mercoledì 11 settembre 2013

Diaz - Don't clean up this blood (2012) di Daniele Vicari




Film molto bello ma allo stesso tempo terribile. La pellicola, basandosi su fatti realmente accaduti può tranquillamente essere definito un horror. La regia è molto curata e la scelta di prendere come punto focale dal quale dipanare le vicende dei protagonisti (è una pellicola corale) il lancio di una bottiglia di vetro è stata, a mio avviso, azzeccata. Ovviamente non ci dobbiamo aspettare notizie nuove o novità su un caso del quale ormai sappiamo praticamente tutto, ma viene comunque descritto il tutto in maniera eccellente mettendo in risalto le colpe dei poliziotti e dei capi che hanno dato l'ordine. Purtroppo il tutto viene mostrato senza fare nomi anche se, essendo di dominio pubblico, non è una colpa poi così grave. La scena madre dell'assalto alla scuola è resa in maniera magistrale con una regia glaciale che lascia che siano le immagini a parlare e senza porre eccessiva enfasi sulla violenza, che sarà stata sicuramente maggiore di quella mostrata. I protagonisti sono tutti ben caratterizzati e nasce una spontanea empatia con le vittime. Viene ben mostrato come lo stato si sia mosso per insabbiare la vicenda e abbia mentito alla stampa per evitare che venissero fuori gli abusi. Le uniche critiche che si possono muovere al film a mio avviso sono un eccessivo buonismo con cui sono visti i manifestanti (sembrano tutti un po' troppo buoni), per il resto tutto funziona molto bene. Una pellicola da vedere e, anche se non raggiunge le vette toccate da Il Divo (altro film recente che parla di vicende italiane), resta comunque un gran bel prodotto di un cinema italiano che ogni tanto tira fuori delle perle.

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