sabato 14 dicembre 2013

Reazione a catena (1971) di Mario Bava


Trailer del film


Bellissimo film antenato dello slasher. La storia inizia con l'omicidio di un'anziana signora in sedia a rotelle da parte del marito, che viene a sua volta ucciso a coltellate da uno sconosciuto. Da questo incipit inizia una vicenda molto violenta, dove le persone coinvolte non avranno scrupoli ad uccidere pur di ottenere l'eredità della signora. Durante questi avvenimenti, alcuni innocenti, per aver visto troppo, ne faranno le spese. Vengono mostrate, senza filtri, le dinamiche che portano ad una spirale di violenza che non fa altro che aggravarsi fino al geniale e macabro finale, in cui viene rappresentato come, chi compie atti violenti potrebbe trovarsi a sua volta a dover subire tali trattamenti. La causa di tutte le crudeltà è l'avidità dei personaggi, che li porta ad una deriva morale senza uscita e che, una volta iniziata, non può far altro che degenerare. Le meccaniche messe in atto in questa pellicola sono molto innovative e saranno riprese successivamente per far nascere e portare avanti il genere dello slasher. Questo stile è stato molto prolifico e dura fino ai giorni d'oggi, anche se un po' ridimensionato. C'è da dire che sono solo una manciata, fra le tante opere fatte, a poter essere paragonate a Reazione a catena, dato che risulta difficile superarne la bellezza. La violenza è molto esplicita e vanno fatti i complimenti ai begli effetti speciali che rendono ogni uccisione molto realistica e disturbante. Vengono mostrati omicidi a catena con una cattiveria rara e un'eleganza che quasi nessuno slasher, nemmeno ai giorni d'oggi, ha avuto il coraggio e la capacità di eguagliare. La regia è eccezionale (alcuni elementi sono copiati da Venerdì 13) e punta molto sulle soggettive, sugli zoom e su un netto cambio di tono fra gli omicidi e le interazioni dei personaggi, quest'ultimi momenti caratterizzati da uno stile più posato e addirittura poetico in alcune sequenze. La fotografia è ottima, con alcuni paesaggi e inquadrature molto azzeccate, insieme ad un eccezionale uso delle luci. Il punto di forza del film però, secondo me, è il montaggio che, soprattutto durante alcune uccisioni, ha una precisione e un ritmo che raramente mi è capitato di vedere (la prima uccisione mi ha tolto il fiato e mi ha ricordato l'impiccagione di Suspiria). Anche la colonna sonora è ben fatta riesce a mantenere il tono voluto nelle scene. Gli attori danno delle belle prove, donando spessore e carisma ai propri personaggi, eccezion fatta per i quattro giovani che sono trattati in maniera più superficiale. Il ritmo è molto elevato e dubito che qualcuno possa annoiarsi vedendo la pellicola, che sembra modernissima. In quest'opera Bava sembra non aver inserito alcun elemento gotico (tranne forse la chiromante) o kitsch, ma ha preferito dare uno stile registico senza fronzoli e molto realistico. In conclusione, posso tranquillamente definire Reazione a catena una pietra miliare della cinematografia per via delle molte innovazioni che ha portato e per l'altissima qualità tecnica, che lo rende ancora oggi cattivissimo, violentissimo, molto intrattenitivo e stupendo da vedere.

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