domenica 10 novembre 2013

L'amico di famiglia (2006) di Paolo Sorrentino


Trailer del film


Altra prova riuscita per Sorrentino, che si conferma uno dei migliori registi italiani in circolazione. Il protagonista è Geremia, un usuraio che ha fatto una fortuna facendo prestiti alle persone che vivono nella sua zona, grazie ad un buon intuito su quali prestiti concedere e quali no. Il personaggio migliore e scritto meglio è indubbiamente il protagonista, che mostra molte sfaccettature nella sua personalità, passando da momenti di cattiveria pura a momenti di fragilità, quando si trova con la madre o quando non tutto va come previsto. Anche i comprimari sono ben fatti, senza eccellere, e creano un quadro interessante intorno a Geremia. Il film muove una forte critica al consumismo sfrenato e all'indebitamento, dato che le persone che usano i servizi dell'usuraio lo fanno per futili motivi o sono disposti a tutto pur di ottenere i soldi. C'è una ricerca quasi ossessiva del denaro da parte delle persone, mostrando una società che si basa molto sull'apparenza e che è composta da persone sole che pensano a fare solo i propri interessi. Tutto l'ambiente è così marcio che nessuno pensa a denunciare all'autorità l'usuraio, dato che viene visto come una risorsa. Lo stesso protagonista sarà circondato da sentimenti fasulli e di facciata da parte di persone che vedono in lui un'opportunità di guadagno, più che una persona. La regia è molto bella, con una macchina da presa sempre in movimento che non infastidisce, ma riesce a coinvolgere lo spettatore. La fotografia è ottima sfrutta molto la luce naturale creando inquadrature molto belle. Anche la colonna sonora è molto bella e evocativa, anche se un po' troppo presente. Gli attori sono in parte, con una menzione d'onore al protagonista, che fornisce una performance notevole. Grazie alle buone interpretazioni del cast, vengono fuori dei personaggi interessanti, anche se non tutti ben fatti o approfonditi a sufficienza per spiegare le decisioni che prenderanno lungo il film. La pellicola segue gli affari di Geremia, fino a quando incontrerà una donna che lo porterà  a modificare le sue abitudini e a perdere molti dei suoi legami fino a farlo diventare più solo di prima. La trama non sempre fila liscia e sono presenti alcune scelte narrative che non sono ben spiegate. Ciononostante, siamo di fronte ad una bella opera, ottima dal punto di vista tecnico che riuscirà a far riflettere su come la società odierna sia schiava del dio denaro, che viene qua rappresentato dal brutto usuraio.

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