lunedì 16 febbraio 2015

Brutti, sporchi e cattivi (1976) di Ettore Scola


Trailer del film



Opera fortemente cinica e pessimista di Scola, che distrugge il mito dei poveri tutti buoni e puri di cuore, mostrando il lato più marcio dell'animo umano. La pellicola mostra la vita di una baraccopoli nella periferia di Roma, nella quale vive la famiglia Mazzatella, che è molto numerosa e attraversata da incredibili attriti. Il padre Girolamo possiede una buona somma di denaro, ottenuto come premio dell'assicurazione per essersi infortunato all'occhio con un getto di calce viva.
La famiglia Mazzatella
Lui è molto geloso dei suoi soldi e non intende dividerli con il resto della famiglia. Questo creerà moltissime tensioni e porterà i parenti a coalizzarsi contro il patriarca. Nell'ambiente descritto non c'è alcuno spazio per i buoni sentimenti o per l'onestà, dato che la vita dura ha reso meschini ed egoisti i poveri abitanti della baraccopoli. Nemmeno fra familiari c'è alcun rispetto o amore, ma solo disprezzo e convivenza per convenienza. Questa situazione è mostrata e realizzata veramente bene, attraverso una fotografia e delle inquadrature studiate a dovere per suscitare disgusto. Molte scene sono veramente crude o grottesche, in modo da non far mai entrare in empatia lo spettatore con i personaggi.
La famiglia va in città
Anche la scelta di truccare gli attori in modo che risultino sgradevoli alla vista aiuta questo processo e permette di trasmettere con maggior forza il messaggio. Ciò che viene portata avanti è una visione veramente pessimista della società, dato che nella visione di Scola, nemmeno i poveri sono privi di difetti, ma anzi riescono a tirar fuori il peggio dell'uomo per tentare di uscire dalla loro condizione di miseria. Non mancheranno quindi momenti che metteranno in risalto la spregevolezza dei protagonisti e l'inserimento del denaro come elemento che acuisce la malvagità delle persone rende il tutto ancora più amaro e desolante. Le scene sono girate molto bene, con il giusto tono, riuscendo così a creare dei momenti di forte impatto, come il tentato omicidio, che vanta una tensione eccellente e delle inquadrature veramente inquietanti, o la macellazione, che mantiene un tono veramente crudo, per via di ciò che viene mostrato e detto. Anche il trattamento che viene destinato alla nonna è terribile, dato che viene considerata e trattata con riguardo solo nel momento della riscossione della pensione, mentre negli altri momenti è abbandonata a se stessa. Inoltre la pellicola mostra come non ci sia via di fuga dalla propria condizione e che, quando qualcuno tenta di migliorarla, andrà incontro al fallimento che lo porterà in uno stato peggiore del precedente.
Girolamo porta a casa la sua amante
Dal punto di vista tecnico il film sfoggia una tecnica veramente invidiabile, sia nella forza del messaggio, sia nelle emozioni che vengono trasmesse allo spettatore. Alcuni momenti sono tecnicamente e visivamente molto ispirati e denotano una buona cura nella creazione di questo strambo microcosmo. Gli scorci presentati sono veramente belli e aiutano molto nel creare la giusta atmosfera. I rapporti fra i personaggi sono inoltre sviluppati molto bene e viene intessuta una rete sociale intrigante.
La casa della famiglia
Le figure presentate sono studiate bene e, pur non avendo tutti uno spessore degno di nota, vanno a completarsi l'un l'altro e a creare un nucleo familiare vitale e variegato, pur avendo una morale animalesca. Tutti questi elementi vanno a comporre un quadro molto pessimista e desolante, nel quale non c'è speranza o buoni sentimenti, ma solo soprusi e violenza, causati da un ambiente crudele e degradato. Tutto questo viene portato avanti con forza e qualità, inserendo sapientemente momenti ironici, grotteschi e di forte tensione, creando così una pellicola veramente bella e che resta impressa.

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