lunedì 7 ottobre 2013

Gravity (2013) di Alfonso Cuaròn


Trailer del film


Buon film di sopravvivenza spaziale che crea una buona atmosfera. La vicenda è ambientata nello spazio dove i due protagonisti stanno riparando un satellite. Ad un certo punto una nube di detriti distrugge tutto, compreso lo shuttle con cui erano venuti, lasciandoli soli alla deriva nello spazio. Il film è in conclusione una storia di sopravvivenza che sposta l'ambientazione nello spazio. La trama infatti segue le linee tipiche del genere senza apportare variazioni degne di nota. Un punto di merito va indubbiamente alla scenografia che è curatissima e veramente affascinante. Spesso la telecamera si troverà ad indugiare su immagini della Terra o inquadrerà i protagonisti con panoramiche per darci dei paesaggi suggestivi. Anche la fotografia e la regia sono ottime, con la telecamera che si muove molto facendo dei lunghi piani sequenza orchestrati benissimo e veramente ben fatti. Interessante è anche l'uso delle soggettive della protagonista, che spesso vengono usate quando si deve muovere fra degli appigli, facendo entrare più in empatia lo spettatore con la sua situazione. Gli effetti speciali sono impeccabili e non si fanno notare in nessuna parte del film: semplicemente eccezionali. L'ansia viene dosata bene e vengono alternati momenti molto ansiogeni, anche grazie ad un buon uso del sonoro, a momenti più rilassati. Il punto in cui la pellicola peggiora rovinosamente è nei rapporti umani e nei dialoghi che sono una delle cose più stereotipate che ho sentito nell'ultimo periodo. Emergeranno drammi familiari, discorsi sentiti centinaia di volte che rovinano molto l'atmosfera creata all'inizio (sarebbe stato meglio farlo quasi interamente senza dialoghi). Altro problema è che sul finale la vicenda prosegue su binari troppo rodati e dopo un po' non è difficile immaginarsi per filo e per segno cosa accadrà in ogni scena. Ciò può essere considerato un difetto secondario se tutto fosse presentato in maniera nuova, ma anche l'uso dei dialoghi e delle situazioni sa veramente troppo di già visto. Anche la ricerca di situazioni strappalacrime non l'ho trovata una scelta azzeccata. Peccato, perché la partenza era stata ottima e anche l'idea e la trama, se fossero state gestite meglio, avrebbero potuto consegnarci un prodotto eccellente, invece rimane solo una buona opera tecnicamente ottima.

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