Mediocre commedia che si salva in parte per via di una coppia comica convincente. La trama segue le vicende di Alfio e di Silvano che decidono, dopo alcune vicissitudini, di aprire una ditta di dimagrimento, finanziata dalla moglie del primo. Per creare la ditta vengono studiate idee innovative e il business sembra prendere il volo, ma gli imprevisti sono in agguato. La trama viene portata avanti con un ritmo un po' blando e vengono presentate delle situazioni non eccezionali, le quali, però, grazie al buon ritmo che viene dato alle scene comiche dal duo Pozzetto-Verdone, riescono ad acquistare di valore.
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Un momento durante la terapia |
Lo sviluppo della storia segue una linea facilmente prevedibile, ma riesce a non risultare fastidioso. Anzi, alcune scene, sono veramente divertenti, con delle trovate sceniche che riescono a rimanere impresse e a convincere molto. Ad esempio è possibile citare la scena in cui i pazienti, ormai preda della fame più sfrenata, si comportano come degli zombi in cerca del cibo. Anche le scene legate al bambino sono un po' banali, ma grazie alla verve di Pozzetto riescono ad essere convincenti.
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Scena dell'incontro fra i due protagonisti |
Anche l'ambientazione è nel complesso ben strutturata, per via del tono surreale della clinica e dell'atmosfera a volte carica di tensione che viene respirata, grazie al fatto che i pazienti vengono mostrati come famelici e pronti a scatenare una rivoluzione in ogni momento. La storia prosegue quindi linearmente, fino ad un finale gradevole, ma fin troppo felice. La regia è operaia e porta avanti senza cadute eccessive di stile, ma senza nemmeno trovate degne di nota, escluse quelle già menzionate. Il ritmo non è inoltre sempre all'altezza, ma riesce a non annoiare mai. I tempi comici sono dovuti principalmente alla bravura degli attori, più che ad una regia capace, ma vengono comunque supportati in minima parte.
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L'inizio di una nuova vita per i due uomini |
La fotografia e le ambientazioni sono abbastanza curate, senza far gridare al miracolo, ma riescono ad avere una atmosfera coerente e abbastanza riuscita. Il comparto tecnico in generale non riesce comunque a lasciare un'impronta degna di nota, ma consegue il risultato di non avere eccessive cadute di stile. Gli attori sono abbastanza in parte, anche se gli unici che convincono sono Pozzetto e Verdone che insieme risollevano le sorti di una pellicola che altrimenti non avrebbe mai preso il volo. Anche i personaggi non aiutano in questo senso, dato che sono molto stereotipati e non convincono fino in fondo, pur essendoci rare eccezioni. Quindi nel complesso questa è una pellicola che convince a metà e non è esente da difetti, ma riesce comunque a divertire, grazie ad alcune, anche se poche, trovate sceniche efficaci ed ispirate e ad un duo ben amalgamato che non farà storia, ma allieta molto la visione.
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