mercoledì 2 aprile 2014

Hunger (2008) di Steve McQueen


Trailer del film



Bellissimo film che racconta la battaglia di un gruppo di uomini che si immolano per i loro ideali, contro un sistema che li tratta e li considera come bestie. La pellicola è tratta da una storia vera, durante i Troubles inglesi, in cui dei prigionieri dell'IRA iniziano a protestare nel carcere per ottenere lo status di prigionieri politici e condizioni migliori di detenzione, oltre ovviamente a portare avanti la battaglia per l'indipendenza dell'Irlanda del Nord. Nel film sono presenti la blanket protest, che presupponeva il rifiuto di indossare la divisa carceraria, la dirty protest, in cui i detenuti rifiutavano di lavarsi e spargevano i propri escrementi sui muri delle celle, e infine il secondo sciopero della fame. Lo spettatore seguirà le vicende di alcuni fra questi detenuti che si troveranno ad essere vessati pesantemente dai secondini, facendo diventare il carcere un vero e proprio lager. Parallelamente alle vicende dei prigionieri, vengono anche seguite le gesta di uno dei secondini che si troverà suo malgrado in pericolo per via degli attentati che venivano fatti contro i carcerieri da parte dei membri dell'IRA in libertà. Il film racconta in maniera magistrale la vicenda facendo entrare lo spettatore molto in empatia con i carcerati. Viene sapientemente creato un ambiente claustrofobico che non dà mai un attimo per respirare. Ogni attimo viene vissuto con timore per via delle punizioni che vengono inflitte dai secondini e questo aspetto viene reso benissimo. Oltre a ciò la parte migliore è senza dubbio quella in cui vengono seguite le mosse di Bobby Sands, il primo membro dell'IRA ad iniziare lo sciopero della fame. Le sequenze che lo riguardano sono le più toccanti e le più profonde di tutto il film, con dei momenti struggenti e insostenibili. La sua lealtà all'ideale e e la sua forza d'animo possono risultare eccessivi, ma sono di forte impatto e risulta essere una battaglia fra un uomo e un sistema politico miope e indifferente di fronte alle sofferenze patite dalle persone. L'inflessibilità del sistema politico inglese, che punta a screditare i membri dell'IRA non fa altro che acuire i contrasti e gioca sulle spalle della gente. Ovviamente i prigionieri non sono esenti da crimini, ma è evidente come le condizioni di detenzione siano disumane e indegne per un paese civile. Molto bello è il fatto di rappresentare lo Stato attraverso la voce fuori campo della Thatcher che con quel tono inflessibile rappresenta l'inumanità a cui si è giunti per portare avanti questo muro contro muro. Tutto procede bene fino ad un finale bellissimo privo di qualsiasi enfasi, che svuota di epicità un sacrificio evitabile. La regia è eccezionale, con scene realizzate benissimo con dei movimenti di macchina curati e mai eccessivi. La telecamera avrà dei momenti in cui verrà mantenuta fissa per dare risalto alle inquadrature (come ad esempio l'eccezionale dialogo fra Bobby e il prete), che sono studiate e realizzate benissimo. Vengono anche presentati eccellenti piani sequenza che creano scene bellissime, come la parte in cui i detenuti vengono brutalmente manganellati dai poliziotti. La fotografia è fenomenale, con degli scorci del corridoio fra le celle che rimangono impressi, oltre a fornire un'ambientazione opprimente e disgustante. Molto bello è l'effetto di luce che viene dato alle finestre, che sembrano sempre luminosissime, quasi a voler rappresentare la libertà che c'è fuori con un'aura paradisiaca. Ogni inquadratura è curatissima e risulta sempre di forte impatto visivo. Alcune scene vivono grazie all'ottima composizione dell'ambientazione, senza bisogno di virtuosismi registici. Gli attori recitano benissimo, ma fra tutti spicca Fassbender che fa una prova attoriale fenomenale con dei monologhi e dialoghi di un'intensità incredibile. Riesce a portare avanti un dialogo di 17 minuti senza stacchi senza perdere intensità. I personaggi sono realizzati molto bene dando delle identità ben definite e una caratterizzazione ben fatta. Per concludere, non posso far altro che consigliare fortemente questo grande film che regala forti emozioni facendo riflettere su un evento storico senza scadere in facili buonismi, ma raccontando i fatti in maniera impeccabile e con una tecnica superba.

2 commenti:

  1. Ti manca il respiro dopo un po', perché il tema è ideologicamente estremo e il film ne parla in modo estremamente umano. Fotografia e regia top. Filmone!

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    1. Concordo pienamente. Questo è stato un film che mi ha scosso molto e che ho profondamente adorato.

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