Horror discreto un po' troppo derivativo. Il film in questione si inserisce a pieno titolo nel genere j-horror senza aggiungere niente e accodandosi al successo ottenuto dal grande Ringu di Nakata (bellissimo!). Il tutto viene spostato dalla televisione al cellulare e c'è da dire che la trovata in parte funziona essendo ormai uno strumento fondamentale della nostra vita. Purtroppo le atmosfere create nel film non sono al livello di quelle di Ringu, ma sono comunque buone. L'esito della ricerca della protagonista risulta essere non banale ed è presente un buon crescendo sul finale, anche se risulta abbastanza canonico e prevedibile. Gli attori sono in parte e la bambina, che detestavo ad inizio film, si è rivelata un buon personaggio abbastanza inquietante. La paura non la fa da padrone, ma si punta molto sull'angoscia e sulla tensione più che sullo spavento puro, che viene ogni tanto cercato con trovate non proprio originali. Il film soffre di una scrittura a volte un po' confusa e il personaggio del maniaco è un po' superfluo. Ciò che rimane è quindi un discreto prodotto per i veri appassionati del j-horror, non superbo, ma nemmeno da buttare.
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