Trailer del film |
Grande thriller con forte critica della società alle spalle. L'ultimo film finora diretto da Stuart Gordon è un gioiello che grazie ad una sceneggiatura di qualità rimarrà impresso nella mente dello spettatore. La vicenda ruota intorno ad un incidente causato dalla protagonista, in cui la vittima rimane incastrato nel parabrezza della macchina. Lei decide quindi di portare nel garage la macchina e il povero malcapitato così da decidere cosa farne in modo da non rischiare di perdere una promozione promessale sul lavoro. I personaggi sono pochi e i principali sono tratteggiati molto bene e risultano essere sfaccettati e di spessore. La fotografia e la regia sono asciutte e tutta la messa in scena è molto realistica senza lasciare spazio ad eccessi di nessun genere. Nonostante ciò sono presenti alcuni momenti lievemente gore che spiazzano, ma sono azzeccatissimi nel complesso. Il film pone una forte critica alla società attraverso i comportamenti della protagonista che è il personaggio più meschino e inumano del film, anche se ci viene presentata come un cittadino modello. La critica viene portata avanti anche attraverso i vicini di casa che si comportano in maniera discutibile, ma in parte giustificata. Il quadro che emerge è desolante dato che mette in mostra una realtà in cui per il successo e per la carriera le persone sono disposte a tutto, tradendo anche le proprie convinzioni. Inoltre una cosa che viene messa in evidenza è lo scarso interesse che viene ad oggi posto sui più sfortunati e sulle persone in difficoltà (critica palese all'amministrazione Bush). Le uniche figure positive sono infatti la vittima, i poveri e, in parte, gli immigrati che vivono in un clima di terrore per paura di venire deportati. Ovviamente tutte queste critiche non sono sbattute in faccia, ma sono inserite in un prodotto di alto livello che riesce ad intrattenere egregiamente e a fare dell'ironia veramente ben riuscita. Unica cosa che fa storcere il naso è che non sono ad oggi in vista altre pellicole di questo regista... veramente un peccato!