mercoledì 4 febbraio 2015

Gran Torino (2008) di Clint Eastwood


Trailer del film



Bellissimo film di Eastwood che riesce ad emozionare e a far riflettere. La storia è quella di Walt, un anziano americano che ha appena perso la moglie e rimane, quindi, a vivere da solo. Lui abita in un quartiere con una forte componente asiatica e si trova quindi circondato da facce che gli ricordano continuamente la passata guerra in Corea. Abbandonato dalla famiglia e ultimo difensore della sua cultura, si troverà a dover interagire e confrontarsi con gli asiatici, scoprendo così lati che ignorava del loro stile di vita.
La Gran Torino di Walt
La storia e la narrazione sono magnifiche, con numerosi momenti veramente emozionanti e con un ritmo eccellente. Tutto il film mostra la storia di un uomo che riscopre in un'altra cultura un senso di appartenenza e di coesione che non riesce a ritrovare nella società americana, ormai diventata troppo individualista e priva di valori. Il personaggio di Walt inizialmente potrebbe sembrare abbastanza squadrato per via del suo comportamento, ma in realtà durante la pellicola vengono mostrati numerosi lati del suo carattere che erano rimasti nascosti e che aiutano e renderlo indimenticabile, pur mantenendo i suoi lati di luce e di ombra.
Walt e Thao che parlano
Un aspetto che ho molto apprezzato è l'incoerenza di alcune sue convinzioni, dato che odia a prima vista ogni straniero, pur essendo egli stesso di origini polacche. L'opera si pone come una feroce critica, sia contro gli uomini che si chiudono in se stessi e nelle proprie convinzioni, senza aprirsi minimamente e al cambiamento e alle altre culture, sia al popolo americano, rappresentato dalla famiglia di Walt, che lo vede come un peso e se ne disinteressa, lasciandolo solo e abbandonato a se stesso.
Walt invitato dalla famiglia di Thao
La storia non manca anche di una certa crudezza, per via di alcuni momenti abbastanza forti e grazie alla serietà dei temi trattati, che ben si prestano ai toni adottati. Vengono messi in primo piano i rapporti fra le persone, in particolare fra il vecchio e Thao, mostrando come venga a crearsi un legame molto forte attraverso una conoscenza più profonda, che si tramuta in rispetto e affetto. I momenti più toccanti o significativi sono girati con garbo e nel complesso viene mantenuto un ritmo e una qualità narrativa molto buona, con alcuni momenti veramente emozionanti. Questo si traduce in un interesse totale da parte dello spettatore, il quale si troverà coinvolto nella vicenda e si troverà a porsi domande anche sul suo modo di relazionarsi con le diversità degli altri. Buona parte della potenza di questo film non deriva solo dalla bellezza della storia raccontata, ma anche dalla bravura tecnica che viene sfoggiata, con dei movimenti di macchina sempre precisi e che vanno a presentare inquadrature visivamente interessanti.
I vicini di casa di Walt
Anche la fotografia e la messa in scena risultano molto realistiche e mai tirate via, ma mantengono sempre un certo gusto nella composizione. Anche i dialoghi e il lavoro di scrittura è di buona fattura e tutte le scene scorreranno molto bene e con molta naturalezza. Gli altri personaggi sono anch'essi ben strutturati, anche se alcuni non sono sviluppati moltissimo, essendo sfruttati unicamente per portare avanti alcune situazioni nella trama. nonostante ciò i comprimari di rilievo sono tratteggiati bene e nel complesso viene creato un quadro di caratteri molto convincente. Anche il finale è veramente bello e, pur essendo un po' annunciato, riesce a convincere e a presentarsi in maniera non banale. Con le ultime sequenze viene quindi consacrata l'adozione di Walt nella famiglia degli asiatici, che è stata l'unica che gli è effettivamente rimasta.
Walt tenta di salvare una ragazza
Nella pellicola non manca nemmeno una certa dose di ironia che aiuta molto la scorrevolezza la trama. Nonostante i temi trattati, non è stato sacrificato il semplice intrattenimento, dato che la vicenda riesce anche ad interessare molto senza risultare eccessivamente moralista e pesante. Quest'opera è quindi veramente bella ed emozionante e riesce a far riflettere molto, grazie ad una qualità generale ottima e che conferma ancora una volta Eastwood come uno dei migliori registi in circolazione. Questo film è assolutamente imperdibile e sembra impossibile che un uomo di 80 anni riesca a mettere ancora così tanta vitalità e maestria nella regia, da far invidia alla maggior parte dei giovani registi che non riescono ad avere un briciolo della forza espressiva dimostrata in Gran Torino.

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