martedì 16 settembre 2014

Tutti pazzi per Rose (2012) di Régis Roinsard


Trailer del film



Buona commedia dallo stile fortemente retrò che crea una storia carina senza, però, distaccarsi troppo dagli stereotipi del genere. Il film segue la storia di Rose, ragazza della periferia francese che non vuole restare a lavorare nell'attività di famiglia e decide di andare a Lisieux per diventare segretaria. Durante il colloquio presso il proprietario di un'assicurazione, verrà notata per la sua sorprendente velocità nel battere a macchina e verrà quindi assunta. Louis, il suo datore di lavoro, vede nella dote della giovane Rose una possibilità per portarla ai massimi livelli della competizione di dattilografia. Inizierà quindi un duro allenamento per perfezionare l'abilità della ragazza, che la porterà ad avere un successo insperato, il quale metterà a dura prova il loro rapporto. La storia è raccontata bene, con il giusto ritmo e con la giusta enfasi.
Rose durante la sua prima gara
Le fasi delle gare sono rese abbastanza appassionanti, tenendo conto del tipo di competizione, e anche le altre sequenze sono ben ritmate e riescono a dare brio alla vicenda. Ovviamente nel film è inserita anche la storia d'amore fra i due protagonisti che segue dei binari ampiamente battuti, senza presentare alcuna novità degna di nota. Anche la trama, nonostante sia ben raccontata, risulta ampiamente prevedibile e ciò rischia di sminuire molto il buon lavoro fatto dal punto di vista stilistico. Anche il finale e le difficoltà incontrate non sono niente di nuovo, ma c'è da ammettere che vengono gestite bene e riescono ad appassionare. Una cosa che ho veramente apprezzato è stato lo stile che caratterizza tutta la storia. Viene adottata, infatti, una messa in scena fortemente retrò, che ricorda vagamente i film anni '50, non solo dal punto di vista dell'ambientazione, ma anche sotto l'aspetto narrativo. In molte cose ho visto rimandi allo stile di quegli anni e ciò permette alla pellicola di essere veramente piacevole. Ovviamente non mancano alcuni momenti e situazioni tipiche dei film più recenti, ma nel bilancio generale, non spezzano eccessivamente l'illusione di trovarsi di fronte ad un vecchio film. Purtroppo, come già detto, la storia non riesce a sorprendere, ma gioca comunque bene con le carte che ha a disposizione. Inoltre l'idea di base del soggetto è convincente perché è un po' fuori dagli schemi.
Rose durante gli spot pubblicitari
La regia è molto curata, dato che riesce a mantenere un ritmo posato, che aumenta solo durante le gare di dattilografia. Questo permette di avere una commedia comunque frizzante e ironica, che risulta molto piacevole. Le inquadrature denotano una certa cura e alcune sequenze sono visivamente interessanti, pur avendo un look retrò. La fotografia usa colori molto accesi e crea un'ambientazione molto colorata e vitale. L'uso di questi colori dona molta allegria all'opera e ben si amalgama alla vicenda raccontata. Il montaggio riesce a dare un buon ritmo a tutta la storia e risulterà difficile annoiarsi durante la visione. La colonna sonora presenta dei brani dal sapore antico, che donano ulteriore atmosfera al film, anche se a volte vengono ripetuti in maniera eccessiva.
Rose che fa da testimonial ad una macchina da scrivere
I personaggi principali sono caratterizzati benino, pur non discostandosi troppo dagli stereotipi del genere romantico. Nonostante ciò sono comunque figure piacevoli, che portano avanti bene il film. Il resto del cast non è molto approfondito e non si discosta molto dalla bidimensionalità dei caratteri. Unica eccezione è la coppia di amici di Louis, che però non brillano per personalità. La fase di scrittura non può vantare una qualità eccelsa, dato che, soprattutto nelle fasi finali, è possibile prevedere ogni singola scena. Un aspetto che arriva addirittura ad essere fastidioso è il fatto che sia, come sempre, l'uomo a salvare in extremis la ragazza che si trova in difficoltà per via delle pene amorose. Esclusa la parte finale, la narrazione mantiene comunque una buona qualità e nel complesso la storia in sé ha alcune buone idee che, con una cura maggiore avrebbe consegnato un vero gioiello. Ciò resta è quindi una buona commedia, frizzante e piacevole, grazie ad uno stile convincente, che permette di dare una certa freschezza ad una storia stravista che non è stata sfruttata pienamente.

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