e ben delineati. Il lavoro di scrittura è stato ben fatto dato che nel complesso i personaggi non sono quasi mai bidimensionali, anche quando approfonditi meno, e vanno a comporre bene l'intreccio della vicenda. Ciò che rimane è un bel film di fantascienza con innumerevoli spunti di riflessione politici, che vengono veicolati bene attraverso del bell'intrattenimento e con una tecnica molto buona che fa ben sperare per la carriera del regista.

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