venerdì 1 agosto 2014

Crimini e misfatti (1989) di Woody Allen

Trailer del film



Stupendo film di Allen che mette in scena una società crudele e senza moralità. Il film si compone di due storie parallele che si incrociano: la prima è quella di Cliff, un documentarista con un matrimonio sull'orlo del fallimento, al quale viene richiesto di fare un documentario su Lester, un famoso miliardario che lavora nello spettacolo e che ha una dubbia moralità. Durante quest'ultimo lavoro incontrerà Halley, una ragazza che lavora in televisione e che sarà, agli occhi di Cliff, una speranza per iniziare una nuova vita sentimentale. L'altra linea narrativa sarà occupata da Judah, un oculista benestante che si troverà a fare i conti con i ricatti della sua amante, la quale desidera diventare l'unica donna della sua vita. Per risolvere i suoi problemi il medico dovrà andare contro la sua moralità e si troverà a patire molto dal punto di vista psicologico. Le due vicende, apparentemente scollegate fra loro, descrivono sapientemente una visione molto nichilista della società, la quale viene mostrata crudele e priva di qualsiasi forma e possibilità di bontà. Viene efficacemente mostrato come nella vita non tutto vada come previsto e che le delusioni e i compromessi siano ad ogni angolo. Inoltre i malvagi e i criminali non vengono puniti in alcun modo nel mondo reale e ciò provoca un certo sconforto nello spettatore. Gli onesti e gli idealisti sono gli eterni sconfitti di una società di questo tipo, che li ammetterebbe sul carro dei vincitori solo se accettassero di perdere parte della loro innocenza. Questo quadro che viene composto dà allo spettatore una forte scossa emotiva che lo scoraggia e gli mostra come ogni piccolo cedimento morale che abbiamo ogni giorno possa portare a diventare persone orribili internamente, anche se all'esterno manteniamo un'apparenza impeccabile. Allacciandomi a quest'ultimo discorso, va notato come anche il mondo dello spettacolo sia vittima di una cultura che accetta solo l'apparenza come valore e non ammette che venga mostrato il marcio che c'è dietro alle persone. Nonostante il messaggio negativo, il film scorre benissimo, anche grazie alla bella ironia di fondo cosparsa all'interno della pellicola. I siparietti di Allen sono mitici e alcuni risvolti della vicenda sono grotteschi e ironici. Uno dei momenti che ho trovato più divertente è quello nel quale Cliff mostra il filmato sul produttore montato insieme a degli spezzoni dei discorsi del duce. Viene comunque lanciato anche un messaggio di speranza alla generazioni future, che hanno la possibilità di modificare e risanare la società delle generazioni precedenti ormai incapaci di salvarsi. La regia è ottima, con sequenze ritmatissime scandite da dei dialoghi veramente ben fatti. Le due storie creano un'amalgama ben strutturata che vanno a dipingere sapientemente una società e un'ambientazione credibile e variegata. Nel film sono presenti numerosi pianisequenza strutturati benissimo che danno un tocco quasi teatrale alla pellicola. La scena nella quale c'è il cadavere è eccezionale e crea un'atmosfera unica. La fotografia è veramente ben fatta e vengono composte delle inquadrature molto curate con degli scorci di New York affascinanti. Il montaggio è una parte del film che la fa da padrone, grazie a delle trovate che danno un tono ironico e scandiscono benissimo la narrazione. Ad esempio gli stacchi nei quali si passa da un dialogo ad una sequenza di un film legata al tema della precedente conversazione dà un tono ironico e accattivante. Anche i flashback e l'intreccio delle due trame sono gestiti benissimo e danno un qualcosa in più alla pellicola. La colonna sonora è molto buona e incornicia bene le situazioni che si presentano oltre a dare un tono ulteriormente alleniano al tutto. I personaggi sono ben strutturati e diventano ben più delle macchiette che potrebbero sembrare ad una prima occhiata, riuscendo a comporre un quadro veramente umano e realistico della società. Ognuno di loro ha i propri limiti e i propri difetti, dei quali sono consci ma che sembrano rifiutare. Questa è un'opera veramente bella e riuscita che resta fra i picchi più alti di Allen, il quale confeziona un film tecnicamente ottimo dalle tinte amare che non nega futuro più roseo del presente nel quale viviamo, il tutto con un'ironia e uno stile inconfondibile e mai sottotono.

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