martedì 31 dicembre 2013

Hardware - Metallo letale (1990) di Richard Stanley


Trailer del film


Bel film di fantascienza postapocalittica a tinte horror. Il film racconta di un uomo che compra, da un ricercatore di rottami, una testa di un androide. Lui la porterà dalla sua ragazza senza sapere che il robot è ancora attivo e che, quindi, a breve si sveglierà per uccidere tutto ciò che gli capita a tiro. La storia è raccontata molto bene, grazie a scelte narrative interessanti e non banali, grazie alle belle ambientazioni che costruiscono un mondo postapocalittico credibile e grazie all'azzeccata scelta dei tempi e delle situazioni. La pellicola è molto citazionista, alcune di queste sono il robot che ricorda Terminator e le ambientazioni che hanno dei rimandi a Mad Max. Molto interessante è la scelta di spostare l'attenzione, per buona parte del film, dall'uomo alla sua ragazza che si troverà ad affrontare l'androide nel suo appartamento. Il ritmo è buono, anche se presenta alcuni cali, ma riesce a creare una buona atmosfera e creare bene tensione. La sfida che viene combattuta nell'abitazione dà un forte senso di claustrofobia e risultano quasi necessarie le sequenze al di fuori dove il protagonista scopre il pericolo che corre la sua metà. Un'altra cosa degna di nota è senza dubbio la creazione di un microcosmo coerente e credibile che riesce da solo a dare spessore a tutti i personaggi al suo interno. Non mancano nemmeno frecciate ai governi che decidono di continuare a costruire armi sempre più potenti, solo per portare morte ad un mondo già orientato verso la distruzione. Sono presenti anche molti rimandi alla religione, ad esempio il robot si chiama M.A.R.K. 13, che è una citazione ad un versetto della bibbia, e viene anche mostrata una luce somigliante ad un eclissi solare, come se aleggiasse una sorta di giudizio divino sulla Terra. Forse questo aspetto poteva essere sfruttato meglio, ma risulta molto suggestivo. La regia è buona ed orchestra bene uno scontro che, in un ambiente così piccolo, poteva risultare ridicolo e brutto da vedere. Oltre a ciò riesce a creare tensione ed evita di far sembrare forzate alcune scelte narrative. La fotografia è ottima, con gli esterni costantemente immersi in un rosso acceso, indicante un ambiente non più adatto all'uomo. In casa invece vengono scelte inquadrature più classiche, ma comunque efficaci ed anche quelle che rappresentano la soggettiva del M.A.R.K. 13 sono ben fatte. La messa in scena è la parte più convincente perché, oltre a creare degli ambienti caratteristici e curati, riesce a fornire credibilità al racconto donando belle tinte cyberpunk in ogni inquadratura. Anche gli effetti speciali sono fatti molto bene, con il robot che si muove e si ricompone benissimo, e con trovate splatter realizzate come si deve, senza farle risultare eccessive. I personaggi non sono molto sviluppati, dovendo solo difendersi dalla minaccia per quasi tutto il film. Nonostante questo risultano avere una certa personalità e riescono a suscitare interesse nello spettatore, soprattutto, come già scritto, grazie all'ambientazione. Ovviamente i due protagonisti sono i più interessanti, pur non brillando per una caratterizzazione accuratissima. La colonna sonora è buona e rimane impressa, essendo azzeccata al contesto e alle situazioni che si presentano. In conclusione questo è una bella pellicola, che unisce bene fantascienza e horror, fornendo momenti interessanti e intrattenendo bene, pur con qualche calo di ritmo, grazie ad una realizzazione coerente e meticolosa.

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