sabato 30 novembre 2013

The Dentist (1996) di Brian Yuzna


Trailer del film
 

Bell'horror che mette in scena egregiamente situazioni disturbanti, non rinunciando a criticare la società in maniera velata. Il protagonista della pellicola è un dentista maniaco dell'igiene e della precisione che, una volta scoperto il tradimento della moglie, impazzisce e inizia a distruggere le bocche dei propri pazienti. La storia prosegue in maniera lineare, ma molto interessante, dato che suscita bene la curiosità su come si evolverà la vicenda. Lo spettatore verrà calato nelle visioni del medico e nelle sue fissazioni, grazie anche alla regia che, dando importanza ad avvenimenti non gravi, fa capire come lui sia una persona disturbata. Il protagonista, dopo aver visto rompere il suo idillio familiare, inizia a vedere il marciume nella bocca dei pazienti e, non credendo che dallo sporco ci sia recupero, inizia a distruggere. Dietro questo aspetto è possibile vedere una critica alle famiglie borghesi e alla società americana, dato che entrambi nascondono (o fingono di non vedere), dietro una patina di onestà e perbenismo, molto più marcio di quanto vogliano ammettere. Una altra critica più diretta viene portata avanti dal personaggio del finanziere, che è corrotto e usa il suo potere per sopraffare gli altri. La regia è ben fatta ed è molto curata, così come la fotografia che è caratterizzata da colori freddi accesi e luminosi. Fra le sequenze più pregevoli ci sono quelle in cui lui ha le visioni e quelle dell'interno bocca. Quest'ultime scene, essendo fatte a mano senza l'ausilio del computer, hanno un impatto emotivo molto forte e risultano ancora oggi disturbanti e pesanti da vedere. Sono presenti anche molte inquadrature sghembe che danno un forte senso destabilizzante durante il film. Gli attori recitano bene, anche se il migliore è il dentista che riesce a passare con convinzione da fasi normali a fasi di pazzia pura. Lui è anche il personaggio più approfondito, mentre gli altri risultano più superficiali. Il ritmo si mantiene abbastanza alto e non ci sono cali in nessuna sequenza. Anche il finale è ottimo, con lui che si ritrova suo malgrado a passare da carnefice a "vittima". Nel complesso quindi questo è un horror fatto molto bene, che ancora oggi non ha perso la sua forza visiva e si è meritato giustamente il titolo di cult.

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