domenica 8 giugno 2014

Fahrenheit 451 (1966) di François Truffaut


Trailer del film



Grande film di fantascienza che racconta di una realtà distopica nella quale i libri sono banditi e, attraverso questo divieto, c'è un'omologazione del pensiero. La storia è quella di Guy, un uomo che fa parte dei pompieri, un gruppo di persone al servizio dello stato che scovano e bruciano tutti i libri presenti nella città. Lui risulta essere abbastanza insoddisfatto della propria routine e del freddo rapporto con la moglie, schiava della televisione e degli psicofarmaci. La sua vita cambierà una volta conosciuta Clarisse, una giovane ragazza apparentemente fuori dagli schemi precostituiti, che lo porterà a riflettere sulla sua posizione e ad avvicinarsi ai libri. La storia prosegue veramente bene, con svolte narrative ben dosate che fanno procedere la vicenda in maniera semplice ma molto intrigante. Ovviamente uno degli aspetti maggiormente riusciti del film è il messaggio che vuole veicolare attraverso la storia di Guy. Infatti la società descritta viene mostrata come regredita culturalmente e schiava dell'ordine costituito. I cittadini non si pongono mai domande sulla propria condizione, ma la accettano senza alcuno spirito critico e la considerano come l'unica realtà possibile. Questo decadimento cerebrale è dovuto principalmente all'abbandono della cultura, in questo caso rappresentata dai libri, e dall'instupidimento causato dalla televisione, che veicola messaggi consolatori e che non turbano mai le fragili psiche dei cittadini. La tv ha portato anche alla perdita di memoria storica delle persone che non ricordano nemmeno la realtà prima della deriva autoritaria. Tutta la vicenda è confezionata molto bene, creando via via situazioni sempre interessanti e molto significative. Una delle più riuscite è senza dubbio quella del sogno di Guy, molto suggestivo e inquietante, che contribuisce a fargli capire la situazione nella quale si trova. Altra scena fondamentale è quella nella casa dell'anziana signora che non vuole separarsi dai suoi libri. Le immagini dei libri che bruciano sono indubbiamente molto forti e sono trattate con la giusta solennità. Il fatto che i libri siano una forza rivoluzionaria ed eversiva viene efficacemente spiegato durante la pellicola, e la loro forza attrattiva viene rappresentata nella donna che si commuove quando Guy legge un passo di un romanzo. La tesi ultima rimane quindi che l'apertura mentale e il continuo apprendimento attraverso la lettura e non solo è una delle armi più potenti per avere libertà fisica e mentale, oltre ad impedire al potere di prendere il sopravvento sulla popolazione. Tutto prosegue quindi piacevolmente fino alla bellissima parte finale con la scoperta degli uomini-libro che fanno ben sperare per il futuro della società, oltre a portare avanti la propria battaglia con estrema poesia. Unici difetti che mi sento di mettere in luce sono alcune piccolissime falle nella trama che rendono un paio di passaggi inspiegabili, come il motivo per il quale danno a Guy il lanciafiamme nella parte finale. La regia è ottima, dato che Truffaut muove la telecamera con maestria creando situazioni ben ritmate e visivamente molto stimolanti. Alcuni momenti sono veramente emozionanti e ho trovato una bella idea lasciare, in alcuni frangenti, il centro della scena alla lettura dei libri, veri protagonisti della pellicola. Tutta la storia inoltre viene trattata con molta classe evitando inutili eccessi e pomposità che avrebbero sminuito la bella trama. La fotografia e la messa in scena sono curatissime con ambientazioni suggestive e coerenti fra loro, anche senza essere eccezionali, andando così a creare un microcosmo vitale ed affascinante. Alcune sequenze sono veramente ben fatte, come quella già citata del sogno, oppure la parte finale nella terra degli uomini libro. Anche il montaggio è ben riuscito e aiuta molto a dare potenza visiva alle scene. Sono presenti alcuni tocchi che ho veramente apprezzato come l'avvicinarsi repentino della macchina da presa al ragazzo al telefono all'inizio del film. La colonna sonora è classica, ma comunque convincente e adatta alla storia. Gli attori sono veramente in forma e riescono a dare molta carica espressiva ai propri personaggi, i quali non risulteranno mai banali o piatti, ma avranno sempre un loro spessore e identità. Tutto questo grazie al bel materiale di partenza e all'ottimo adattamento del romanzo dal quale è tratto il film. Questo è giustamente un cult del genere fantascientifico e riesce a portare su schermo ottimamente un bel romanzo, veicolando molto bene il messaggio grazie ad una tecnica invidiabile e una ricerca visiva che riesce ad emozionare lo spettatore.

Nessun commento:

Posta un commento