domenica 1 giugno 2014

Hitchcock (2012) di Sacha Gervasi


Trailer del film



Bel film su Hitchcock, nel quale viene raccontata in maniera eccellente la nascita e la creazione di Psyco. La storia segue le vicende del regista, che dopo Intrigo Internazionale, cerca una nuova fonte di ispirazione. La scelta di realizzare Psyco verrà ostacolata in ogni modo dalla produzione e lui sarà costretto a superare varie difficoltà, anche familiari, per portare avanti l'opera. Anche Alma, la moglie, sarà protagonista del racconto e sarà oggetto di un approfondimento che le renderà giustizia. La storia è raccontata in maniera classica e con un ritmo invidiabile. Le situazioni si susseguono creando uno scenario vitale e molto interessante. Ovviamente uno dei traini principali del film è la curiosità nel vedere sviscerare la personalità di Hitchcock e nella realizzazione di uno dei più grandi film mai fatti. Alfred viene mostrato con lati oscuri e ironici, infatti vengono messe in luce le sue ossessioni per le donne bionde, per il macabro e l'interesse nel fare bei film. La sua attrazione e il rapporto conflittuale con le donne viene approfondito molto e non viene mostrato in maniera buonista o sciatta, ma viene costruito lungo la pellicola così da dare un quadro complesso e sfaccettato. Il protagonista ha delle pulsioni incontrollabili che lui veicola attraverso il cinema, così da tenerle sopite. Alcune scene che mostrano questo fatto sono quelle in cui lui colpisce l'acqua della piscina con il retino, come fosse un arma, oppure quando lui guarda il collo di Alma, come se volesse strangolarla. Anche il rapporto conflittuale con il genere femminile è ben spiegato, dato che lui ha paura di venire tradito dalle donne con cui è a contatto e ciò lo porta ad avere a volte un rapporto conflittuale con loro. Oltre ai lati oscuri vengono ben rappresentati anche i lati positivi, come l'ironia e il genio creativo. Il film riesce anche a rendere onore alla moglie, dato che viene mostrata come parte fondamentale del processo creativo di Hitchcock, supportandolo e aiutandolo a mettere in pratica le sue idee. Altro tema portante della pellicola è la magia del cinema che viene mostrata in tutta la sua potenza raccontando la realizzazione del film attraverso sequenze veramente efficaci e ben riuscite. La potenza visiva del mezzo filmico è sfruttata bene, mostrando il trucco e l'inganno che si nasconde dietro la macchina da presa, che però riesce ad affascinare e a rendere partecipe della magia. Il rapporto nella coppia dei due artisti riesce ad arricchire la narrazione, vista la conflittualità che si crea a causa della difficoltà per Alma nell'essere moglie di un genio ossessionato dalle bionde e a causa del desiderio di Alfred nell'avere il controllo assoluto sulla vita della moglie, non accettando che lei possa avere una sua carriera. Anche le scene in cui Hitchcock dialoga e segue le mosse del killer a cui si è ispirato per Psyco sono veramente ben riuscite e danno un tono vagamente oscuro alla vicenda, oltre a rendere il film una vera e propria ossessione per Alfred. La regia è veramente curata e, senza innovare, riesce ad avere uno stile classico che ben si adatta alla vicenda raccontata. Anche visivamente c'è una certa ricercatezza e sono molte le scene che restano impresse per via di alcune trovate ben sfruttate. Il tono dell'opera è curato e si alternano sequenze ironiche ad altre più serie e cariche di tensione. Il ritmo è mantenuto su ottimi livelli, riuscendo a mantenere altissimo l'interesse, grazie anche alla materia trattata. La fotografia è veramente ben fatta e costruisce delle inquadrature molto belle dai colori, quasi sempre, molto accesi, tranne nelle sequenze in cui il regista dialoga con il killer. La colonna sonora risulta adeguata ai toni delle scene, con, ad esempio, toni cupi nelle scene più inquietanti. Un momento veramente riuscito si ha quando la musica si amalgama agli urli della platea che guarda la prima del film, creando una sinfonia macabra ma affascinante. Anche il montaggio riesce ad essere ben fatto riuscendo a mantenere il ritmo e rimanendo chiaro pure nelle fasi più concitate. Gli attori danno delle prove veramente riuscite, con i due protagonisti veramente in forma che incarnano alla perfezione il loro personaggi, anche se Hopkins risulta a volte un po' caricaturale, ma in minima parte. I personaggi sono ben strutturati e quasi nessuno risulta piatto e mal scritto, anche se qualcuno non è molto approfondito. Nel complesso viene creato un insieme di personalità ben strutturato che riesce a mantenere vitale la narrazione. In definitiva, questa è una pellicola ben scritta e ben diretta, che riesce a raccontare con intelligenza e maestria una vicenda molto interessante, inserendo ironia e macabro in dosi adeguate per rendere il racconto veramente interessante.

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