venerdì 4 ottobre 2013

Lisa e il diavolo (1972) di Mario Bava e La casa dell'esorcismo (1975) di Mario Bava e Alfredo Leone


Vista la storia travagliata subita da Lisa e il diavolo ho deciso di scrivere la mia opinione sulla versione originale e sulla versione modificata dal produttore senza il consenso di Mario Bava.

Trailer del film


Grande horror surreale con una grande atmosfera e un'ottima fotografia. La pellicola inscena una storia fatta di maledizioni e vede protagonisti Lisa, il diavolo e altri personaggi dal passato torbido. Tutte queste persone si troveranno loro malgrado nella stessa abitazione e inizierà ad emergere il loro passato, in parte guidati dalle macchinazioni del diavolo/maggiordomo. La fotografia  bellissima e molto curata e, insieme all'atmosfera e all'ambientazione, risulta essere il punto forte del film. La trama è anch'essa interessante e segue uno sviluppo non molto innovativo, ma è ben curata e sviluppata. I personaggi seguono i caratteri chiave di questo genere di pellicole, ma sono quasi tutti ben delineati e caratterizzati. Sono presenti, inaspettatamente visto l'andamento del film, alcuni delitti più violenti e quasi gore, che non cadono mai nell'eccesso dato che avrebbe stonato con il tono generale della pellicola. Alcune trovate visive sono inoltre molto efficaci e ben riuscite, come ad esempio la continua sostituzione dei cadaveri con dei manichini. Anche i movimenti di macchina puntano molto sugli zoom per dare più tensione alle scene e c'è una grande mobilità dell'obiettivo, sempre gestita con maestria, in alcune sequenze. La parte finale è quella che ho preferito, dato che è visivamente una delle più belle e anche il finale è, secondo me, ben riuscito. Sto quindi parlando di un horror di altissimo livello che riesce a stupire lo spettatore e ad inserirlo efficacemente nella vicenda: veramente un bel film.



Trailer del film


Per problemi con la produzione Lisa e il diavolo è stato rimontato e gli sono state aggiunte scene di esorcismo così da seguire la moda lanciata dall'Esorcista. Ciò che viene fuori è una pellicola che mantiene parecchie delle belle sequenze dell'originale, anche se rimontate non sempre con la stessa efficacia, ma che risulta inferiore sotto molti aspetti. Il problema principale è che le scene aggiunte si congiungono male alle parti originali e creano una storia a volte un po' confusa. Parecchie aggiunte, oltre ad avere un livello registico inferiore a quelle nell'originale, sono palesi citazioni del film di Friedkin (fino a sfiorare la copiatura). Ance il finale inedito non riesce a risollevare l'opera essendo senza guizzi e un po' tirato via. Non mi dilungo oltre su questa operazione commerciale che è nata male e che offre la brutta copia di un gran bel film. Le sequenze di Mario Bava sono l'unica cosa che salva il film da una bocciatura totale.

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