giovedì 16 gennaio 2014

American Hustle - L'apparenza inganna (2013) di David O. Russell


Trailer del film



Gran bel film che compone in maniera ottima una vicenda intrigante fatta di apparenze. La storia è quella di Irving, sposato con una ragazza madre, che per vivere fa il truffatore vendendo quadri falsi e facendosi dare acconti per prestiti che non concederà mai. La sua vita cambierà quando incontrerà Sydney, un ex spogliarellista che trova nell'uomo un modo di ricominciare. I due inizieranno a truffare in società, ma un giorno, per evitare di finire in galera, dovranno lavorare per un poliziotto che intende incastrare pezzi grossi della politica. Il piano prevede di raggirare questi criminali per coglierli con le mani nel sacco. La trama è sviluppata benissimo e non capita mai di perdere il filo della narrazione. Il film è suddiviso in una prima parte ambientata nel passato (praticamente un flashback) e in una seconda ambientata nel presente. Una cosa interessante è che durante il flashback la voce narrante non è sempre quella del protagonista Irving, ma i narratori diventano Sidney e Richie nel momento in cui viene espresso il loro punto di vista sulla vicenda. Ciò dà molto più ritmo all'azione ed aiuta a creare l'empatia con i personaggi. La pellicola mette in scena un gioco continuo di identità fasulle o celate, infatti molti personaggi dimostrano di non essere quello che sembrano ad un occhio superficiale, ma vengono mostrate molte sfaccettature che ribaltano più volte la visione sulla vicenda. Ad esempio nella prima scena i tre personaggi sembrano tutti poliziotti, mentre in realtà solo uno di loro lo è realmente. Altro caso è quello del sindaco Carmine, che sembra in un primo momento un semplice politico corrotto, ma durante il film mostra di avere realmente a cuore le sorti della città e ciò impedisce di dare un giudizio scontato sul suo operato. Questi sono solo due dei tanti momenti in cui una prima occhiata mostra una realtà parziale e distorta. Viene anche mossa una forte critica verso vari aspetti della società americana: la prima è verso un modello economico che ha spinto molto sull'acquisto a debito degli oggetti e che ha portato i cittadini ad esporsi a dei rischi; la seconda è verso un sistema politico costretto a sporcarsi le mani anche per fare del "bene". Oltre a ciò viene mostrata una forza di polizia (l'FBI) che non è in grado di rimuovere il marciume dalla politica perché esso è parte integrante di essa e sarebbe da riformare l'intero sistema. Questo è anche un film ritmatissimo che riesce ad intrattenere alla grande mettendo in scena una trama coerente ed interessante. La regia è ottima, dato che riesce ad orchestrare benissimo il racconto, dando un ritmo tale da rendere la narrazione scorrevole e facile da seguire. Ho notato che la macchina da presa si muove bene e mi sono sembrati azzeccati i movimenti verso un particolare soggetto, in maniera simile ad uno zoom. Le scene mantengono dei toni adeguati alla situazione, dando tensione dove serve e ironia in altri momenti. La regia inoltre sembra rendere omaggio a Tarantino in due momenti: durante l'apertura di un baule viene proposta la tipica inquadratura dal basso di Tarantino e in un'altra scena Richie mima con le dita un rettangolo come Uma Thurman in Pulp Fiction. La fotografia è ben fatta e riesce a dare inquadrature adeguate, con la giusta composizione degli interpreti. La colonna sonora è ottima e, pur essendo non originale, presenta degli ottimi pezzi che conferiscono ulteriore atmosfera alle scene. Gli attori sono in formissima e danno delle prove ottime, permettendo ai loro personaggi di avere carisma e credibilità. Anche il lavoro di scrittura è stato ben fatto, con personaggi sfaccettati che non sono mai completamente positivi o negativi; ognuno di essi ha dei pregi e dei difetti che li contraddistinguono e li rendono realistici. Saranno molte le personalità che rimarranno impresse e creeranno interesse nello spettatore. Nel complesso, quindi, questo è un film molto bello che riesce a far riflette non sacrificando il lato intrattenitivo, utilizzato anche per mostrare realtà torbide, e consegnando un'opera tecnicamente ottima che rimane impressa per la sua qualità.

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