sabato 21 dicembre 2013

Marebito (2004) di Takashi Shimizu


Trailer del film


Ottimo film horror che presenta una storia disturbante e innovativa. La pellicola racconta di un reporter/videomaker che rimane affascinato dall'espressione di puro terrore di un uomo subito prima di suicidarsi e decide di capire cosa glielo ha scatenato. Per far ciò finirà, attraverso le gallerie della metropolitana, in un mondo sotterraneo dove troverà una ragazza nuda incatenata (che chiamerà F). Lui la porterà a casa con sé ed inizierà per lui una spirale autodistruttiva verso la follia. Tutta la vicenda è particolarmente intrigante e riesce a mantenere molto alto l'interesse. Il protagonista, accudendo F inizierà ad avere visioni e riceverà chiamate da persone sconosciute che sembrano sapere molte cose su di lui. Una cosa molto interessante è che il film non fa mai capire se le cose che lui vede rappresentino veramente la realtà o siano solo frutto della sua immaginazione, anche se alcuni punti vengono chiariti. A tal proposito è possibile interpretare il sottosuolo come il luogo d'origine delle paure più ancestrali dell'uomo. Durante la vicenda sono portate avanti molto bene entrambe le teorie così da lasciare allo spettatore l'interpretazione finale. Viene messa in scena la sua continua ricerca per il terrore puro, che sembra poterlo portare alla follia e alla comprensione delle conoscenze degli Antichi. Questa ricerca lo porterà verso un abisso senza fine e ciò è reso molto bene. La pellicola cita e prende spunto dalla mitologia lovecraftiana, modificandola per i suoi scopi senza snaturarne l'atmosfera e la natura. Il rapporto con la ragazza sarà trattato molto bene e sarà per lui la chiave per raggiungere il terrore puro. L'atmosfera creata è ottima, ricorda moltissimo quella scatenata durante i racconti di Lovecraft, risultando molto disturbante. Viene inoltre creato un universo ben strutturato e credibile, con la sua storia e la sua identità. La regia è ottima, riuscendo a creare situazioni inquietanti e credibili, pur avendo un budget bassissimo. Vengono utilizzati diversi stili di ripresa che vanno dal POV, alle riprese classiche, a scene viste attraverso schermi televisivi. Nel complesso questa scelta dà una forte dinamicità alla vicenda e riesce a creare un'ottima atmosfera. Pure la fotografia e la messa in scena sono molto curate, mostrando ambientazioni molto suggestive e belle inquadrature, soprattutto durante le interazioni fra il protagonista e la ragazza. Anche il montaggio l'ho trovato ben fatto, dato che non crea mai confusione fra i vari stili di ripresa, ma riesce ad equilibrarli ben fra loro. Vengono, in alcuni punti del film, mostrati fotogrammi e situazioni che avverranno successivamente e ciò fa un bell'effetto dal punto di vista visivo. La colonna sonora è utilizzata poco, ma risulta ben fatta e adeguata alle scene in cui è inserita. I pochi membri del cast offrono delle prove attoriali convincenti, dando vita a personaggi interessanti e ben scritti, anche se ovviamente il protagonista è sempre padrone della scena. La pellicola non è molto violenta, ma le parti più sanguinolente sono rese bene. Anche il trucco della ragazza è fatto benissimo e riesce a rendere perfettamente l'aura di morte che le aleggia intorno. Questo è, quindi, un horror di alto livello, realizzato benissimo e che ha dalla sua una trama intrigante sviluppata bene che riesce a disturbare ed angosciare grazie anche ad un'ottima messa in scena.

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