mercoledì 30 aprile 2014

Lost in Translation - L'amore tradotto (2003) di Sofia Coppola


Trailer del film



Bella commedia sentimentale che è ben girata e segue una linea narrativa interessante. La storia è quella di Bob, un famoso attore in declino che si reca a Tokyo per girare uno spot pubblicitario, e di Charlotte, una giovane ragazza che ha seguito suo marito a Tokyo per accompagnarlo nel suo lavoro. I due si incontreranno e fra di loro si creerà un legame profondo che, vista la situazione nella quale vivono, non nasce sotto i migliori auspici. La trama procederà fra toni allegri e malinconici verso una conclusione non sforzata e intelligente. Una delle cose più riuscite è il tono che assume il film durante lo svilupparsi della vicenda. Esso infatti viene cambiato molto bene fra situazioni allegre e ironiche ad altre più drammatiche e dai risvolti molto seri e amari. Il rapporto che si crea gradualmente fra i due viene sviluppato come si deve, dato che si svolge in maniera molto naturale e con la giusta velocità. La vicenda viene raccontata in maniera poetica, senza esagerare con la melassa, ma presentando tutto con semplicità e creando empatia verso i protagonisti. La loro "love story" ha uno sviluppo anomalo rispetto ad altre pellicole dato che la loro attrazione emerge come possibilità di evasione dalla realtà e va oltre la mera attrazione fisica. Nel film sono presenti delle gag, alcune delle quali sono riuscite, come quella dove il regista dello spot parla molto e l'interprete traduce in due parole, ma nel complesso sono un po' datate, anche se efficaci. Non viene mai raggiunto un livello di comicità tale da scadere nel ridicolo, ma viene invece mantenuta in alcune situazioni un'ironia di fondo. Le relazioni di Bob e Charlotte vengono confrontate ed entrambi iniziano a vedere nell'altro una possibile via di fuga da una vita insoddisfacente. Un aspetto che ho molto apprezzato è come sia stata sfruttata bene la città, che diventa una perfetta ambientazione dove far muovere i due personaggi. Essa offre molti luoghi interessanti e le diverse abitudini culturali offrono spunti di riflessione ai protagonisti per ripensare alla propria vita. Unico difetto che mina un po' l'opera è il ritmo, che non viene sempre mantenuto su livelli adatti a ciò che viene raccontato. La narrazione soffre infatti di alcuni cali che rendono alcuni punti un po' troppo lenti e meno riusciti. La regia è molto buona, dato che riesce ad intessere una storia interessante e ben strutturata, anche se è minata dai difetti di cui ho appena parlato. La telecamera viene mossa poco, ma nel complesso le scene sono ben strutturate e hanno una buona dinamicità. Il fatto che la maggior parte del film sia in interni fa risaltare molto le scene lungo le vie di Tokyo e dà una sensazione di libertà quando Bob e Charlotte vanno a giro liberamente per la città senza avere alcun freno. La fotografia è bellissima, sia in interni, con ambientazioni ben costruite e che sono visivamente accattivanti, sia in esterni con delle riprese molto belle delle vie e dei locali di Tokyo, soprattutto durante le sequenze notturne, che la rendono un luogo molto vitale. La colonna sonora e ben fatta e si adatta bene alla vicenda, con una scelta musicale un po' indie che risulta accattivante. Gli attori sono, nel complesso, convincenti con un Murray veramente eccezionale e con Scarlett Johansson che lo accompagna in maniera veramente convincente vista la giovane età. Gli altri personaggi non sono molto approfonditi, con alcuni che rischiano di scadere nel macchiettistico, ma vista la struttura della vicenda questo non è un aspetto che mina la qualità del prodotto. I due protagonisti sono sfaccettati molto bene e dimostrano un'evoluzione molto interessante. Nel complesso questa è quindi una commedia sentimentale che diverte, ma non risparmia i toni malinconici e riesce ad appassionare molto per via di una bella sceneggiatura supportata da una tecnica che è visivamente molto interessante e ben fatta, che fa passare in secondo piano i problemi di ritmo.

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