martedì 24 settembre 2013

Film per non dormire: Racconto di Natale (2005) di Paco Plaza


Trailer del film


Discreto racconto per ragazzi a tinte horror che risulta piacevole anche se, essendo per un target di giovani non può mostrare quanto dovrebbe. I protagonisti della vicenda sono dei bambini che trovano in una buca una rapinatrice e invece di aiutarla decidono di sfruttarla per farsi dare il frutto della rapina appena commessa. Il regista si rifà al gruppo di ragazzi dei Goonies, riuscendoci in parte, con la differenza che in questo caso la maggior parte dei ragazzi siano malvagi. Essi infatti provano sentimenti di avidità e attuano violenza in maniera simile agli adulti (o comunque di età maggiori della loro). I ragazzi arrivano al punto di torturare la "povera" criminale pur di ottenere i soldi, che non potrebbero in ogni caso riuscire a nascondere alle famiglie. Una cosa particolare è che i pochi adulti mostrati non vengono mai inquadrati in faccia, eccetto la rapinatrice, e non viene mostrato quasi nessun genitore dei ragazzi, quasi come vivessero da soli. Ciò, vedendo come si comportano i protagonisti, può voler indicare che le loro cattive azioni siano dovute alla mancanza di attenzioni da parte delle famiglie. La colonna sonora è completamente fuori luogo e tenta di portare un clima disteso e infantile alla vicenda. Le parti migliori dal punto di vista della tensione infatti sono quelle in cui manca la musica di sottofondo, eccezion fatta per la scena nella sala da ballo in cui viene usata una canzone non originale. Un'idea buona della pellicola, anche se rimane su toni molto più leggeri dei film horror è il parallelismo fra la rapinatrice e uno zombie quando questa tenta di muoversi. In queste scene ci ho visto alcuni rimandi a Romero (in particolare alla Terra dei morti viventi). Il trucco sulle ferite è molto realistico e allevia l'atmosfera infantile della pellicola. Tutta la parte finale non è male e risulta più violenta del previsto con una buona chiusura. Tutta la vicenda si mantiene su toni molto leggeri e rimane più una favola che un film horror vero e proprio, dato che non spaventa né disturba mai, anche se alcune scelte sono abbastanza coraggiose visto il target a cui è rivolto. Quindi ci troviamo di fronte ad un prodotto palesemente televisivo (anche dalla regia è visibile), con un doppiaggio bruttino, che ha pochi apici, ma secondo me riesce a non scadere in clichè o banalità tanto gravi.

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