giovedì 24 ottobre 2013

La donna che visse due volte (1958) di Alfred Hitchcock


Trailer del film


Capolavoro del maestro Hitchcock che attraverso il thriller crea una storia realizzata in maniera magistrale. Ogni cosa, dal punto di vista tecnico, è perfetta. La regia fa muovere la macchina da presa in maniera sinuosa fornendo inquadrature con un ottima fotografia. Viene utilizzata, inoltre, per la prima volta nella storia la tecnica del vertigo che si basa su uno zoom in avanti con carrellata della telecamera all'indietro. Ciò permette di avere un effetto di allungamento utile a dare il senso di vertigini provato dl protagonista. La scelta più azzeccata dal punto di vista della trama è senza dubbio quella di svelare un mistero a due terzi del film, invece che alla fine. Ciò elimina l'effetto sorpresa finale, ma crea una forte suspance per tutta la parte finale del film a proposito di cosa farà il protagonista una volta scoperto l'inganno. Gli attori danno ottime prove attoriali e ogni personaggio è strutturato in maniera perfetta. La parte in cui il protagonista vuole trasformare una donna nella sua defunta amata è meravigliosa e segue il percorso di Scotty verso la pazzia e l'ossessione. Le luci e la messa in scena sono eccezionali, con alcune riprese che sono avanguardiste persino oggi (l'incubo di Scotty) ed altre eccezionali per gli anni in cui sono state fatte. Il film non risente minimamente del peso degli anni ed ha ancora oggi una carica unica. Tutta la pellicola è pieni di allusioni e riferimenti simbolici che non possono essere colti nella loro totalità con un'unica visione. Non intendo dilungarmi molto, dato che quest'opera deve essere vista ad ogni costo visto che raggiunge vette artistiche toccate una manciata di volte in tutta la cinematografia mondiale.

Nessun commento:

Posta un commento