lunedì 23 giugno 2014

L'infernale Quinlan (1958) di Orson Welles


Trailer del film


Capolavoro di Wells che racconta, attraverso un poliziesco, la caduta di un uomo che crede nella giustizia ad ogni costo. La trama si svolge nel confine fra Stati Uniti e Messico, luogo nel quale avverrà l'omicidio di un imprenditore edile della zona. Mike Vargas, un detective messicano in luna di miele con la moglie Susy, assisterà all'evento e deciderà di affiancare la polizia locale nelle indagini. L'incarico di scoprire l'assassino sarà affidato al capitano Quinlan, che indagherà con metodi non convenzionali. Entreranno a far parte della vicenda anche gli sgherri della famiglia Grandi, un gruppo criminale in guerra con Vargas, il quale deve testimoniare al processo che vede incriminato il capo della famiglia. Verranno quindi seguiti gli splendidi sviluppi che si concentreranno maggiormente sulla figura di Quinlan, più che sul delitto dell'imprenditore. La storia è sviluppata con una maestria unica e riesce, pur partendo da una premessa abbastanza semplice, ad intessere un racconto molto profondo che indaga una realtà sociale e due modi di intendere la giustizia. Da una parte abbiamo Vargas, irreprensibile uomo di legge che segue le regole senza mai sgarrare, dall'altra abbiamo Quinlan un uomo disilluso dalla vita, che a suo modo persegue una giustizia carica di odio, disprezzo, da portare avanti a qualunque costo, anche sporcandosi le mani. Fra i due nascerà ovviamente un conflitto, che sarà il vero nucleo centrale della pellicola, mentre i fatti criminali fungono da sfondo per dare potenza e veridicità al racconto. Vedremo quindi interagire fra loro molti personaggi che compongono una realtà urbana degradata e minacciosa, che non fa sentire al sicuro quelli che vi si oppongono. Il racconto riesce a trasmette forti sensazioni nello spettatore e risulta costruito con una grande cura nei particolari, come ad esempio quando Quinlan esce da una camera d'albergo nella quale c'è un cartello con scritto "Avete dimenticato qualcosa?" e lui ha realmente dimenticato il suo bastone, che si rivelerà un particolare fondamentale per la trama. Un aspetto che dà ulteriore bellezza al film è la caratterizzazione del personaggio di Quinlan che viene mostrato distrutto dall'omicidio della moglie, che lo ha spogliato di ogni fiducia nell'umanità e nel rispetto delle regole. La regia è eccezionale, con dei piani sequenza da antologia, come ad esempio quello ad inizio film, che è assolutamente perfetto. Anche le inquadrature sono curatissime e ogni particolare sembra studiato nei minimi dettagli. Pure il ritmo e lo sviluppo della vicenda sono ottimi e risulta palese il genio di Wells. La fotografia è veramente ben fatta, con inquadrature visivamente bellissime e dei giochi di luce che rendono giustizia al bellissimo bianco e nero. Vengono utilizzate molte inquadrature sghembe e dal basso, come a voler disorientare e inquietare lo spettatore, così da farlo stare in tensione costantemente. Anche il montaggio è tecnicamente impeccabile con degli stacchi molto belli e con la creazione di sequenze mai sotto tono. La colonna sonora è di stampo classico e riesce a dare un'atmosfera veramente eccellente. Gli attori sono in parte, con i due protagonisti, Vargas e Quinlan, assolutamente perfetti grazie anche ad un lavoro di scrittura molto ispirato che rende anche i dialoghi veramente accattivanti e ragionati, così da farli a caratterizzare ottimamente i personaggi. Nel complesso, quindi, questo è un vero e proprio capolavoro, che con una tecnica impareggiabile, racconta le vicende di uomini di legge con due idee opposte di giustizia, in un contesto degradato dove a volte seguire le regole può non bastare.

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