giovedì 7 agosto 2014

C'era un cinese in coma (2000) di Carlo Verdone


Trailer del film



Divertente commedia girata con garbo da Verdone, che mostra un rapporto fra due amici rovinato dal successo. La storia è quella di Ercole, uno showman che organizza spettacoli e fa da manager a alcuni artisti di poco valore. Lui vive nel ricordo della sua età dell'oro, quando seguiva artisti di valore. Un giorno, per varie vicissitudini, si troverà a portare sul palco il suo autista Nicola, che si rivelerà una miniera d'oro. Fra loro quindi si instaurerà un rapporto di affari che porterà, insieme al successo, alla degenerazione del reciproco rapporto di amicizia. La storia procede in maniera abbastanza lineare e prevedibile, ma è dotata di una verve e di un ritmo che la rendono piacevolissima e molto divertente. Le parti migliori sono riservate a Verdone, che con la sua carica comica riesce creare situazioni molto divertenti e con dei buoni tempi comici. La contrapposizione e il rapporto fra i due protagonisti è ben strutturato e riesce a far appassionare lo spettatore alla loro vicenda. La trama pone quindi sotto accusa un mondo dello spettacolo senza valori, dove la mancanza di rapporti umani e di riconoscenza rende quel mondo crudele e ingiusto. Perfino Ercole, che aveva al suo fianco persone che avevano instaurato con lui un certo legame, decide di tagliare ogni ponte, per inseguire il successo con Nicola. Inseguire ad ogni costo la fama e il successo rischia di fare terra bruciata intorno a se, nel caso non venga gestito intelligentemente. Questi sono ragionamenti e critiche che possono ovviamente svincolarsi dal contesto presentato e estendersi a vari ambiti della vita di tutti i giorni. Purtroppo la storia è fin troppo prevedibile per poter ambire ad essere un'opera da ricordare, ma grazie ad un finale veramente azzeccato e carico di una certa cattiveria riesce a convincere molto. La regia è ben fatta, con pochi cali eccessivi di ritmo, e con dei momenti veramente ben fatti, come ad esempio il concorso di bellezza ad inizio film. Viene mantenuto un tono doloceamaro che riesce a far ridere senza smettere di far riflettere lo spettatore. La fotografia è buona, con degli scorci ben riusciti e altri momenti un po' più piatti. Anche il montaggio è ben fatto, pur rimanendo nella norma. Gli attori in compenso sono veramente in parte, soprattutto Verdone e Fiorello che riescono a caratterizzare bene i propri personaggi, anche se il primo è sicuramente migliore e più sfaccettato del secondo. Gli altri personaggi restano nella norma e servono soprattutto come contorno per raccontare la vicenda. Quindi nel complesso questo è un film riuscito, che diverte e fa riflettere, grazie a dei momenti veramente riusciti, pur senza spiccare dal lato tecnico e mantenendo una linea narrativa un po' troppo lineare.

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